Gli azzurri tornano in campo oggi a Poznan alle 18.00: Italia-Croazia è la partita valida per la seconda giornata del gruppo C degli Europei 2012. Dopo il convincente pareggio contro la Spagna per 1-1, affrontiamo la nazionale di Zagabria, che nella prima giornata ha sconfitto per 3-1 l’Irlanda. Una partita difficile contro una Nazionale che non riusciamo a battere dal 5 aprile 1942: poi sono giunti solo due pareggi e tre sconfitte da quando la Croazia ha ritrovato l’indipendenza dopo la fine della Jugoslavia unita. Un successo ci garantirebbe di fatto la qualificazione ai quarti di finale, mentre un pareggio rimanderebbe tutto all’ultima giornata, quando affronteremo l’Irlanda, una squadra che in verità non si è dimostrata eccezionale nel match contro la Croazia. In ogni caso oggi servirà una nuova prova convincente sul piano del gioco. Per parlare di questo incontro abbiamo sentito Giancarlo Antognoni, campione del mondo in Spagna con l’Italia nel 1982. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



Italia-Croazia è già decisiva o potrebbe bastarci il pareggio?

Non è ancora una partita decisiva ma è meglio vincere, perchè sarebbe qualificazione sicura. Un pareggio non ci metterebbe comunque fuori gioco, perchè potremmo battere l’Irlanda all’ultima giornata per passare il turno.

Che partita sarà?



Combattuta, di certo non facile, perchè la Croazia è una buona squadra, che si esalta sempre contro l’Italia. Loro danno veramente tutto, giocano alla morte contro di noi.
In attacco confermerebbe Balotelli o punterebbe subito su Di Natale?

Andrei avanti con la formazione della prima partita, quindi dentro Balotelli dall’inizio.
E come giudica la difesa a 3?

Bisogna vedere quale modulo di gioco sceglierà Prandelli. Potrebbe esserci anche un 4-4-2 con un trequartista. Dipenderà anche da come si disporrà in campo la Croazia. Le soluzioni sono tante.

Bisognerà fermare Modric per fermare la Croazia?



Modric è un ottimo giocatore, ma tutta la squadra è una formazione molto forte, con attaccanti molto pericolosi, molto temibili.

Cosa teme poi di questa squadra?

La fantasia e il fatto che contro l’Italia gioca sempre dei grandi incontri. Non riusciamo a batterla dal 1942, ci ha sempre creato problemi.
Con quale atteggiamento l’Italia dovrà affrontare questa partita?

Credo che l’Italia in queste occasioni si esalti sempre, trovando risorse e motivazioni speciali, quasi giocasse meglio quando è maggiormente in difficoltà. Bisogna però dire che questa è una buona nazionale.

Il suo pronostico?

Ci vanno bene due risultati su tre, ma dobbiamo puntare alla vittoria per ottenere la qualificazione subito. Dobbiamo andare in campo per ottenere questo risultato.

 

(Franco Vittadini)