Questa sera si gioca la gara di andata della seconda semifinale di Champions League. A Stanford Bridge scenderanno in campo Chelsea e Barcellona, in un match davvero molto interessante. Forse l’ultimo precedente tra le due squadre sarebbe l’introduzione migliore al confronto di stasera. Come dimenticare l’ira funesta di Drogba, l’inflessibilità cieca dell’arbitro Ovrebo, lo sfuriata del Chelsea di Hiddink che mise alle corde il Barcellona di Guardiola più di chiunque altro? O la perfetta stoccata di Essien, abbagliante illusione per i Blues? O il lampo di salvezza, quel destro perfetto di Andres Iniesta che regalò pareggio e qualificazione al Barça? Era il Maggio del 2009: da lì si riparte, con lo stesso Barcellona ed un altro Chelsea. Per Di Matteo la prova più grande, per Guardiola l’ennesima sfida. Per introdurci a Chelsea-Barcellona di stasera, ilSussidiario.net ha intervistato in esclusiva Giorgio Ciaschini, storico collaboratore di Carlo Ancelotti nonchè attuale collaboratore del tecnico di Reggiolo al Paris Saint Germain. Ecco le sue impressioni:



Ciaschini, visto il ritorno al Camp Nou, possiamo dire che il Chelsea si gioca tutto stasera?

Credo di sì. Spesso tutto si gioca nell’andata in casa. Facendo risultato in casa si hanno più risultati a disposizione. Il Chelsea in particolare cercherà di fare almeno un gol, senza subirne nessuno. Certo, con il Barcellona è difficile, ma c’è una sorta di “vantaggio”.



Che sarebbe?

Che il Barcellona ormai lo si conosce. E’ una squadra difficilmente contenibile.

Cosa può fare il Chelsea?

Deve limitare il Barcellona a centrocampo: il Milan l’ha fatto abbastanza bene nella partita di andata a San Siro, poi anche al ritorno prima di disunirsi.

In ogni caso il Chelsea sembra in una buona fase.

In questo momento il Chelsea sta bene, ha determinazione, convinzione, tutti i giocatori sono in buona condizione anche psicologica. Vedo un Chelsea che potrebbe essere la sorpresa. 

Si può puntare a marcare Messi a uomo, magari con uno come Ramires, o si può solo limitarlo di squadra?



Sicuramente bisogna puntare sulla difesa di squadra, stringendo molto gli spazi. Il Barcellona va aggredito in tutti i reparti, ma con Messi in particolare la carta migliore è un’altra.

Quale?

Sperare sulla febbre a 40° che lo tenga a letto!

In effetti…Invece: Di Matteo sta alternando Drogba e Torres, schierandoli raramente insieme. Col Barcellona si potrebbe tentare la coppia pesante?

Sì, potrebbe essere. Già contro il Napoli vi avevo detto che la difficoltà dei campani sarebbe stato il gioco aereo, e difatti il Chelsea ha valorizzato molto il gioco sulle fasce.

 

E con il Barcellona?

Lo stesso Barcellona non ha grandissimi saltatori, o perlomeno ne ha pochi. Quindi giocatori veloci, abili sia nell’uno contro uno che nel gioco aereo, come sono Drogba e Torres, possono essere importanti.

 

A livello tattico che atteggiamento si aspetta dal Chelsea?

Bisogna vedere se preferirà un centrocampo più folto, per cercare di limitare il Barça, con davanti una sola punta e delle mezzali dietro.

 

Pensa ad un 4-2-3-1?

Potrebbe essere una strategia, perchè il Barcellona va chiuso anche sulle fasce, quindi in attacco Di Matteo potrebbe anche giocare solo con Drogba.

 

A proposito di fasce: c’è un Ashley Cole-Dani Alves molto interessante: che duello vede?

Due grandissimi. Dani Alves fisicamente è forse un pò più potente, però Ashley Cole lo conosco bene, è ancora uno dei migliori. Vedo un duello alla pari: chi starà meglio fisicamente prevarrà sull’altro.

 

A centrocampo invece: si potrebbe provare a sacrificare Lampard su Xavi, per offuscarne la regia?

Il problema di Xavi, come anche di Iniesta, è che non hanno una posizione statica, si alternano e muovono su tutto il campo. Tutti i giocatori del Barcellona si alternano nelle posizioni e non offrono punti di riferimento, sia davanti che dietro.

 

Quindi?

Non è facile mettere un giocatore addosso a un altro. Ripeto: sono gli spazi che vanno limitati molto bene, con un centrocampo compatto. Lampard lo vedo importante per fare altro.

 

Cioè?

Nelle ripartenze, per cercare di sorprendere la linea difensiva del Barcellona. 

 

In questo periodo è rientrato Essien, ma per il momento è sottoutilizzato da Di Matteo. Potrebbe servire, proprio per fare argine in mezzo al campo?

Se sta bene fisicamente, Essien è difficilmente sostituibile, perchè è forte fisicamente, nel gioco aereo, ed è anche pericoloso in fase offensiva perchè ha un tiro potente. Se Di Matteo sceglierà un centrocampo più denso come ipotizzavamo, Essien potrebbe essere una bella arma in più.

 

(Carlo Necchi)

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