Altra sconfitta per il Paris Saint-Germain di Carlo Ancelotti, che attualmente si trova al quarto posto nella Ligue 1, dopo 15 partite (7 vittorie, 5 pareggi e 3 ko il bilancio momentaneo). A battere i parigini questa volta è stato il Nizza (1-2): adesso il Paris è staccato di cinque punti dalla vetta, occupata dal Lione (31 punti). Ma a fare notizia è sempre Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese ha realizzato il suo tredicesimo gol personale in campionato, che non ha evitato la sconfitta della sua squadra ma potrebbe entrare nella storia. Da alcune stime del dopopartita pare infatti che la punizione vincente di Ibrahimovic, che è valsa il gol della speranza per il Paris Saint-Germain, abbia raggiunto una velocità di 180 chilometri orari. Una statistica spaventosa se consideriamo che una velocità del genere è proibita alle macchine in autostrada, e nello sport trova spazio giusto nel tennis, nei servizi più potenti (che talvolta superano i 200 km/h). In sostanza Ibrahimovic potrebbe aver calciato la punizione più forte della storia, perlomeno restando nel campo dei dati sin qui rilevati. Se pensiamo infatti al precedente più famoso, il missile di Roberto Carlos in Francia-Brasile del 3 giugno 1997, possiamo ricordare che le stime valutarono la potenza del calcio del brasiliano attorno ai 130 orari. La punizione di Ibrahimovic è molto diversa: calciata da distanza più ravvicinata (dal limite dell’area), non ha subito alcun effetto mirabolante, cosa che invece caratterizzò il prodigio balistico di Roberto Carlos, ancora oggi uno dei più cliccati sul web. Il tiro di Ibrahimovic è stato eseguito di collo pieno, mentre il terzino carioca, oggi dirigente dell’Anzhi Mackhackhala, colpì la palla con l’esterno conferendole una traiettoria arcuata. In ogni caso, sembra che Ibra abbia tirato più forte di Roberto Carlos, raggiungendo un limite di velocità inedito. La notizia dev’essere rimbalzata velocemente in Spagna, dove Cristiano Ronaldo non ha voluto essere da meno. Anche la splendida punizione del portoghese, che ha sbloccato il derby di Madrid (vinto 2-0 dalle Merengues), è stata stimata attorno ai 180 km all’ora: Ronaldo ha insaccato con un gran tiro di collo interno destro a scavalcare la barriera. In tema di punizione, non può non tornare in mente lo storico portiere paraguaiano Josè Luis Chilavert, che in carriera ha siglato oltre 50 gol su calcio piazzato. Ebbene: il mitico estremo difensore-goleador ha trovato un altro “erede”: Hugo Suarez, classe 1982, del Club Jorge Wilstermann, squadra che milita nella serie A boliviana. Il suo terra aria di destro ha bucato la barriera e ha trafitto il collega del San Josè. Da notare lo “schema”, con l’attaccante che finge la battuta prima di Hugo Suarez, come se il portere avesse potuto non calciare dopo essersi fatto tutto il campo per giungere sul punto di battuta.