Italia-Croazia si chiude con il risultato di 1-1. Copione praticamente identico a quello dell’esordio per gli uomini di Prandelli che, in vantaggio di una rete, si fanno raggiungere e raccimolano il secondo punto in altrettante gare. Alla rete di un fantastico Pirlo, risponde Mandzukic nella ripresa. Ora toccherà vincere l’ultima partita e sperare che, almeno per una volta “due feriti non siano meglio di un morto”.



Fiducia. È questa la parola che spopola tra le fila azzurre alla vigilia della decisiva sfida con la Croazia. Fiducia nell’undici della prima uscita; fiducia nei propri mezzi e nelle possibilità di agguantare la vittoria. La strategia di self-confidence sembra pagare considerando che, dopo un avvio di gara un po’ compassato, la squadra di Prandelli trova automatismi. Le azioni più pericolose per Corluka e compagni vengono sempre dall’asse Balotelli-Cassano che dimostrano intesa, ma mancano della lucidità necessaria per regalare la stoccata decisiva nella sedici metri avversaria. La grossa mole di gioco costruita dagli azzurri, infatti, si infrange quasi sempre sulla trequarti e Pletikosa deve solo pregare che le conclusioni dalla distanza di Balotelli e Marchisio siano fuori dallo specchio. Esaudite le richieste del suo portiere, la Croazia può buttare la testa fuori dal guscio e sfruttando l’impressionante dinamismo dei suoi esterni e la grande fisicità dei centravanti riesce a provocare qualche brivido a Buffon e compagni. Nulla di impressionante, sia chiaro. Tanto è vero che la fiammata degli uomini di Bilic dura all’incirca cinque minuti, poi l’Italia decide di fare sul serio. Cassano è la fonte del gioco e quando verticalizza per l’onnipresente Marchisio, l’esultanza del popolo italiano viene stroncata solo da un doppio prodigio di Pletikosa (37′). Il vantaggio è però nell’aria e si concretizza solo un giro d’orologio dopo. Pirlo si incarica della battuta di una punizione dal limite dell’area. La traiettoria che il suo piede regala è una delizia che si infila tra le maglie della barriera e non lascia scampo all’estremo difensore croato. Gol, fiducia e buon calcio. Il rientro negli spogliatoi regala questi sorrisi.



Costretta a giocare la sua partita, la Croazia rientra sul terreno di gioco senza cambiare nulla, ma alzando in maniera evidente il baricentro e provando ad intimorire gli uomini di Prandelli. I risultati sono tutt’altro che esaltanti e per lunghi fasi della ripresa, la compagine azzurra dà la netta sensazione di essere in pieno controllo della partita. Modric prova a svegliarsi dal torpore con un paio di conclusioni dalla distanza, ma Buffon non deve praticamente mai intervenire. D’altro canto, le poche volte in cui gli azzurri riescono ad imbeccare le due punte, gli spazi lasciati dalla retroguardia croata sembrano presupporre possibili sviluppi in zona realizzativa. Prandelli si gioca allora le carte Montolivo e Di Natale, ma la Croazia ha fisico e cattiveria. A centrocampo si gioca molto con le spalle ed i rifornimenti lì in avanti iniziano presto a scarseggiare. Si abbozza un tutti in trincea, ma alla prima occasione la formazione di Bilic pareggia. Lo fa nel modo più beffardo possibile, sfruttando una colossale ingenuità del singolo e facendo tornare in mente i lontani e dimenticati giorni di Euro 2004. Siamo al 27esimo di gioco quando Chiellini buca un traversone apparentemente innocuo ed apre un corridoio per Mandzukic. L’aggancio della punta croata è giusto quel tanto che basta per eludere l’uscita di Buffon e scagliare il pallone dentro al sacco italiano. Raggiunta e risuperata in classifica, l’Italia perde fiducia e barcolla vertiginosamente. L’ingresso di Giovinco fa accendere qualche piccola fiammella, ma non basta. Alla fine è 1-1 e stasera toccherà sperare in un regalo del Trap: tanto improbabile, quanto gradito.



39′ pt Pirlo (I); 27′ st Mandzukic (C).

