Il derby emiliano-romagnolo tra Cesena-Parma dello stadio Manuzzi finisce 2-2. Un pareggio che probabilmente non servirà nulla agli ultimissimi padroni di casa, un passetto verso la salvezza per i gialloblu ospiti, che però speravano di fare un passo più grande verso il traguardo. La partita è stata gradevole, con quattro gol e continui cambi di risultato, specie nella ripresa: vediamo cosa ci dicono le statistiche ufficiali. Il Parma primeggia in quasi tutte le classifiche, a partire da quella del possesso palla, che è stato al 57% appannaggio della squadra di Donadoni, che infatti ha giocato anche molti più palloni rispetto ai padroni di casa (564 contro 487). Tanta superiorità dal punto di vista quantitativo si traduce anche in una migliore qualità del gioco d’attacco del Parma, a partire dal fatto che i gialloblu hanno tirato ben 11 calci d’angolo contro i soli 2 del Cesena: differenza enorme, che il Parma avrebbe dovuto sfruttare meglio. Infatti, anche i numeri dei tiri dei parmensi sono davvero notevoli: 23 conclusioni totali, 11 delle quali nello specchio. Complimenti, ma con queste cifre si poteva segnare di più. Invece, per il Cesena abbiamo 15 tiri totali, dei quali 5 hanno centrato la porta. Abbastanza per pareggiare, ma la salvezza è sempre più lontana.
— La partita si sblocca al 40’ minuto del primo tempo quando – dopo un gol sbagliato dal Cesena – è il Parma a colpire: cross perfetto di Sebastian Giovinco a servire in area Sergio Floccari, che colpisce inesorabile e porta in vantaggio gli emiliani in questo derby regionale (0-1). Le emozioni più grandi arrivano però nel secondo tempo, quando il risultato cambia per ben tre volte fino a giungere al 2-2 finale, e sempre nella prima parte della ripresa. Il Cesena pareggia immediatamente: primo minuto di gioco dopo l’intervallo, tiro dalla distanza di Martinho, Mirante è incerto, Santana si avventa sul pallone e segna con il più classico dei tap-in (1-1). Poi i padroni di casa si portano addirittura in vantaggio con il gol di Del Nero, quando sono passati solo otto minuti della seconda frazione di gioco: tiro perfetto dai venti metri dell’ex laziale, stavolta Mirante è davvero senza colpe (2-1). Ma il Parma ha il merito di non cedere al contraccolpo psicologico: passano soli altri otto minuti quando Paletta (in gol già all’andata) segna sfruttando nel modo migliore il servizio di Biabiany. La palla s’infila a fil di palo, il 2-2 finale si materializza così.
— Mario Beretta è soddisfatto a metà dopo il 2-2: “Volevamo giocare la partita senza troppi calcoli. Per questo abbiamo concesso molto al Parma. Nonostante le assenze, abbiamo costruito tanto e questo ci conforta parecchio. Speriamo nelle prossime uscite di creare altrettanto. È vero che abbiamo sprecato alcune chance importanti, tipo l’occasione del 3-1 con Malonga, ma è anche vero che il Parma non ha demeritato e che il pareggio è il risultato più giusto. Vogliamo toglierci ancora qualche soddisfazione. La più grande sarebbe centrare la salvezza ma non è certo facile. Comunque anche giocare alla pari tutte le prossime partite rappresenta per noi un obiettivo importante”. Espulso, Beretta ammette: “Sono andato un po’ troppe volte fuori dall’area tecnica”. Roberto Donadoni non è molto soddisfatto: “Ci voleva quel pizzico di convinzione in più che avrebbe fatto la differenza. Ai ragazzi avevo detto di fare attenzione all’inizio della ripresa e puntualmente abbiamo preso due gol. Poi abbiamo reagito e pareggiato ma dovevamo avere quell’attenzione feroce per chiudere la gara. I tre punti oggi sarebbero stati importanti, abbiamo sprecato un’occasione: dobbiamo lavorare sui nostri limiti, anche se alla squadra non posso rimproverare nulla per l’impegno. Abbiamo concesso troppo al Cesena”.