Questa sera alle ore 20.45 a Danzica scendono in campo Spagna-Irlanda, per una partita valida per la seconda giornata del girone C degli Europei 2012. Come sempre, la seconda partita del girone è molto importante perchè indirizza in modo significativo le sorti del raggruppamento, e questo è ancora più vero in questo caso, dopo che l’esordio non è stato molto buono per nessuna delle due squadre. Nulla di compromesso per la Spagna, naturalmente, dopo il pareggio all’esordio contro gli azzurri, ma i campioni in carica puntano non solo a passare il turno ma anche a vincere il girone, e quindi non vorranno commettere altri passi falsi; mentre l’Irlanda è già con l’acqua alla gola, per cui dovrà cercare a tutti i costi il risultato a sorpresa se vuole rimanere in corsa. Un pareggio rischia di essere inutile per entrambe (anche se bisognerà valutare anche il risultato dell’altra partita), e questo potrebbe rendere la partita molto interessante. Il grande palleggio e la qualità spagnola contro la grinta irlandese e la sagacia di Trapattoni: chi avrà la meglio? Certo che il bilancio degli scontri diretti parla chiaro: 13 vittorie spagnole, 7 pareggi e solo 4 successi irlandesi nei 24 confronti fin qui disputati. L’Irlanda dovrà davvero compiere l’impresa per tenere vivo questo suo Europeo.



La Spagna del c.t. Vicente Del Bosque è alla ricerca di un traguardo che sarebbe leggendario: vincere consecutivamente un Europeo (2008), un Mondiale (2010) e ora un altro Campionato continentale. Non ci è mai riuscito nessuno, e in effetti è una impresa davvero difficile: ci provano ora le “Furie Rosse”, che con gli ultimi due grandi successi si sono levate di dosso l’etichetta di perdenti che era dovuta alla tradizionale incapacità della Nazionale spagnola a fare bene nei grandi appuntamenti, se si esclude l’Europeo casalingo del 1964. Il cammino della Spagna è stato trionfale nelle qualificazioni, e i grandi favoriti sono loro, anche se la Germania mette una certa apprensione anche dalle parti di Madrid. I problemi sono sempre i soliti: le possibili tensioni all’interno del gruppo tra i vari gruppi regionali – e soprattutto tra i giocatori del Real Madrid e quelli del Barcellona – e l’eterna tendenza a specchiarsi nel gioco più che a pungere. Forse è anche per questo motivo che il c.t. rispolvererà questa sera una punta “vera” titolare, per sfondare una difesa avversaria presumibilmente molto coperta.



Per l’Irlanda l’impresa è ai confini dell’impossibile: finora il gruppo di Trapattoni e Tardelli ha messo in mostra grande temperamento ma qualità tecniche non eccelse. Hanno già pagato dazio domenica contro la Croazia, e in questo senso il confronto con gli spagnoli sarà ancora più impietoso. Ma l’orgoglio degli irlandesi è noto, e non ci staranno sicuramente a passare per la peggior squadra degli Europei (anche se per questo “titolo” è forte la candidatura dell’Olanda). Inevitabilmente i verdi dovranno mettere la partita sul piano fisico, unico aspetto su cui l’Irlanda può essere superiore. Le polemiche in patria però sono forti: si imputa al Trap di aver puntato su un Given non al massimo della condizione, mentre molti invocano il lancio del giovane McClean, che invece il c.t. vuole centellinare. In ogni caso già essere agli Europei è un buon risultato per l’Irlanda, che solo nel 1988 aveva partecipato alla fase finale. La tranquillità dovrebbe essere dalla loro parte: lo spettro di un possibile fallimento è tutto sulle spalle della Spagna. Ma ora la parola deve andare a Danzica: Spagna-Irlanda sta per cominciare.



 

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