Torna la serie B oggi: si gioca la 21esima giornata, ultima di andata. Al Castellani l’Empoli di Maurizio Sarri affronta il Verona di Andrea Mandorlini (squalificato): partita di alta classifica, tra le due squadre ci sono esattamente 10 punti di differenza perchè l’Empoli è nel gruppo delle quarte mentre il Verona, attualmente terzo con 39 punti, se il campionato finisse oggi si troverebbe in serie A senza dover giocare i playoff (la regola vuole che se tra terza e quarta ci siano almeno 10 punti di differenza le prime tre in classifica accedano direttamente alla massima serie; era successo nel 2006/2007). Gara importante dunque per entrambe le squadre: i toscani possono avvicinare proprio il Verona e scongiurare così una rincorsa al sesto posto che diverrebbe inutile, mentre gli scaligeri vogliono al contempo mettere punti tra loro e le inseguitrici e tenere il passo delle prime due. I gialloblu sulla carta sono superiori, hanno costruito una squadra per la promozione e hanno un gruppo che dovrebbe dominare il campionato, pur se complice qualche difficoltà iniziale questo non sta succedendo. L’Empoli è una squadra giovane con qualche veterano, l’obiettivo non è la serie A ma di questo passo ci si può ovviamente provare. I precedenti sono 13: bilancio favorevole all’Empoli che ha vinto in 7 occasioni contro le 5 del Verona. Se andiamo ad analizzare i precedenti giocati in Toscana scopriamo che il Verona ha vinto solo due volte, ma l’ultima risale proprio allo scorso campionato quando era finita 3-1; prima di allora i gialloblu non vincevano a Empoli addirittura dal 1949 (1-0, era la quarta giornata del campionato di serie B). Prima della scorsa stagione le due squadre non si trovavano dal 2004/2005: era serie B, i toscani vinsero 1-0 e rimane quella l’ultima vittoria dell’Empoli contro il Verona. 



L’Empoli che ospita oggi il Verona è forse la squadra più in forma del campionato, a parte il Sassuolo che continua a volare. La squadra di Maurizio Sarri aveva iniziato malissimo il campionato, trovandosi pericolosamente invischiata in zona retrocessione; ma nelle ultime dieci partite ha cambiato marcia e ha infilato 23 punti con 7 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta. L’ultimo kappaò per i biancazzurri risale allo scorso 10 novembre: era la quattordicesima giornata e il Crotone si impose allo Scida per 3-2. Da allora 14 punti per l’Empoli, che ha messo insieme 3 vittorie (contro Juve Stabia, Cesena e Vicenza) e due pareggi (2-2 casalingo contro lo Spezia, 0-0 nell’ultimo turno in casa del Cittadella). Sono 15 i gol segnati in casa dalla banda Sarri, 17 quelli subiti: la difesa è ancora da registrare (in totale la differenza reti è 0 con 34 gol incassati), ma ovviamente bisogna tener conto del pessimo avvio di stagione. Come detto l’Empoli è una squadra giovane, che non punta direttamente ed esplicitamente alla promozione in serie A ma trovandosi in questa situazione di classifica non può non fare i conti con l’asticella che si è alzata. Sono tanti i talenti a disposizione di Sarri, a cominciare da Riccardo Saponara (8 gol in campionato) e passando per Pucciarelli (classe 1991), Signorelli (sempre 1991), Cori (1989) e Leonardo Spinazzola (1993), che è in prestito dalla Juventus ma sul quale Sarri non punta tantissimo. Insieme a loro l’esperienza di Tavano e Maccarone: 13 gol in due al momento, e la leadership giusta per provare a fare il salto di qualità. In rosa c’è anche il nipote di Giampiero Boniperti, Filippo: ha 21 anni e per il momento zero minuti giocati in stagione a causa di un infortunio al ginocchio sinistro che gli sta causando più problemi del previsto. 



Di tutt’altro tenore la rosa del Verona, che in estate grazie al lavoro di Sean Sogliano è stata assemblata con un unico scopo: il ritorno in serie A, che manca dal 2002 (quando gli scaligeri retrocessero con Malesani in panchina e nonostante la presenza in rosa di giocatori come Oddo e Camoranesi). Cacciatore, Carrozza, Cacia, Rivas, Cocco: tutti acquisti improntati alla promozione, uniti alle conferme di pezzi pregiati come Hallfredsson, Juanito Gomez, Jorginho e il portiere Rafael. Solo Tachtsidis è partito, rispetto alla squadra che l’anno scorso si è fermata alle semifinali playoff, ma è stato sostituito da Bacinovic. Il Verona ha iniziato alla grande la stagione: 32 punti nelle prime 15 giornate, a tenere il passo di Sassuolo e Livorno. Poi c’è stata una leggera flessione: nelle ultime cinque giornate sono arrivati appena sette punti. Prima le due sconfitte consecutive contro Cittadella e Brescia, poi le vittorie contro Ascoli e Juve Stabia con in mezzo il pareggio di Vercelli, un mezzo passo falso considerato il valore dell’avversario. Più che i punti persi (comunque i gialloblu hanno tantissimo vantaggio sulla quarta, considerati anche i tre punti del Varese già in cascina dalla partita interrotta contro il Grosseto), quello che preoccupa è più che altro una crisi di gioco che si è vista palesemente anche contro la Juve Stabia, una partita che è stata vinta solo grazie a un calcio di rigore trasformato da Cacia. L’ex attaccante del Piacenza è il cannoniere principale della squadra con 11 gol; dietro di lui Juanito Gomez con 6, poi Martinho a quota 4 (ma attualmente infortunato). Al momento stanno mancando i gol di Andrea Cocco, ex attaccante dell’Albinoleffe, e di Valeri Bojinov: un gol a testa, ma i due hanno giocato davvero poco (non arrivano a 1000 minuti combinati). 



Sarà una partita affascinante, perchè l’Empoli di oggi è una formazione solida, in fiducia e tra le migliori della serie B: c’è tanto talento a disposizione di Sarri, che dovrà essere bravo a motivare i suoi e a far passare l’idea che la vittoria sia possibile. Il Verona non vuole perdere altro terreno dalle prime, vuole chiudere al meglio il girone d’andata ma non potrà contare su Andrea Mandorlini, ancora squalificato. Vedremo presto come andrà a finire, la parola adesso passa al campo: Empoli-Verona sta per cominciare…

 

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