L’Udinese cade in casa contro lo Young Boys, e adesso il cammino per la squadra di Guidolin si fa decisamente complicato. Finisce 3-2 per gli svizzeri, che ancora una volta segnano tre gol ai friulani (all’andata era finita 3-1) e con 6 punti ottenuti in due settimane contro la nostra formazione si rilanciano in ottica sedicesimi di finale. L’Udinese scivola all’ultimo posto del gruppo A, e adesso ci vuole un’impresa: bisogna vincere in Russia, in casa dell’Anzhi capolista, e poi sperare in incroci favorevoli (detto che con due vittorie la qualificazione sarebbe cosa fatta). E’ stata una partita molto bella, giocata sempre ad alto ritmo e con tante occasioni da gol: merito soprattutto dello Young Boys, che è venuto ad Udine per fare la partita e non semplicemente difendersi, così che ha ribattuto colpo su colpo a una formazione che invece all’inizio è parsa un po’ timorosa. Le statistiche dicono anche che gli svizzeri si sono un po’ “arrangiati” quando erano in debito di ossigeno: 42 falli commessi in tutta la partita sono davvero tanti, allo Young Boys ne sono stati fischiati 27 (bravo Ranegie che ne ha subiti 7 pur all’interno di una prova negativa) ma l’arbitro estone Tohver ha comminato tre ammonizioni per parte, forse peccando un po’ (l’esempio più lampante è Nef, ammonito solo a ripresa inoltrata quando avrebbe meritato ben prima la sanzione; il più falloso è stato però Raul Bobadilla, cui sono state fischiate cinque irregolarità ma tutte lievi, nel tentativo di prendere posizione in attacco). A livello di tiri in porta ha fatto meglio l’Udinese: 17 conclusioni verso Wolflii di cui 9 sono finite tra i pali, ma il portiere, colpevole in occasione del primo gol friulano, si è riscattato con interventi super (su Fabbrini e Ranegie le parate migliori). Lo Young Boys ha tirato dieci volte, cinque di queste conclusioni hanno centrato i pali: un’alta percentuale di realizzazione, capitalizzando anche le ripartenze nate dal fatto che gli uomini di Guidolin si sono lanciati in avanti nel tentativo di sbloccare la gara. Calci d’angolo a favore dell’Udinese (6-3), nel complesso si può dire che l’Udinese si è fatta preferire nella ripresa quando ha maggiormente spinto sull’acceleratore, ma lo Young Boys ha controllato per quasi tutta la partita e la vittoria è meritata.
Lo Young Boys sblocca la gara al 27′: Danilo si appoggia vistosamente a Bobadilla al limite, punizione da posizione centrale ai 18 metri che l’argentino tira sul palo di Brkic a mezz’altezza, sfruttando un buco in barriera causato da Willians che si stacca troppo da coda. Il pallone passa, il portiere serbo la vede forse in ritardo e non spinge a sufficienza per arrivarci. L’Udinese ha una grande chance per pareggiare a fine primo tempo: rigore per fallo di Nef su Ranegie (dinamica identica al precedente episodio), ma Di Natale calcia troppo centrale e a mezz’altezza, così che Wolflii para e l’azione sfuma. Totò si rifà però al 47′: Armero spinge sulla sinistra, arriva sul pallone proprio quando questo sta varcando la linea di fondo e crossa. Sutter devia impercettibilmente, la palla si impenna e assume una traiettoria fastidiosa per Wolflii, che per niente impeccabile la rimette al centro smanacciando; qui irrompe Di Natale che non impatta benissimo ma fa in modo che il pallone rimbalzi per terra e scavalchi Nef che si era appostato sulla linea per cercare di deviare. Al 65′ arriva però il nuovo vantaggio svizzero: lo segna Farnerud che riceve da Nuzzolo e con tantissima liberta sulla trequarti arriva ai 20 metri e lascia partire un sinistro – favorito dal fatto che la difesa friulana è lenta ad accorciare – che beffa Brkic, ancora in ritardo, all’angolino destro. Passano 8 minuti e lo Young Boys piazza il colpo del KO: ancora troppo libero Gonzalo Zarate che fa secco Armero dentro l’area e da destra prova il mancino in porta. Brkic ci arriva, ma lascia lì il pallone sul quale si avventa Nuzzolo che brucia Basta e mette dentro. All’83’ l’Udinese prova a riaprirla con Fabbrini, bravo a controllare un pallone spizzato da Ranegie all’interno dell’area e a mantenere la freddezza necessaria a battere Wolflii con un destro rasoterra ravvicinato.
Francesco Guidolin nel dopo partita lascia trapelare nervosismo ai microfoni di Sky Sport, quando gli viene chiesto se sia arrabbiato per l’ultimo posto nel girone: “Mi risulta ci siano anche Zenit e Manchester City, che spendono 40 milioni di Euro per un giocatore. Al di là di questo sapevamo che il girone no era difficile, e mi dispiace perchè stasera meritavamo di vincere. Purtroppo prendiamo atto del fatto che nonostante abbiamo dato il 100% abbiamo fatto 0 punti contro lo Young Boys. Faccio i complimenti a loro ma rimarco il fatto che in 15 giorni loro hanno giocato una volta, noi tre; e questo si è visto. Ma abbiamo costruito tante occasioni, e oggi ancora una volta sono orgoglioso di essere l’allenatore di questi ragazzi, hanno buttato tutto sul campo. Nello sport e nella vita succede anche questo”. Sugli impegni ravvicinati e sugli infortuni: “Quest’anno non ci è possibile fare un ampio turnover come la stagione passata, ma lamentarsi è inutile, dobbiamo convivere con questo momento. Il passaggio del turno? Dopo Liverpool sembrava che ci fossero buone possibilità, ora non siamo tagliati fuori e avendo 4 punti è doveroso pensare di potercela fare”.
La felicità traspare dalle parole di Martin Rueda, che i sala stampa esalta i suoi ragazzi: “Ho visto una squadra che credeva molto in se stessa. Abbiamo avuto molte opportunità e le abbiamo sfruttate, abbiamo reagito dopo il pareggio con due reti. Sono molto orgoglioso della mia squadra, dopo 10 minuti ho capito che avremmo potuto vincere. Fare tre gol in trasferta è un grande risultato, anche perchè mi avevano detto che a Berna non c’era la vera Udinese, mentre stasera ha giocato Di Natale e tutta la mia squadra era contenta di giocare contro la migliore formazione avversaria. Vorrei che la squadra giocasse sempre così e che le partite fossero sempre affrontate in questo modo, anche se noi ci prepariamo sempre allo stesso modo”.