Questa sera, ore 20:45, Chelsea e Barcellona si sfidano a Stamford Bridge nell’andata delle semifinali di Champions League. Partita che sulla carta vede favorito il Barcellona, anche se Guardiola ha detto che un pareggio senza gol gli andrebbe anche bene; il Chelsea, giocando in casa, vorrà vincere per rendere più complicato il ritorno del Camp Nou, dove i bluagrana un gol riescono sempre a trovarlo (quest’anno solo in una occasione non è successo, contro il Siviglia in campionato). La storia della rivalità tra Chelsea e Barcellona, una delle più accese negli ultimi anni, è iniziata agli ottavi di finale del 2005, quando i Blues eliminarono i blaugrana con un gol di Ricardo Carvalho al novantesimo, e Rijkaard ed Eto’o nel dopopartita accusarono di razzismo e insulti vari lo staff dello Special One. L’anno seguente, sempre agli ottavi, nacque la leggenda di Leo Messi, che fece impazzire Del Horno fino al sacrosanto rosso per il basco, il Barcellona con uno straripante Ronaldinho passò il turno e andò poi a prendersi la Coppa. Ovviamente però l’episodio celebre, e quello che i Blues vogliono vendicare, è quello del 2009: semifinali, il Chelsea tenne lo 0-0 in Catalogna con una partita in difesa, a Londra segnò nel primo tempo con Essien, si barricò dietro, l’arbitro Ovrebo gli negò almeno due rigori solari (poi espulse, sbagliando, Abidal), finchè il Barcellona all’ultimo respiro andò in finale con un super gol di Iniesta. Il Chelsea quella partita ce l’ha ancora in testa. Interessante anche il primo incrocio, datato 2000 (quarti di finale): Di Matteo e Guardiola, i due allenatori di oggi, si sfidarono a centrocampo in un doppio confronto che vide prevalere il Barcellona ai supplementari.



Il Chelsea con Roberto Di Matteo in panchina è un’altra squadra rispetto a quella guidata da André Villas-Boas. Parlano chiaro i risultati: 8 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta nelle 11 partite fin qui allenate dall’ex centrocampista dei Blues. Il Chelsea aveva un piede e mezzo fuori dalla Champions League dopo il 3-1 subito a Napoli, ed era quasi fuori dalla lotta al quarto posto in Premier; un mese più tardi è in semifinale in Europa, ha due punti di ritardo dal quarto posto e in più si giocherà la finale di FA Cup contro il Liverpool. Sembrava un traghettatore, invece ora è in lizza per la conferma nella prossima stagione. Nei quarti di finale i Blues hanno eliminato il Benfica, soffrendo forse più del previsto a Londra ma sbagliando anche tantissimi gol; il capolavoro però è stato quello con il Napoli, per l’appunto, perchè il risultato dell’andata e la forma della squadra lasciavano davvero pochissime speranze. Con Di Matteo il Chelsea segna tantissimo, ma subisce anche; per di più, questa sera non ci sarà David Luiz, il difensore più veloce del gruppo e quindi il più adatto a tenere testa agli attaccanti del Barcellona.



Il Barcellona è alla settimana che decide tutto: prima il Chelsea, poi il Real Madrid in campionato, con la possibilità di ridurre a un punto il distacco in classifica. E’ un Barcellona che abbiamo già visto negli scorsi anni: flessione tra dicembre e gennaio, poi quando la stagione entra nel vivo la squadra torna a macinare gioco, a triturare avversari e a vincere trofei. Stavolta il periodo di “stanca” ha portato più danni del previsto, e la Liga sembra fuori portata, al di là del Clasico. Però, dalla sconfitta di Pamplona contro l’Osasuna (11 febbraio) i blaugrana hanno infilato 14 vittorie e 1 pareggio in tutte le competizioni, fermandosi solo a San Siro contro il Milan: semifinali di Champions raggiunte senza soffrire troppo, in campionato i punti di ritardo dal Real Madrid che si riducono a 4, da 10 che erano. E la solita impressione: che il Barcellona a un certo punto metta il pilota automatico, e buonanotte agli avversari. Ma Guardiola ha già visto troppe cose per fidarsi del Chelsea, e sa che un pareggio qui a Londra non sarebbe un cattivo risultato, anche se poi i catalani giocheranno per vincere, com’è nel loro DNA. Leo Messi insegue il gol numero 15 in Champions League: sarebbe il 64esimo in una stagione ancora una volta pazzesca.



Sarà una partita comunque spettacolare: il Chelsea ha il ricordo del 2009 e sa che giocare semplicemente a non prenderle può essere rischioso, perciò proverà a segnare e vincere la partita. Il Barcellona, dal canto suo, gioca il calcio migliore del mondo, questa sera proverà a metterlo in pratica anche se non sarà facile: tre anni fa, al di là del risultato, soffrì non poco, come forse mai accaduto prima. Chelsea-Barcellona sta per cominciare: segui e commenta la diretta sul nostro sito.

 

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