Il Mondo (del calcio) è del Corinthians. La formazione brasiliana ha infatti battuto a Yokohama, nella finale del Mondiale per Club 2012, gli inglesi del Chelsea per 1-0 con la rete di Guerrero, laureandosi in questo modo campione del Mondo. Un successo importante per il calcio sudamericano, che non vinceva il titolo iridato dall’ormai lontano 2006, quando fu ancora una squadra brasiliana – in quel caso l’Internacional di Porto Alegre di un giovanissimo Alexandre Pato – a salire sul tetto del mondo, battendo in quel caso il Barcellona di Ronaldinho. Il Corinthians aveva invece vinto nel 2000 un’edizione sperimentale del Mondiale per Club, che però non ebbe seguito fino al 2005, quando la Fifa riuscì ad imporlo definitivamente al posto della storica Coppa Intercontinentale. Grande soddisfazione ovviamente per il Corinthians, mentre per il Chelsea è l’ennesima tappa di una stagione fallimentare. Ad agosto perse la Supercoppa Europea per mano dell’Atletico Madrid, poche settimane fa è clamorosamente uscito dopo la fase a gironi della Champions League (prima volta nella storia che succede per una formazione campione in carica) ed ora deve rinunciare anche a quest’altro trofeo. Il clamoroso successo europeo dell’anno scorso appare sempre più come un miracolo, realizzato da un Roberto Di Matteo (che vi unì pure la Fa Cup) liquidato davvero troppo in fretta dal patron Roman Abramovich. Per il nuovo allenatore Rafa Benitez è invece la seconda sconfitta in finale al Mondiale per Club, dopo quella con il Liverpool nel 2005. Quello con l’Inter nel 2010 resta il suo unico successo.



Primo tempo non molto bello, con la paura a farla da padrona. Squadre guardinghe e fiammate improvvise a vivacizzare la sfida. Il Chelsea prova a costruire, il Corinthians si schiera tutto dietro la linea della palla affidandosi alle ripartenze micidiali di Guerrero, Emerson e Paulinho. I Blues dietro soffrono in più di una occasione, ma il ripescato Lampard (di nuovo titolare, in panchina Mikel) distribuisce palloni preziosi, che Torres e Moses non sfruttano. Quattro le occasioni importanti. Per il Corinthians il palo di Emerson al 36′ dopo il tiro sballato di Guerrero, che dribbla la difesa del Chelsea ma calcia male in porta. Il portiere Cassio salva invece il ‘Timao’ su Cahill all’11’, quindi su Torres al 38′ e Moses al 40′ sulle due iniziative di Lampard.



Nella ripresa il Corinthians avanza il proprio baricentro di gioco e il match diventa una battaglia. La partita sale di tono e i Blues sfiorano il vantaggio al 6′ con Cole che mette in mezzo un bel pallone: Ralf ribatte su Mata e poi Chicao salva su Lampard. Subito dopo Mata pesca Hazard con una verticalizzazione fantastica: Cassio esce e mette in angolo. Ma il Corinthians risponde colpo su colpo, e con Guerrero e Paulinho mette i brividi al Chelsea. Così si arriva al gol: siamo al 24′ quando Paulinho scende sulla fascia, serve la palla a Danilo che calcia, c’è una deviazione di Cahill e la palla si impenna. Guerrero da un metro dalla porta di testa insacca, nonostante tre giocatori del Chelsea schierati vanamente sulla linea. Benitez mette Oscar, ma il Chelsea si spegne. Il Corinthians gestisce il possesso palla, e rischia solo nei tre minuti finali: prima Cassio salva su Torres che calcia a botta sicura, poi l’assedio Chelsea porta soltanto l’espulsione di Cahill e l’ultima parata di Cassio, ancora grande su Mata e infine premiato come miglior giocatore del torneo. Il ‘Timao’ merita il Mondiale, per il Chelsea altra delusione.



Nella finale per il terzo posto, i messicani del Monterrey hanno battuto per 2-0 gli egiziani dell’Al Ahly.

 

(Mauro Mantegazza)