Grecia-Repubblica Ceca finisce con il punteggio di 1-2, grazie alle reti firmate da Jiracek e Pilar nei primi sei minuti e al gol di Gekas nella ripresa, che non riesce però a modificare il risultato. Il risultato della partita di Breslavia (Wroclaw in polacco) è preziosissimo per i cechi, che si rialzano dopo la pesante sconfitta patita nella partita di esordio e tornano pienamente in corsa per la qualificazione ai quarti di finale. Il discorso passaggio del turno diventa invece durissimo per i greci, che non sono ancora condannati dalla matematica, ma ai quali certamente servirebbe un miracolo nell’ultima giornata. L’andamento della partita è stata pesantemente condizionata dal doppio vantaggio ottenuto dalla Repubblica Ceca dopo soli 6 minuti: è ovvio capire che una partita che dopo pochi minuti è già sul 2-0 non ha un andamento “classico”. Le statistiche ufficiali della Uefa comunque ci aiutano a fare chiarezza: la Grecia ha tirato di più in porta (5-3), come giusto per chi si ritrova a dover fare la partita; il computo totale dei tiri è però di 8-7 per i cechi, a dimostrazione che la vittoria di Rosicky e compagni non è certo stata immeritata. Confermano questa impressione anche i calci d’angolo, che sono stati 4-1 per la Repubblica Ceca, che a dire il vero è stata anche molto più fallosa (26-14), anche se le ammonizioni sono state tre per parte. Questa sera però solo i cechi tornano in ritiro soddisfatti.
I GOL – I primi sei minuti della partita sono straordinari per la Repubblica Ceca e devastanti per la Grecia, e di fatto decideranno l’esito finale della partita di Wroclaw in favore dei cechi. Dunque, passano soltanto due minuti circa e Hubschmann ringrazia il commissario tecnico Bilek per la fiducia accordatagli: disegna un filtrante per Jiracek che taglia da destra. Holebas si perde l’avversario e Chalkias tocca appena il tiro diretto all’angolino: 1-0 Repubblica Ceca. La Grecia non fa nemmeno in tempo a capire di essere sotto che capitola un’altra volta, tre minuti più tardi: Rosicky, finalmente all’altezza del suo nome, pesca la percussione a destra di Gebre Selassie, il cui scatto ricorda le progressioni del suo quasi omonimo fondista etiope (paese da cui ha origine anche il giocatore ceco). Cross basso e difesa in bambola che si fa anticipare dal piccolo Pilar, che in scivolata tocca per ultimo e mette dentro il suo secondo gol personale in questi Europei (2-0). Nella ripresa la Grecia riesce ad accorciare le distanze dopo 9 minuti: su un cross piuttosto innocuo Cech pasticcia – anche a causa di un malinteso con il difensore – e commette la papera che regala a Gekas la palla per il più facile dei gol. 2-1, ma il risultato non cambierà più.
LE DICHIARAZIONI – Nella conferenza stampa post-partita è intervenuto l’allenatore della Grecia, Fernando Santos: “Una partita iniziata molto male per noi, all’inizio abbiamo concesso due gol, del resto il merito è anche dei cechi: dopo aver perso la prima partita sono scesi in campo molto aggressivi, aggredendo il campo. Non abbiamo reagito bene, abbiamo una difesa che aveva concesso solo 4 gol in 10 incontri ufficiali prima dell’europeo, ed ora in due partite ne abbiamo incassati due“. Ecco invece la replica di Bilek, ct della Repubblica Ceca: “Grande partenza, siamo partiti bene anche contro la Russia ma questa volta siamo stati anche più fortunati. Nel primo tempo siamo stati molto concentrati e pericolosi, e i due gol sono le prove di questo. Nella ripresa le cose si sono complicate perchè Rosicky non poteva continuare, e ci abbiamo messo un pò per rientrare nel match. Loro erano più aggressivi ma noi non gli abbiamo concesso occasioni limpide”.