Sono giorni decisivi per la stagione del Bayern Monaco, che proprio questa sera gioca contro il Borussia Dortmund quello che è praticamente uno spareggio scudetto: chi uscirà in testa dalla partita di stasera, avrà di fatto la Bundesliga in pugno. Tutto questo in vista della semifinale stellare di Champions League contro il Real Madrid, che settimana prossima vedrà la partita di andata proprio in Baviera, con l’obiettivo di centrare la finale, che si giocherà guarda caso all’Allianz Arena sabato 19 maggio. Chi però non può participare a questi giorni così appassionanti e coinvolgenti è il difensore brasiliano Breno. Forse ve lo ricorderete perchè si fece saltare come un birillo da Eto’o e guardò Pandev segnare il gol dell’Inter che estromise il Bayern dalla Champions League nella scorsa stagione con il memorabile 3-2 dei nerazzurri di Leonardo in terra tedesca; più probabilmente però ve lo ricorderete per un episodio ben più gravo di un errore sul campo. Nello scorso mese di settembre, infatti, alle cinque del mattino, era divampato un incendio che aveva divorato la casa bavarese di Breno, fermo dall’attività agonistica per recuperare da un infortunio, mentre la sua famiglia era assente. Secondo l’accusa, dopo aver consumato alcol, il brasiliano aveva usato accendini e sostanze infiammabili per farsi luce. Da qui il disastro, che aveva portato in carcere il giovane brasiliano già per dodici giorni a partire dallo scorso 24 settembre, quando per lui era scattata la custodia cautelare per evitare il rischio che potesse inquinare le prove. Successivamente era stato liberato dietro pagamento di una cauzione, ma ora sta per entrare nel vivo il processo nei suoi confronti. Breno è stato infatti ufficialmente accusato di incendio doloso. Al termine delle indagini, la Procura di Monaco lo ha ritenuto responsabile di aver appiccato intenzionalmente il rogo che, lo scorso settembre, ha distrutto la villa in affitto in cui il giocatore viveva. Se giudicato colpevole, il calciatore rischia da uno fino addirittura a quindici anni di prigione. Dovrà inoltre risarcire i danni causati dalle fiamme, un milione di euro per la casa ed altri 5.000 per quelli al garage di un edificio vicino, anch’esso danneggiato dall’incendio divampato nell’abitazione del brasiliano.



Al Bayern dall’età di 18 anni, il brasiliano – oggi ventiduenne – era arrivato in Baviera preceduto dalla fama di astro nascente, ma finora non è riuscito a guadagnarsi stabilmente un posto da titolare. Se il processo dovesse prendere per lui una brutta piega, difficilmente arriverà mai ad ottenerlo, ma non è certo questo il problema principale per lui in questo momento.



 

(Mauro Mantegazza)

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