Il quarto mercoledì di Champions League  propone partite meno banali di quel che si potrebbe pensare. A cominciare dal gruppo E, dove la Juventus non può permettersi altri passi falsi. I bianconeri sono terzi con tre pareggi in altrettante partite: in Danimarca il Nordsjaelland si è rivelato più insidioso del previsto, ma ora bisogna batterlo a tutti i costi. Affascinante l’altra partita del gruppo, Chelsea-Shakthar Donetsk, con gli ucraini che in casa hanno messo a nudo i limiti dei campioni d’Europa vincendo per 2-1. Nel gruppo F il Bayern Monaco riceve i francesi del Lilla mentre il Valencia fa visita al Bate Borisov, che ha già soffiato lo scalpo ai bavaresi. Il girone G è quello del Barcellona: i catalani, che comandano a punteggio pieno, volano in Scozia ad affrontare il Celtic. Al Camp Nou Messi&co. hanno esibito il solito dominio, recuperando in fretta l’iniziale svantaggio ma trovando il gol partita solo nei minuti di recupero, con Jordi Alba. L’altra partita oppone lo Spartak Mosca al Benfica, in una sorta di spareggio per i portoghesi che hanno un solo punto in classifica. Infine il gruppo H, con il Manchester United capolista che affronta in trasferta il Braga. I portoghesi, autori di una buona prova ad Old Trafford, puntano a vincere per superare il Cluj, che li precede in classifica (4 punti a 3) e visitano il Galatasaray. Per analizzare i temi delle partite di Champions League ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Stefano Bizzotto, stimato giornalista di Raisport. Ecco le sue impressioni.



Si pensava che il Nordsjaelland non dovesse costituire un problema per la Juventus: quanto ha complicato le cose l’ultimo pareggio? Diciamo che adesso il rischio concreto è quello di andare a giocarsi la qualificazione all’ultima partita, e farlo in Ucraina non sarebbe una buona base di partenza, soprattutto dal punto di vista ambientale. Bisognerà anche vedere se lo Shakthar sarà già qualificato.



Si aspettava che la Juventus potesse inciampare in Danimarca? Onestamente no. E’ un pareggio che pesa anche per un fattore matematico, perché il Nordsjaelland aveva sempre perso. Diciamo che la vera partita chiave del girone sarà Juventus-Chelsea, che la Juventus dovrà vincere.

Juventus-Nordsjaelland potrebbe riservare altri tranelli per i bianconeri? Mi auguro di no. Purtroppo per la Juventus viene all’indomani della prima sconfitta: bisogna capire se e come è stata assorbito il ko con l’Inter. Forse è il peggior momento per affrontare una partita sulla carta più abbordabile: la Juventus ha tutto da perdere.



Chelsea-Shakhtar: due squadre con moduli speculari e valori tecnici quasi congruenti, ormai si può dire. Cosa può fare la differenza a Stamford Bridge? Sinora in Champions ha giocato meglio lo Shakhtar, una delle squadre che esprime il miglior calcio in assoluto. L’impressione però è che forse gli ucraini stiano tirando il fiato: nell’ultima di campionato hanno faticato a piegare l’ultima in classifica. Un calo di rendimento sarebbe anche comprensibile, visto lo sforzo iniziale: però a parità di condizione meglio lo Shakhtar.

Nel gruppo F ci sono tre squadre a sei punti, Valencia, Bayern Monaco e Bate Borisov. Le partite, Bayern-Lilla e Bate-Valencia, faranno emergere le teste di serie?

Credo che questa giornata possa rimettere le cose in ordine. Credo che vinceranno sia il Bayern sia il Valencia. Anche per il Bayern il rischio è quello di arrivare all’ultima partita col Bate in una situazione di incertezza: stasera i tedeschi e il Valencia torneranno un gradino sopra.

Per il Bayern l’obbligo di dover riconquistare la Bundesliga dopo due anni potrebbe rubare energie per la Champions, anche a livello mentale? Credo che di questo passo, tempo un mesetto e il campionato tedesco potrebbe anche aver detto tutto. Il Bayern ha già sette punti di vantaggio e soprattutto sta mostrando una superiorità disarmante rispetto a tutti. Lo dimostra il fatto che ha costruito la sua striscia vincente anche senza Gomez e Robben.

Nel gruppo G il Barcellona visita il Celtic. Le sembra cambiato qualcosa dalla gestione Guardiola a quella Vilanova? Per quello che ho visto sinora, mi sembra quasi che rispetto all’ultimo Barcellona di Guardiola questo sia meglio, come rendimento e qualità. In realtà è cambiato poco o nulla, perché Messi continua a segnare mentre Iniesta e Xavi fanno ancora la differenza a centrocampo.

Benfica e Spartak Mosca si giocano una chance importante per il secondo posto nel girone: chi vede favorita? Globalmente, tenendo presente anche il cammino in campionato, mi sembra stia facendo meglio il Benfica dello Spartak. Mi sbilancerei sui portoghesi, anche se sarà sicuramente un confronto equilibrato.

Gruppo H: quante possibilità possiamo dare al Braga, che ad Old Trafford ha spaventato lo United? Dipende dall’approccio che avrà il Manchester alla partita. Lo United sta producendo un grande sforzo in campionato, e ha raggiunto la vetta per la prima volta dall’inizio: col Braga potrebbe risentirne, anche perché non ha l’obbligo di fare risultato, grazie alla classifica favorevole.

Su Rooney: con Van Persie è sempre meno attaccante, e si smazza un lavoro sempre maggiore lontano dall’area: c’è il rischio che si stufi? Credo sia l’esempio della sua grande professionalità e valenza tecnica. Arrivato Van Persie ha dovuto fare i conti con un giocatore che è molto più prima punta di lui, almeno in questo momento. E’ la stessa cosa che ha fatto Eto’o nell’Inter di Mourinho: il calcio di oggi richiede una partecipazione al gioco totale, e Rooney ha il valore per continuare a farlo.

 

(Carlo Necchi)

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