Cesare Prandelli ha appena comunicato la formazione dell’Italia che scenderà in campo domani sera a Genova nell’amichevole pre-Europei contro gli Stati Uniti di Jurgen Klinsmann (clicca qui per leggere l’articolo con la formazione annunciata dal c.t.). Le novità più interessanti sono Ogbonna titolare al centro della difesa insieme a Barzagli e l’impiego di Thiago Motta come trequartista dietro al tandem d’attacco nuovo di zecca – anche a causa dei tanti problemi che hanno coinvolto le punte azzurre – composto da Giovinco e Matri. Per analizzare le scelte tecnico-tattiche del mister di Orzinuovi abbiamo contattato Gigi De Canio. Ecco  cosa ha dichiarato l’ex allenatore del Lecce in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



De Canio, vorremmo commentare questa formazione a partire dalla scelta di Ogbonna come difensore centrale al fianco di Barzagli. Come interpretare la scelta di un giovane, che inoltre gioca in serie B?

Questa è una scelta che personalmente condivido, e che fa molto onore a Prandelli. Il nostro commissario tecnico ha già ampiamente dimostrato di essere attento ai giovani, indipendentemente dalla categoria nella quale giocano.



Criscito ha vinto il ballottaggio con Balzaretti sulla fascia sinistra. D’accordo?

Sono due ottimi giocatori, credo che il loro duello proseguirà anche agli Europei.

Il centrocampo è davvero di alto livello con il trio Pirlo-Marchisio-Nocerino. Sarà il nostro punto di forza?

Certamente abbiamo a disposizione un centrocampo davvero ottimo. Prandelli ha molta scelta e ha tutto il diritto di provare diverse soluzioni. In ogni caso la qualità non mancherà, anche chi non giocherà domani, come Montolivo, dà ampie garanzie in questo senso.

Questa scelta significa però lasciare De Rossi in panchina…



Chiaramente non possono giocare tutti, questa scelta penso che rientri appunto nelle varie soluzioni da provare, e forse incide anche il fatto che De Rossi non abbia giocato domenica. Comunque non trarrei conclusioni particolari da questa scelta.

Una scelta interessante è Thiago Motta trequartista: lei cosa ne pensa?

Se Prandelli lo ha scelto per quel ruolo significa che gli affiderà compiti speciali, perchè certamente l’italo-brasiliano non è un trequartista nel senso classico del termine. Non è rapido o fantasioso, ma in ogni caso garantisce un alto tasso di qualità.

In autunno aveva giocato in quel ruolo Montolivo: Prandelli vuole affidare la trequarti ai centrocampisti?

Sicuramente vorrà favorire in questo modo l’interscambio con gli inserimenti in attacco di centrocampisti come Nocerino e Marchisio, che sappiamo bene come abbiano un buon senso del gol. Quindi mi sembra una scelta molto valida, direi anche intrigante tecnicamente.

Alla fantasia dovrà provvedere Giovinco, schierato come seconda punta…

Sì, certo. Anche tutti i centrocampisti – a partire da Pirlo – hanno grande qualità, ma Giovinco dovrà dare in più la fantasia e l’imprevedibilità.

Infine, la punta centrale è Matri. Prandelli sta affrontando vari problemi in attacco, cosa ne pensa?

Matri mi sembra la soluzione più logica in questo momento, è una prima punta moderna, forte e potente, capace di attaccare la profondità. Certo, in attacco Prandelli aveva idee diverse ma è stato costretto per vari motivi a battere nuove strade. In ogni caso agli Europei avrà Balotelli, e soprattutto Di Natale che è una garanzia e saprà rispondere nel modo migliore anche senza test precedenti.

 

(Mauro Mantegazza)