Piermario Morosini è stato male oggi in campo, durante Pescara-Livorno. Al 31′ minuto del primo tempo, con il Livorno in vantaggio per 2-0, il centrocampista labronico, arrivato a gennaio in prestito dall’Udinese, si è accasciato in campo ed è rimasto immobile sul terreno di gioco. Soccorso tramite massaggio cardiaco, il giocatore è stato trasportato in ospedale, dove nel momento in cui scriviamo è in coma farmacologico (leggi qui per la descrizione del dramma). Appena successo il fatto, si è subito ripensato ai vari precedenti: quello recente di Muamba è naturalmente il primo che torna alla mente. In Italia, per la verità, non siamo troppo abituati a malori simili sul terreno di gioco: c’è stato quello, purtroppo tragico, di Vigor Bovolenta, deceduto durante una partita di pallavolo non più tardi di qualche settimana fa; ma anche nel mondo del calcio ci sono un paio di episodi che si avvicinano a quello di Morosini. Il primo è quello di Renato Curi, calciatore del Perugia al quale è stato poi intitolato lo stadio della città umbra. Il calciatore marchigiano era già famoso per aver realizzato, nel corso della stagione 1975/1976, un gol di testa contro la Juventus, che aveva dato lo scudetto al Torino. Due stagioni più tardi, il 30 ottobre 1977 e per ironia del destino ancora contro la Juventus, al 50′ minuto di gioco, sul risultato di 0-0, Curi si accasciava da solo nel tentativo di recuperare un pallone a seguito di una rimessa laterale. Sarebbe morto di lì a poco tempo: aveva 24 anni, compiuti da un mese. Lo stadio comunale di Pian di Massiano avrebbe poi preso il nome di Renato Curi, per ricordare il ragazzo. L’altro episodio famoso, fortunatamente terminato in altro modo, fu quello di Lionello Manfredonia. Il calciatore, che aveva 33 anni e giocava con la Roma dopo aver militato anche in Lazio e Juventus, fu colto da arresto cardiaco durante un Bologna-Roma, a fine dicembre e con 5 gradi sottozero. Fu il suo grande amico Bruno Giordano, quel giorno avversario sul campo, a rendersi conto della gravità della situazione, e a soccorrere Manfredonia. Che si riprese, ma terminò la carriera. Oggi è un agente FIFA. Due episodi che erano rimasti isolati, tanto da farli quasi entrare nel mito, nella leggenda delle tragedie sportive del nostro Paese, anche per la lontananza degli anni rispetto a oggi (soprattutto quello di Curi). Fino a oggi:
Quando abbiamo purtroppo assistito a una scena terribile, quella del malore di Piermario Morosini, sulla cui situazione aspettiamo speranzosi qualche aggiornamento positivo, perchè di ragazzi di 25 o 30 anni che si sentono male mentre giocano a calcio non vorremmo mai sentire parlare.