Una finale attesissima per i tifosi delle due squadre. Atletico Madrid e Athletic Bilbao si contenderanno l’edizione 2012 dell’Europa League questa sera a Bucarest, alle 20,45 allo Stadionul National. Una finale quindi tutta spagnola, meglio potremmo dire tra una squadra spagnola e una basca, considerando che nell’Athletic Bilbao giocano calciatori solo baschi (a parte Amorebieta, venezuelano, ma cresciuto nel settore giovanile dei rojiblancos). Una scelta di questo club, che ha anche nel suo statuto questa regola. Per l’Atletico Madrid si presenta l’occasione di bissare così il successo di due anni fa quando sconfisse in finale il Fulham. Per l’Athletic Bilbao è un ritorno a una finale europea, dopo tanto tempo. Esattamente nella stagione 1976-1977 la Juventus si impose nel doppio confronto della finale di Coppa Uefa, e rimane quella l’unica finale continentale mai giocata dai baschi. Mancano totalmente dei precedenti tra le due squadre in Europa, mentre quest’anno l’Athletic Bilbao si è imposto 3-0 fra le mure amiche del “San Mames”, mentre l’Atletico Madrid ha vinto il match contro la squadra basca al “Vicente Calderon”. E per parlare di questa finale di Europa League 2012 abbiamo sentito Andrea De Benedetti, giornalista esperto di calcio spagnolo. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.



Finale tutta spagnola tra Atletico Madrid e Athletic Bilbao: che partita sarà?

Sarà una finale molto affascinante, molto combattuta, con le due squadre che mostreranno molta aggressività. Sugli spalti poi ci sarà tanto spettacolo tra le due tifoserie. Peccato che l’Uefa abbia destinato il 50% dei biglietti alla federcalcio rumena, così saranno solo 22.000 gli spettatori spagnoli sugli spalti.



Quali sono i punti deboli e i punti forti dell’Atletico Madrid?

I punti forti dell’Atletico Madrid sono il reparto offensivo, con tre attaccanti di valore come Adrian Lopez, Falcao e Diego di grande valore. Il punto debole è la difesa, anche se Simeone l’ha abbastanza aggiustata, da quando siede sulla panchina dell’Atletico.

E quali sono i punti deboli e i punti forti dell’Athletic Bilbao?

L’Athletic Bilbao gioca come il Barcellona, in un certo senso. Palla a terra, pressing, occupazione degli spazi, con la presenza però di un centravanti, Llorente, rispetto alla squadra catalana. Il punto debole è l’inesperienza e questa filosofia di gioco di Bielsa che può creare molti rischi alla squadra basca.



E i giocatori che potrebbero decidere questa finale?

Nell’Atletico Madrid potrebbero essere decisivi Adrian, che ha disputato una grande stagione, e naturalmente Falcao. Nell’Athletic Bilbao Llorente, Muniain, De Marcos.

Sarà un duello anche tra Bielsa e Simeone, il maestro e l’allievo…

Sono tutti e due argentini. Bielsa ha allenato Simeone in nazionale, ma non si possono definire proprio il maestro e l’allievo. Hanno due filosofie di calcio molto differenti, peraltro: Bielsa ama il calcio spettacolo, Simeone preferisce un calcio molto più pragmatico, forse anche perchè tanta parte della sua carriera di giocatore l’ha passata in Italia ed ha un po’ assimilato la concezione del calcio che abbiamo nel nostro Paese.

Questa finale testimonia la leadership del calcio spagnolo, considerando che in semifinale di Champions League c’erano Barcellona e Real Madrid?

Direi di si, aggiungendo poi che tutte questi ottimi risultati delle squadre spagnole dipendono anche dalla presenza di vivai di ottimo valore. Tra l’altro, in semifinale di Europa League c’era anche il Valencia. Credo quindi che si possa dire che la Spagna parti favorita per la prossima edizione dei Campionati Europei, assieme a Olanda e Germania.

Una nota particolare poi per l’Athletic Bilbao: secondo lei il fatto di avere solo giocatori baschi, o comunque cresciuti in vivai locali, potrebbe dare una carica in più a questa squadra?

Quella di avere solo giocatori baschi in squadra è una regola che fa parte dello statuto della società. Solo all’inizio della sua storia ci furono giocatori inglesi, cosa comprensibile visto che questo club fu proprio fondato da alcuni inglesi. E poi ci fu un giocatore francese, Lizarazu, ma si trattava di un basco francese. Io sottolinerei, però, anche il fatto che l’Atletico Madrid è una derivazione dell’Athletic Bilbao, dato che fu fondato da alcuni studenti baschi con l’intenzione di creare una società satellite proprio del Bilbao.

Ultima domanda, inevitabile: il suo pronostico?

Credo che l’Athletic Bilbao parta favorito. Mi sembra più forte, mi sembra una squadra superiore all’Atletico Madrid e credo che vincerà l’Europa League.

 

(Franco Vittadini)