Parma-Cagliari si conclude sul punteggio di 3-0 per i padroni di casa, risultato che non sta ad indicare un dominio assoluto di una squadra sull’altra, bensì soltanto una squadra che ha giocato una partita discreta, il Parma, e una squadra che ha giocato invece una delle peggiori partite del suo campionato, il Cagliari, deludendo più che per il passivo per la prestazione. Infatti, il possesso di palla non è stato a schiacciante favore dei gialloblu, che hanno prevalso per solo 53% a 47%. Il dato veramente significativo è legato alla pericolosità, cioè alla capacità di produrre occasioni da rete per il tempo in cui si è in possesso del pallone: il Cagliari, quando aveva palla, giocava esclusivamente per vie orizzontali nella sua trequarti, mentre ricorreva sempre e solo al lancio lungo per tentare di scavalcare il centrocampo. Il Parma invece impostava la manovra da dietro giocando quanto più possibile palla a terra, e non si stava a perdere in leziosismi cercando di verticalizzare il prima possibile. Per questo, la percentuale di pericolosità del Parma è del 69%, mentre quella degli ospiti solo del 29%, dato mediamente bassissimo in una partita di calcio.



Il primo gol è nato da un fallo dubbio su Giovinco che ha comportato una punizione dai 20 metri per il Parma, della cui battuta si è incaricato lo stesso Giovinco. La traiettoria del tiro, altrimenti diretto tra le braccia del portiere, è stata deviata in modo decisivo dal ginocchio di un difensore del Cagliari, Pisano, il quale ha spiazzato l’incolpevole Agazzi. Il secondo e il terzo gol sono stati realizzati dal dischetto: il primo per fallo ingenuo di Nainggolan su bella iniziativa di Jonathan dalla destra, della cui trasformazione si è incaricato Floccari, freddo e preciso nello spiazzare Agazzi; il secondo, per uscita maldestra del portiere del Cagliari su dribbling di Okaka, il quale dal dischetto, tirando centrale, ha messo il punto esclamativo sul risultato e sulla vittoria, netta quanto fondamentale per la permanenza in A del Parma.



Non è difficile trovare motivi di soddisfazione in una vittoria così. Donadoni quindi è ovviamente soddisfatto: “Salvezza acquisita? Purtroppo no – esordisce con cautela – da qui alla fine ci sono ancora tanti punti in palio. C’è ancora molto margine, non dobbiamo abbassare la guardia. Oggi i ragazzi hanno capito l’importanza della posta in palio e sono stati tutti bravi”. Sul suo futuro: “Ho un contratto col Parma e ne sono felicissimo. Oggi fra i motivi della mia gioia c’è anche quello di aver regalato un sorriso a Ghirardi e a suo padre. Per me è fonte di orgoglio e soddisfazione. Li ringrazio per la fiducia e per le parole che hanno sempre avuto per me. Giovinco? Bravo, ma sono sempre convinto che possa fare ancora meglio di così. Sta trovando una grande dimensione, sta acquisendo gara dopo gara anche carisma e i compagni lo rispettano”. Discorsi diversi per Ficcadenti: il Cagliari ormai è pienamente invischiato nella lotta per non retrocedere. Commenta così la partita: “Il primo tempo è stato piuttosto equilibrato con una grossa occasione per parte. Purtroppo il loro gol è arrivato su calcio piazzato, un tiro deviato sfortunatamente da un nostro giocatore. Il nostro secondo tempo, invece, è stato molto brutto, non ricordo che il Cagliari abbia giocato così male quest’anno. Il 3-0 è un risultato troppo pesante, il tutto senza disconoscere i meriti dei nostri avversari”.



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