Oggi il Bolton è tornato per la prima volta a giocare una partita dopo la drammatica partita di sabato scorso contro il Tottenham a White Hart Lane nella quale Fabrice Muamba si è accasciato a terra e ha rischiato seriamente di morire. I Wanderers infatti oggi erano impegnati nella partita di campionato contro il Blackburn, che tra l’altro è pure uno scontro salvezza molto importante, per il quale in settimana si era parlato di un possibile rinvio. Poi il netto e davvero sorprendente miglioramento nelle condizioni di salute del centrocampista inglese originario della Repubblica Democratica del Congo (l’ex Zaire) ha portato alla decisione di mantenere in programma questa partita: si gioca in casa del Bolton, e quindi il Reebok Stadium (casa dei Wanderers) non poteva non tributare il proprio più affettuoso saluto al loro sfortunato giocatore. Ripercorriamone in breve la vicenda: correva il 42′ minuto del primo tempo di Tottenham-Bolton (quarti di finale di Fa Cup, partita poi naturalmente sospesa) quando Muamba è stramazzato a terra. Sono stati lunghi minuti drammatici, che hanno scatenato immediatamente le reazioni dei “popoli” di Facebook e Twitter, come è ormai abitudine in casi del genere; intanto, Muamba lottava tra la vita e la morte al London Chest Hospital, e solo lunedì è uscito definitivamente dal pericolo di morte. Da quel momento la sua ripresa è stata però sorprendente, tanto da suscitare un certo dibattito nel mondo medico (che discute anche sulla possibilità che Muamba sia potuto essere per 78 minuti “praticamente morto”). Un’altro risvolto importante di questa vicenda è stato il risvolto sulla medicina sportiva inglese, che si è accorta di essere drammaticamente inadeguata e ha deciso di seguire il modello italiano, da tutti ritenuto all’avanguardia. Da sottolineare anche il fatto che in settimana è successo un altro episodio simile in India, ma purtroppo stavolta senza lieto fine: è morto D. Venkatesh, giocatore dei Bangalore Mars, anche a causa dell’assenza di un’autoambulanza allo stadio. Muamba invece è già in netta ripresa, e oggi avrà potuto godersi la coreografia tributata dal Reebok Stadium in suo onore prima di Bolton-Blackburn.