Palermo-Catania è alle porte, per la 35esima giornata di Serie A. Un grande derby: sentito, appassionante, che divide due città schierandole di fronte. La partitissima arriva in un momento difficile per la formazione rosanero, sconfitta a Parma nell’ultima giornata. Ora il Palermo ha solo 41 punti, 6 più del Lecce terzultimo in classifica: servono punti per dare tranquillità, per evitare finali a sorpresa. Il Catania di punti ne ha 46: una situazione tranquilla che gli potrebbe garantire di affrontare questo match in completo relax. E’ derby e quindi ogni risultato sarà possibile: per parlare di questo match abbiamo sentito Nedo Sonetti, che ha allenato nella sua carriera sia Palermo che Catania. Eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Palermo – Catania: quanto vale questo derby per le due città?
E’ una partita, anzi sono due partite, che letteralmente valgono tutta una stagione. Sia per il Palermo che per il Catania questo derby è un incontro che può dare significato anche ad una stagione scialba.
Lei è stato sia a Palermo che a Catania, come si è trovato?
Sono due città splendide, con una grande passione per il calcio. Mi sono trovato benissimo sia a Palermo che a Catania.
Il Palermo è in crisi, il Catania ha perso motivazioni: che derby sarà?
Il punto è che in un derby come questo può succedere veramente di tutto, al di là della classifica. Certo è il Palermo che ha più bisogno di punti, mentre il Catania ormai ha raggiunto una situazione di classifica tranquilla.
Su chi deve puntare il Palermo?
Miccoli: soprattutto in casa sa essere sempre determinante per il Palermo.
Quale può essere invece l’arma in più del Catania?
Il collettivo nel Catania è molto importante, ma soprattutto è il lavoro che fa Montella. Se il Catania può guardare all’Europa,molti meriti sono di Vincenzo.
A livello tattico, come legge il confronto tra i due allenatori, Montella e Mutti?
Diciamo che le scelte, di schemi e uomini, dei due allenatori potrebbero essere decisive. Su Mutti poi vorrei aggiungere una cosa.
Cioè?
L’ho avuto come giocatore all’Atalanta: gli auguro di vivere una domenica serena, non posso dimenticare che è stato un mio calciatore.
Come giudica la sua carriera da allenatore?
Ha fatto certamente una bella carriera, bisogna rendere merito ai successi che ha ottenuto da allenatore, che non sono solo trofei.
Montella è da grande squadra?
Per quello che ha fato, io lo reputo un allenatore importante: sì, ormai da grande squadra, si sta dimostrando un tecnico valido in tutti gli aspetti di questa professione.
Tornando al derby: cosa ne pensa delle dichiarazioni dello stesso Miccoli, che ha attaccato il Catania per aver sbandierato la supremazia in campionato?
Sono cose che si dicono, “normali” schermaglie che avvengono prima di un derby così sentito; poi i giornali le riportano, come è normale, per gonfiare un’atmosfera speciale attorno a questa partita.
Il suo pronostico per Palermo-Catania?
Non chiedetemi di fare pronostici: non ne faccio.
(Franco Vittadini)