Buffon; Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, Thiago Motta (17’st Montolivo), Giaccherini; Balotelli (24’st Di Natale), Cassano (38’st Giovinco). (Sirigu, De Sanctis, Ogbonna, Balzaretti, Abate, Barzagli, Diamanti, Nocerino, Borini). All. Prandelli.

Pletikosa; Srna, Corluka, Schildenfeld, Strinic; Rakitic, Vukojevic, Modric, Perisic (23’st Pranijc); Jelavic (38’st Eduardo), Mandzukic (49’st Kranjcar). (Kelava, Subasic, Simunic, Buljat, Vrsaljko, Vida, Badelj, Dujmovic, Kalinic). All. Bilic.

Webb (Inghilterra).

Ammoniti Thiago Motta (I), Montolivo (I), Schildenfeld (C). 

Italia

 

Buffon 6: La beffarda vita del portiere: inoperoso per novanta minuti si deve arrendere alla conclusione di Mandzukic ed alla dormita di Chiellin.

Bonucci 5.5: Qualche incertezza di troppo in fase di impostazione. Si rovina una fiancata a forza di fare a sportellate con le punte croate.

De Rossi 6.5: Dovrebbe essere fuori ruolo, si scopre invece il migliore.

Chiellini 4.5: Un errore di valutazione che può costare l’europeo. L’ItalJuve dà, l’ItalJuve toglie.

Maggio 5: Perde il duello sulla sua fascia. Strnic è pericolosissimo e lo soffre in maniera impressionante, inoltre il cross dal quale nasce il pareggio croato spiove dalla zona di sua competenza.

Marchisio 7: E’ un po’ l’emblema degli azzurri: fantastico nel primo tempo, fuori fase nella ripresa.

Pirlo 7: Mostra la sua immensa classe e stravince lo scontro con Modric, peccato non basti.

Thiago Motta 5.5: Poco nel vivo del gioco. Tanto lavoro oscuro, ma servirebbe maggiore personalità. (Dal 17’st Montolivo 5.5: Nella mezz’ora concessagli non fa meglio di Thiago Motta).

Giaccherini 5: Come Maggio non conferma le buone impressioni della prima uscita ed appare troppo leggero in fase difensiva.

Balotelli 5.5: Poco meglio rispetto alla prima uscita, ma comunque un po’ indolente e svagato.

Cassano 7: Regala le perle più pregiate, ma in attacco c’è solo lui. Predica nel deserto. (Dal 38’st Giovinco sv)

 

All. Prandelli 6: Conferma in blocco la formazione osservata con la Spagna ma finisce per soffrire le sovrapposizioni degli esterni. Va comunque detto che senza l’infortunio di Chiellini probabilmente staremmo facendo discorsi diversi.

Croazia

 

Pletikosa 6.5: Due grandi interventi nel primo tempo e presente ogni volta che viene chiamato in causa. Più efficace che bello a vedersi.

Srna 6.5: Motorino instancabile sull’out destro.

Corluka 7: Ha una calamita sulla testa. Vince ogni scontro aereo e difficilmente viene aggirato.

Schildenfeld 5.5: Sicuramente meno efficace di Corluka.

Strnic 7: Stravince il duello con Maggio e dal suo lato l’Italia soffre in maniera pazzesca.

Rakitic 6.5: Corre come un ossesso portando a spasso Giaccherini.

Modric 5: Ci si aspettava sicuramente qualcosa di più da lui. Pirlo, almeno al momento, è di un’altra categoria.

Vukojevic 6: Cresce nella ripresa ed impedisce all’Italia di innescare le due punte.

Perisic 6.5: Dal suo lato concede le luci della ribalta a Strnic ma è comunque sempre celere nel supportare l’azione. (Dal 23’st Pranjic sv)

Jelavic 5.5: Fa a spallate con la difesa italiana combinando ben poco. (Dal 38’st Eduardo sv).

Mandzukic 6: Una partita bruttina valorizzata dalla rete che vale il pareggio. (Dal 49’st Kranjcar sv)

 

All. Bilic 6: Bravo e fortunato. Bravo nel puntare sulla fisicità e sulle continue percussioni laterali. Fortunato quando nel momento cruciale dell’incontro trova l’infortunio di Chiellini.

 

(Massimiliano de Cesare)