Benvenuti all’accademia calcio Barcellona. Docente Lionel Messi, assistente-apprendista stregone Tello. La partita del Camp Nou è stata addirittura imbarazzante per il Bayer Leverkusen: viene da chiedersi come sia possibile che questo sia stato un ottavo di finale di Champions League e non un’amichevole estiva contro i valligiani. Viene da chiedersi anche come sia possibile che il Barcellona quest’anno in campionato insegua a 10 punti di distacco il Real Madrid. D’accordo, questa partita non può fare testo, di fatto non è mai iniziata: la vera differenza tra le due squadre probabilmente non è così esagerata – non può essere così esagerata. Ma tant’è, per lo meno il divertimento non è mancato. Era una partita praticamente già chiusa in partenza, dopo la vittoria dei blaugrana per 3-1 in Germania all’andata, e se la ricorderanno in tre: Lionel Messi, perché cinque gol in un colpo solo in Champions sono una enormità anche per lui; il debuttante Tello, che segna due gol nei suoi primi dieci minuti in Champions in carriera, e Bellarabi, che potrà dire ai nipotini “io a quel mitico Barcellona ho segnato”.



CRONACA PRIMO TEMPO – Si capisce subito che la partita avrà poco da dire sul piano agonistico: il Bayer non crede nell’impresa, lo scopo dei tedeschi sembra essere quello di evitare la figuraccia storica e stanno guardinghi. Il Barcellona non chiede di meglio, perché così può mantenere il possesso palla e regalare spettacolo con le giocate dei suoi campioni. I ritmi sono – inevitabilmente date le premesse – bassi, e c’è poco da segnalare nella prima parte della partita. L’unica fiammata arriva quando Fabregas riesce a pescare Messi oltre la linea dei difensori, ma troppo defilato sulla destra, per cui il portiere Leno può uscire e chiudergli lo specchio. Ogni tanto reagiscono le “aspirine”, ma tentano con troppa fretta di tirare dalla distanza, come se avessero paura di gestire a lungo il pallone, e tutte le conclusioni vengono rimpallate. Oltretutto, appena i tedeschi si scoprono, concedono a Messi l’occasione di esibirsi. Al 25’ minuto il Pallone d’Oro parte velocissimo, entra in area da solo e batte Leno in uscita con un morbido tocco morbido (o “cucchiaio”, se preferite). Spettacolo puro. A maggior ragione da questo momento la sfida diventa pura accademia: il Bayer passa più di frequente la metà campo, ma non riesce mai ad incidere, il Barcellona invece giochicchia con classe e manda in visibilio il pubblico, che di certo al Camp Nou. Il raddoppio è da manuale del calcio: Iniesta avanza e poi – giunto al limite dell’area – serve Messi sulla destra. Leo si accentra e poi lascia partire un tiro morbido e imparabile, che s’infila nell’angolino basso alla destra di Leno. Tutto semplicissimo, ma irresistibile e impossibile da arginare per i malcapitati di Leverkusen.



CRONACA SECONDO TEMPO – Qui descriviamo solo i gol, perché sono ben sei, e perché di fatto non succede nient’altro: ogni fiammata è un gol, per il resto i ragazzi di Guardiola giochicchiano. Il terzo gol del Barca – e tripletta di Messi – arriva con un altro morbido pallonetto dell’argentino, che si spegne in fondo al sacco. A questo punto Pep può far riposare qualche big: sostituire Leo è vietato, allora fuori – in un colpo solo – Xavi e Iniesta, e al loro posto dentro due ragazzi della cantera. Partita finita? Macchè, uno dei due ragazzi, Tello, dopo due minuti segna il 4-0 con un perfetto diagonale. Per il 5-0 di nuovo parola a Messi, che alla fine dell’ennesima azione perfetta infila la porta con un tiro da posizione angolata, che bacia il palo e s’infila perfidamente in rete. A completare il set ci pensa nuovamente il giovane Tello, e stavolta anche il povero Leno è complice con una mezza papera: 6-0. Non siamo nemmeno a metà della ripresa, ma qui i blaugrana si calmano quasi fino alla fine. Quasi, perché quasi allo scadere arriva il quinto sigillo personale di Messi, con un tiro imparabile dal limite dell’area. Al 90’ arriva il gol della bandiera del Leverkusen, ad onor del vero molto bello, con uno splendido tiro a girare di Bellarabi. Almeno lui avrà qualcosa di bello da ricordare tra i tedeschi. Sipario, la lezione di calcio è finita.



TABELLINO

 

BARCELLONA-BAYER LEVERKUSEN 7-1

 

BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piquè, Mascherano, Adriano (Muniesa dal 18’ s.t.); Xavi (Keita dal 8’ s.t.), Busquets, Iniesta (Tello dal 8’ s.t.); Messi, Fabregas, Pedro. All. Guardiola.

BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Leno; Schwaab, Reinartz, Toprak, Kadlec; Rolfes, Bender; Castro, Renato Augusto (Oczipka dal 22’ s.t.), Derdiyok (Bellarabi dal 9’ s.t.); Kiessling (Schurrle dal 9’ s.t.). All. Dutt.

MARCATORI: Messi (B) al 25’ e 42’ p.t. e al 5’ s.t., Tello (B) al 11’ s.t., Messi (B) al 14’ s.t., Tello (B) al 18’ s.t., Messi (B) al 40’ s.t., Bellarabi (BL) al 45’ s.t.

AMMONITI: Castro (BL) e Rolfes (BL).

PAGELLE

 

BARCELLONA VOTO 9 – Accademia del calcio. Spettacolo puro. Fin troppo facile, forse, ma questa sera non è il caso di sottilizzare.

MESSI VOTO 10 – Allora, vediamo: non ha segnato di testa; il primo tiro è stato parato… Ma neanche il maestro più severo riuscirebbe a non dare 10 questa sera al piccolo Leo.

TELLO VOTO 10 – Forse per lui la serata sarà ancora più indimenticabile che per Messi. Due gol nei primi dieci minuti dall’esordio in Champions League. Una sola avvertenza al ragazzo: non sempre sarà così facile…

ALL. GUARDIOLA VOTO 9 – Complimenti al preside della scuola calcio.

BAYER LEVERKUSEN VOTO 4 – Coraggio, la tempesta è finita. Batosta devastante.

BELLARABI VOTO 7 – Gol davvero splendido, e un minuto prima ci aveva già provato, sotto 0-7 al 90’. Complimenti sia per la qualità del gol sia per averci provato fino all’ultimo…

ALL. DUTT VOTO 3 – Almeno provarci all’inizio no?

 

(Mauro Mantegazza)

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