Tra domani e Mercoledì si completerà l’andata degli ottavi di finale. Le sfide di Martedì propongono un Napoli-Chelsea circondato da enormi aspettative ed un Real Madrid-CSKA scontato solo apparentemente; Mercoledì invece sarà la volta dell’Inter, impegnata a Marsiglia, e del Bayern Monaco, di scena sul campo minato del Basilea. Per introdurci a questi confronti ilSussidiario.net ha intervistato in esclusiva Giorgio Ciaschini, storico collaboratore di Carlo Ancelotti ed attuale componente dello staff tecnico del Paris Saint Germain. Ecco le sue impressioni della vigilia.



Partiamo da Napoli-Chelsea: visti i rispettivi momenti delle squadre, possiamo dare qualche possibilità in più ai partenopei?

Qualche chances in più al Napoli gliela dò, perché sicuramente è in buon momento e giocherà in casa, e sappiamo che a Napoli ha una spinta eccezionale da parte del suo fantastico pubblico. In questo momento hanno anche entusiasmo, la qualità dei giocatori c’è, perlomeno nella maggior parte dei ruoli; mi sembra che abbiano ritrovato anche compattezza e convinzione, quindi sicuramente gli do qualche possibilità in più per questa partita.



In ottica qualificazione invece?

E’ chiaro che il Chelsea non è in un buon momento. Avrà il ritorno in casa, dipenderà da quello che succederà domani, però il Chelsea ha comunque nel suo DNA e nei suoi giocatori un potenziale notevole, quindi non sarà certamente un cammino facile per il Napoli. Diciamo che se gli azzurri fanno un buon risultato in casa, considerato che la sua forza è anche nel contropiede, può avere delle ottime chances.

Sul fronte Chelsea: la posizione di Villas Boas è già molto chiacchierata. Parlare di esonero è prematuro, nonostante i risultati singhiozzanti?



Non fatemi fare dichiarazioni di questo tipo. Io col Chelsea mantengo tuttora una collaborazione per l’Italia (era nello staff di Ancelotti ai tempi, ndr) e di conseguenza non mi esprimo su quelle che poi sono scelte societarie.

Ma secondo lei le difficoltà che il portoghese sta incontrando a cosa sono dovute?

Non lo so, però come allenatore sono dell’idea che un allenatore che inizia ha bisogno sicuramente di tempo, prima di poter dare un’impostazione della sua mentalità e del suo gioco. Io sono sempre per dare del tempo a un allenatore, soprattutto nel primo anno.

Passiamo a Real Madrid-CSKA: Real favorito d’obbligo, i russi hanno qualche speranza di strappare un risultato in Spagna o punteranno solo sull’andata in casa?

I russi non hanno nessuna possibilità. Il Real Madrid in questo momento è troppo forte, dovrebbe succedere la fine del mondo perché il CSKA si qualificasse.

In “casaBlanca” Di Maria è infortunato: Kaka potrà avere una chances e un ruolo decisivo nella partita di domani?

Kakà, che io ho avuto la fortuna di allenare, è uno dei giocatori che io stimo e considero di più. Quindi per me è già molto strano vederlo in panchina, e penso che sicuramente Kaka farà molto bene domani.

Arriviamo alle gare di Mercoledì. Marsiglia ed Inter sembrano fare a gara a chi sta peggio: lei che partita vede?

L’Inter ha solo una chance: quella di ritrovare il suo orgoglio. Anche visto l’andamento del campionato italiano non può permettersi di uscire dalla Champions LeagueDi conseguenza, credo che l’Inter farà una partita sopra le righe, sicuramente sarà molto concentrata e farà bene.

Ranieri ha dichiarato di non potersi permettere Sneijder più due punte in questo momento. Crede davvero che rinuncerà all’olandese?

Essendoci passato, non credo mai a quello che dicono gli allenatori. A volte gli allenatori fanno delle dichiarazioni che non corrispondono a quello che pensano. Non lo so: Sneijder è un grande giocatore, non credo che l’Inter in questo momento si possa permettere di lasciarlo in panchina, fissa e considerata la pochezza del centrocampo. Il problema non è certo Sneijder, però sono scelte di un allenatore che vede i giocatori tutta la settimana e li conosce bene…Conosco bene Ranieri, sicuramente sa quello che fa.

Almeno per la coppa possiamo tener buona la candidatura dei nerazzurri?

Credo che l’Inter sarà una di quelle squadre che, proprio perché sta andando così male, riuscirà a superare il turno e arriverà inaspettatamente in finale.

Sul Marsiglia: come Deschamps potrà sopperire all’assenza di Remy, primo terminale offensivo (11 gol stagionali)?

Non lo so perché onestamente non conosco a fondo i giocatori del Marsiglia. Credo che comunque Deschamps avrà delle soluzioni sicuramente. Però giocando la partita in casa deve per forza fare risultato pieno perché poi a San Siro sicuramente il Marsiglia avrà una partita molto dura.

Da ultimo, uno sguardo a Basilea-Bayer Monaco. Gli svizzeri in casa hanno già fatto vittime, ultima il Manchester United: hanno l’organizzazione e la forza di gruppo necessaria per strappare un successo in casa?

Sì, potrebbero anche farcela. Diciamo che il Basilea è la sorpresa di questa Champions League e sta facendo molto molto bene. Il Bayern Monaco è una squadra molto forte, ci ha abituato a raggiungere sempre bene o male le parti finali della competizione. Non sarà facile per il Basilea, ma possono provarci.

Xherdan Shaqiri, il gioiellino rossocrociato, è appena stato acquistato proprio dal Bayern per Luglio: è un giovane pronto per il top del calcio europeo?

Penso proprio di sì. I giocatori di talento, di qualità, si esprimono ancora meglio quando entrano in un grande club, in un grande gruppo. Ad esempio il Milan (dove Ciaschini ha lavorato a lungo con Ancelotti, ndr) questo lo sa benissimo, non a caso potenzia le qualità dei giocatori proprio perché la struttura in cui entrano è eccezionale.

 

(Carlo Necchi)