Una notte del genere Nicola Sansone l’ha sempre sognata fin dai tempi in cui giocava nelle giovanili del Bayern Monaco. L’attaccante del Parma nato a Monaco di Baviera, da genitori italiani, ieri ha segnato il gol decisivo contro l’Inter partendo da centrocampo con una progressione irresistibile e mandando in rete un destro che non ha lasciato scampo a un grande portiere come Handanovic, fulminato sul palo corto. Oggi le copertine di tutta la stampa italiana sono dedicate a lui, al 21enne lanciato ieri da Donadoni come esterno del tridente d’attacco assieme ad Amauri e Biabiany. Sansone aveva già segnato in Serie A, a Torino contro la formazione granata nel 3-1 ducale, ma la rete di ieri ha un sapore particolare perché è stata l’unca dell’incontro ed è arrivata contro una formazione che si trovava al secondo posto in classifica. Ora però arriva il momento difficile, perché il giovane attaccante del Parma dovrà dimostrare di sapersi confermare a questi livelli. Intanto ha già ottenuto la fiducia di mister Mangia, c.t. dell’Under 21, che lo ha convocato per l’amichevole disputata dagli Azzurrini contro la Spagna, mettendolo anche in campo nel secondo tempo. Per parlare del giovane Sansone abbiamo intervistato in esclusiva a Ilsussidiario.net il suo ex allenatore Leonardo Menichini che lo ha avuto a Crotone nella scorsa stagione.



Si aspettava un exploit importante di Sansone? Sì, me lo aspettavo perché lo scorso anno avevo intuito le qualità del ragazzo. Non lo conoscevo come giocatore, ma nella scorsa stagione mi aveva già sorpreso positivamente.

Che tipo di giocatore è Sansone? E’ un calciatore importante, ha delle qualità fondamentali come la velocità, il dribbling e la resistenza, perché non è facile correre con il pallone. 



Ieri lo abbiamo visto tante volte ripiegare a centrocampo e in difesa… E’ un ragazzo molto generoso da questo punto di vista, gli faccio grandi complimenti ma non posso dire di essere sorpreso.

Il gol di ieri è sicuramente da annoverare tra i più belli del campionato.. Non solo tra i più belli ma anche tra i più difficili; è partito da centrocampo e ha tagliato in due l’Inter, trafiggendo un campione come Handanovic.

In cosa deve ancora migliorare? Deve essere più concreto. Ricordo ancora i tanti allenamenti a Crotone per migliorare il suo tiro in porta. Per me può arrivare a doppia cifra se riesce a essere più concreto. A volte è fumoso…



Ora avrà addosso gli occhi di tantissimi club… 

Può arrivare in un grande club se riuscirà a essere maggiormente concreto. 

Donadoni ieri lo ha schierato largo nel tridente: cosa ne pensa? E’ la posizione migliore dove può esprimersi al meglio per le qualità che ha.

Ma in attacco può giocare in altre posizioni? Potrebbe giocare in tutti i ruoli dell’attacco visto che ha le qualità per fare la seconda punta e anche l’attaccante centrale, il punto di riferimento offensivo. In più, potrebbe anche giocare come terzo di centrocampo.

 

(Claudio Ruggieri)