Stasera alle 20.45 all’Allianz Arena di Monaco si deciderà la vincitrice di questa edizione della Champions League in Bayern Monaco-Chelsea. I padroni di casa tedeschi non vincono la Champions dal 2001, quando sconfissero in finale a Milano il Valencia ai calci di rigore. Due anni fa a Madrid l’Inter di Mourinho impedì al Bayern di coronare il sogno europeo, battendolo per 2-0. Il Chelsea ha perso la sua unica finale di Champions disputata a Mosca, nel 2008, ai calci di rigore contro il Manchester United. In questa stagione il Bayern ha perso la finale di Germania contro il Borussia Dortmund ed è arrivato secondo in campionato. Il Chelsea invece ha vinto la finale di F.A. Cup contro il Liverpool ma non si è qualificato ai preliminari di Champions League. E ora questa finale che vede il Bayern partire favorito. Una sfida anche tra i due allenatori, Roberto Di Matteo del Chelsea (che fino a pochi mesi fa nemmeno sognava di essere qui), e Jupp Heynckes del Bayern, che ha già vinto la Champions nel 1998 con il Real Madrid. Per presentare questo match abbiamo sentito Ruggiero Rizzitelli, che giocò nel Bayern dal 1996 al 1998. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Come vede questa finale tra Bayern Monaco e Chelsea?
Il Bayern parte certamente favorito per la presenza di tutti quei grandi giocatori che fanno parte della sua formazione, da Ribery a Robben a Gomez, tanto per citarne alcuni. Il Chelsea giocherà in difesa come ha fatto col Barcellona e si affiderà al contropiede, sfruttando poi la classe e l’estro di Drogba.
Quanto conterà per il Bayern giocare in casa, quali saranno i vantaggi e gli svantaggi?
Indubbiamente il fatto di giocare in casa, davanti al proprio pubblico, è sempre un vantaggio, ti dà una carica in più, maggiori possibilità di vincere. Certo che qualche volta la pressione di dover vincere ad ogni costo e di essere favoriti ti può dare qualche problema.
Come il Bayern dovrà fermare il Chelsea?
Il Bayern farà la sua partita, terrà probabilmente le redini del gioco, dovrà solamente stare attento a non esporsi troppo per non essere infilzato in contropiede.
E come il Chelsea dovrà fermare il Bayern?
Il Chelsea avrà un’unica tattica di gioco, quella di stare in difesa con dieci uomini e sperare proprio come ho detto prima nelle doti, nella bravura di Drogba.
Sarà anche una sfida tra Di Matteo e Heynckes?
Di Matteo è ancora all’inizio della sua carriera di allenatore, Heynckes ha più esperienza e potrebbe sfruttare tutto questo per preparare questa finale, mettendoci quell’astuzia spesso importante in questi incontri.
Quali potrebbero essere i giocatori determinanti della partita?
Drogba naturalmente nel Chelsea e Robben, Ribery, Gomez, lo stesso portiere Neuer nel Bayern Monaco. La squadra tedesca ha tanti fuoriclasse che potranno decidere in ogni momento questa partita.
Qual è il fascino del Bayern e di giocare in questa squadra?
E’ qualcosa di straordinario giocare nel Bayern, un club conosciuto in tutto il mondo, che ha avuto campioni come Beckenbauer e Rummenigge. In Germania quando gioca il Bayern gli stadi sono sempre pieni. Un club unico quindi, moderno in tutti i sensi, che quando ci giocavo io, dal 1996 al 1998 aveva anticipato tanti club italiani ed europei con la sua politica del merchandising, con il modo in cui gestire una società di calcio.
Bayern e Chelsea hanno una fame particolare di Champions…
Sì, Abramovich vorrebbe vincere la sua prima Champions, il Bayern vorrebbe rifarsi della sconfitta di due anni fa con l’Inter a Madrid e poi non vince questo trofeo dal 2001 quando sconfisse il Valencia ai rigori a Milano. Certo il Bayern a differenza del Chelsea ha vinto diverse edizioni di questa competizione.
Il suo pronostico?
Penso che se il Bayern segnerà subito non dovrebbe fare fatica a vincere la partita. Altrimenti sarà una partita tirata, che potrebbe essere decisa da un episodio.
(Franco Vittadini)