Sarà forse l’ultima partita di Vincenzo Montella con il Catania, prima di andare ad allenare la Roma. Sarà comunque un appuntamento importante, da onorare nel migliore dei modi, per chiudere una stagione molto bella per i colori rossoazzurri. Catania–Udinese, in programma stasera alle 20:45, sarà anche l’incontro decisivo per stabilire se la formazione friulana potrà raggiungere la qualificazione alla Champions League. Probabilmente sarà un match combattuto, perchè i diversi obiettivi delle due squadre saranno entrambi importanti per un incontro di grande intensità agonistica. In ogni caso l’Udinese potrebbe far valere la sua maggiore esperienza e la sua qualità migliore sotto il profilo tecnico. Poi la possibilità di centrare per la seconda volta consecutiva l’accesso alla Champions League sarebbe un risultato non indifferente e i friulani potrebbero avere quella concentrazione agonistica ideale per poter vincere questo incontro. Potrebbero poi risultare decisive le scelte, le decisioni delle panchine, una sfida tra Francesco Guidolin e Vincenzo Montella. Per parlare di Catania–Udinese abbiamo sentito Pasquale Marino, che ha allenato entrambe squadre. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Catania – Udinese, che partita sarà?
Penso che sarà una partita molto combattuta, difficile e non semplice per l’Udinese. La posta in palio è alta per la squadra friulana e il Catania vorrà chiudere nel modo migliore un campionato molto bello.
In particolare per il Catania sarà probabilmente l’addio di Montella che andrà alla Roma, conterà anche questa cosa?
Non so quale sarà il futuro di Montella. Penso però che al di là di questa cosa il Catania cercherà di fare una grande partita.
E Montella potrà far bene a Roma? E’ una scelta giustaquella di puntare su di lui?
Roma è casa sua e quindi quella di Montella è una scelta giusta.
Il Catania degli argentini potrebbe mettere in difficoltà l’Udinese?
Sì, perchè è una squadra che è forte sotto il profilo tecnico, che gioca in modo molto aggressivo, ha qualità nei suoi calciatori e ha soprattutto tanta rapidità nel suo reparto offensivo.
E l’Udinese su quale reparto della sua squadra potrebbe puntare per vincere questo match?
L’Udinese è una squadra compatta, tutti i suoi reparti sono forti e quindi ha tutti i mezzi per fare anche lei una grande partita.
Di Natale sarà come al solito decisivo?
Di Natale è un giocatore straordinario, di qualità tecniche fantastiche. E’ sempre un piacere allenare un grande campione come lui.
Conterà anche la concentrazione mentale delle due squadre, soprattutto dell’Udinese per questo importante match?
L’Udinese è una squadra abituata a questo tipo di partite e non farà nessuna fatica a trovare lo spirito giusto per affrontare l’incontro contro il Catania.
Sarà anche una sfida tra le panchine, tra Guidolin e Montella.
Sono due ottimi tecnici, che sanno fare molto bene il mestiere di allenatore. Certo potrebbero contare le loro scelte, le loro decisioni durante questo match.
A Catania hanno fatto tutto bene tutti, da Simeone, a Zenga, a Montella, tanto per citare alcuni dei tecnici che hanno allenato nel capoluogo etneo. Quali sono i motivi di tutto questo?
Il Catania è una società molto ben organizzata, dove appunto tutti o quasi tutti gli allenatori che sono passati di lì hanno ottenuto buoni risultati. E’ certamente una società che ti mette in condizione di poter lavorare molto bene.
Che ricordo ha di Udine e Catania?
Un bellissimo ricordo, mi sono trovato bene, ho trovato due società dove si può far molto bene. Udine è certo meno passionale, rispetto a Catania che rispecchia maggiormente il carattere che si ha a Sud, con una passione, un calore molto forte, che si vede anche nel calcio. Devo dire comunque che sono due club e due città veramente all’apice nel calcio.
Tornerebbe ad allenare ad Udine o a Catania?
Certamente, non si può non voler tornare in posti, in club dove ti sei trovato bene.
Il suo pronostico su questa partita?
Mi astengo, non mi pronuncio, non faccio pronostici. E’ una partita tra due squadre a cui sono attaccato particolarmente.
(Franco Vittadini)