Oggi alle 17:15 si gioca Genoa-Torino, ottavo di finale del Torneo di Viareggio. In campo a La Spezia, le due squadre si daranno battaglia per un posto nei quarti. Il Genoa ha convinto di più nel suo girone eliminatorio, ma il Torino è terzo nel girone A di campionato e in generale sta disputando una buona stagione. Sarà una bella partita: le due formazioni sanno giocare a calcio e l’hanno dimostrato a più riprese. Sulla carta la gara promette spettacolo non solo per il blasone delle due contendenti, ma anche per il percorso svolto in questo Torneo di Viareggio, molto dipenderà anche dalla gestione delle emozioni, un vero banco di prova per molti dei giocatori più giovani, anche se il carisma e la preparazione dei due allenatori può rivelarsi l’arma in più per i ragazzi.
Il Genoa di mister Novelli era impegnato nel girone 3, insieme al Poggibonsi, al Montevideo Wanderers e al L.I.A.C. di New York. Una prima fase perfetta quella del Grifone: undici gol fatti e nessuno subito. Ci sono state due vittorie per 1-0 contro i Wanderers e il Poggibonsi, mentre in mezzoè arrivato lo straripante 9-0 contro i malcapitati americani che hanno chiuso a 0 punti. Il Genoa può contare su un gioco corale ben organizzato ma anche ottime individualità: tra queste Mario Sampirisi, ultimamente aggregato alla prima squadra di Marino, e Masahudu Alhassan, ghanese che era impegnato in Coppa d’Africa con la sua Nazionale (è stato titolare nel quarto di finale vinto contro la Tunisia). Alla pari del Genoa, il Torino è da sempre una società che cura con molta attenzione il suo vivaio. Anche quest’anno la squadra di Antonino Asta, ex capitano del Toro, è competitiva e l’ha dimostrato nel girone 7, vinto con 6 punti, gli stessi dello Spartak Mosca. Il Torino ha esordito proprio contro i russi, un 2-1 che risulterà poi decisivo; dopo il 4-1 ai danni dell’Olé Brasil, i granata si sono inutilmente complicati la vita andando a perdere per 1-0 contro la Sambenedettese già eliminata; ma il gol subito dallo Spartak nella vittoria contro l’Olé Brasil ha permesso al Torino di qualificarsi per lo scontro diretto a favore (gol fatti e subiti erano identici a quelli dei russi). il punto di forza della rosa a disposizione di Asta è sicuramente Simone Verdi, classe 1992 in prestito dal Milan; ma altri uomini nel Torino sono da tenere d’occhio, come per esempio Fabio Panepinto, anche lui del 1992 e autore di una doppietta contro l’Olé Brasil; ma anche Willyan Da Silva Barbosa, brasiliano che ha realizzato due gol nel torneo, e Abou Diop, senegalese, che la società ha fortemente voluto per la Primavera. Genoa-Torino sta per iniziare: segui e commenta la diretta con noi.



 

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