Il Cittadella vince clamorosamente al Granillo, battendo la Reggina in extremis con un gol di Schiavon, esattamente al novantesimo. Cittadella che sale a 28 punti, in piena corsa playoff e alla pari con l’Empoli che ospiterà domenica prossima. La Reggina invece resta a quota 16 e nella prossima giornata volerà a Grosseto in una gara da non fallire assolutamente. Gli amaranto avrebbero meritato di più da quanto visto in campo, ma sono stati poco efficaci sottoposta anche se per larghi tratti superiori agli al Cittadella. Il possesso palla è stato equamente distribuito, con le due squadre a totalizzare il 50% a testa. La Reggina ha spinto maggiormente, soprattutto nella ripresa, ma il Cittadella è riuscito ad intervallare gli attacchi calabresi con momenti di buona gestione del pallone. In questo senso, il cambio di Dionigi, che ha inserito Sarno al posto di Ceravolo, ha sospreso un pò: ci si aspettava infatti che il tecnico amaranto puntasse sul tridente, con Sarno dietro Comi e Ceravolo, per mettere ulteriore ansia al Cittadella, in un momento (57′) favorevole alla Reggina. Per quanto la Reggina abbia speso più tempo all’attacco, nella metacampo avversaria (11’33” contro gli 8’15” del Cittadella), la statistica dei tiri in porta risulta molto equilibrata. Al fischio finale infatti si contano 11 conclusioni per la Reggina e 10 per gli ospiti. La differenza sta nella maggiore efficacia degli uomini di Foscarini in fase realizzativa: il Cittadella ha centrato lo specchio della porta avversaria la metà delle volte (5), la Reggina invece solo in due occasioni (sempre attento Cordaz, bravissimo in particolare sul pallonetto di Rizzato, in pieno recupero). Non a caso l’indice di pericolosità della Reggina è rimasto piuttosto basso (32%), mentre quello del Cittadella ha avvicinato il cinquanta per cento (41%). Nell’arco dei novanta minuti di gioco si sono registrati pochi falli: 8 per la Reggina e 12 per il Cittadella. Tuttavia è bene sottolineare che l’arbitro Roca di Foggia ha adottato un metro di giudizio all’inglese, come si suol dire, lasciando correre le diverse situazioni di corpo a corpo. A livello individuale, il giocatore che ha effettuato più passaggi riusciti di tutti è Mehmet Hetemaj, regista finlandese della Reggina, da cui sono passate diverse azioni (59), seguito dal compagno e capitano Simone Rizzato (55) e dall’uruguaiano Cristian Sosa, terzino destro del Cittadella spasso chiamato in causa (51 tocchi riusciti). Eros Schiavon, match winner col suo gol decisivo al 90°, è anche il giocatore che ha tirato di più verso la porta avversaria: per lui 4 tiri e palma di migliore in campo nel Cittadella. Rizzato della Reggina ci ha provato invece 3 volte, risultando il più pericoloso e -probabilmente- il migliore in campo dei suoi. Michele Pellizzer, difensore centrale del Cittadella, ha recuperato più palloni di tutti (39); secondo nella speciale graduatoria il difensore della Reggina Gianluca Freddi, autore di una prova molto positiva e macchiata solo dal gol subito: 35 recuperi per lui. Terzo Sosa del Cittadella con 30 palle recuperate. 



Azione quasi rugbistica del Cittadella che avanza con Di Nardo centralmente; l’attaccante apre a destra sul neoentrato Paolucci, che sfrutta la maggiore freschezza per involarsi sulla destra ed effettuare u bel traversone a mezz’altezza; a centro area irrompe Schiavon che batte di prima col destro: il portiere Baiocco ribatte con una bella parata ma non può nulla sulla successiva conclusione di Schiavon, che raccoglie la respinta ed “accompagna” il pallone nella porta sguarnita. 



E’ un Davide Dionigi affranto quello che si presenta ai microfoni nel post partita: “Abbiamo preso gol con tre punte in campo. Risultato bugiardo, il Cittadella è venuto qui per chiudersi. La colpa comunque è mia per l’aspetto mentale, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa invece abbiamo avuto il solito piglio e quattro chiare palle gol che non abbiamo sfruttato. Gli attaccanti hanno fatto male, anche Sarno che non ha fatto quello che volevo. Oggi non ci sono scusanti, non c’è la rabbia che ci vuole. Volevo più filtro in mezzo, se metto tre attaccanti che non corrono non va bene. Volevamo vincere, ma un punto sarebbe stato meglio di zero. Chiaramente se un allenatore non vince è sempre a rischio, ma i rapporti con la società sono buoni, c’è stima e non penso all’esonero”.



Claudio Foscarini, allenatore del Cittadella, è lucido e onesto nell’analisi: “Buon primo tempo, poi abbiamo sofferto molto abbassandoci troppo e pressando molto poco. Non meritavamo di vincere, ma ci prendiamo i tre punti che fanno morale. La Reggina doveva dare una svolta alla stagione: è andata bene a noi. Dietro abbiamo giocato a tre per aumentare il volume a centrocampo. Per la prima volta abbiamo subito così tanto nel secondo tempo, oggi non sono contento della squadra. Davanti abbiamo tenuto poco la palla, diciamo che siamo stati ripagati di certe situazioni sfortunate del passato. La Reggina? Era motivata, ha un ottimo organico e sono convinto che uscirà dal tunnel. Noi invece siamo partiti per salvarci, ma dobbiamo essere ambiziosi”

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