Ucraina e Francia giocano oggi alle 18 a Donetsk la loro seconda partita del gruppo D degli Europei 2012. Si arriva a questa gara con una situazione che, visti gli incroci di calendario della prima giornata, appare quantomeno curiosa: l’Ucraina è in testa al girone con 3 punti, mentre la Francia si trova costretta a inseguire e quindi ha bisogno di una vittoria per scavalcare i gialloblu e rendere più facile il loro percorso di qualificazione ai quarti di finale. L’Ucraina però gioca in casa, pertanto avrà la spinta del pubblico a rendere più aggressiva la formazione di Blokhin. I precedenti tra le due formazioni sono sei: a livello ufficiale, ci sono le quattro partite di qualificazione agli Europei: doppio pareggio nel 1999 (si giocava per il torneo in Belgio e Olanda dell’anno successivo, quello vinto dalla Francia al golden gol), mentre sulla strada per Euro 2008 ci sono una vittoria francese per 2-0 e il 2-2 di Kiev. Aggiungendo le due amichevoli entrambe vinte dai Bleus, il bilancio totale ci dice che l’Ucraina non ha mai vinto: 3 pareggi e 3 sconfitte. Oggi potrebbe essere l’occasione giusta per spezzare il tabù. All’Ucraina potrebbe bastare un pareggio, ma la vittoria vorrebbe dire qualificazione matematica; la Francia, viceversa, non può permettersi di non vincere, perchè con i tre punti scavalcherebbe l’Ucraina e sarebbe poi padrona del proprio destino, mentre con la sconfitta e il pareggio rischierebbe seriamente di fermare la propria corsa al primo turno.
L’Ucraina dunque è in testa al girone. Ha battuto la Svezia 2-1 all’esordio, ribaltando il gol subito da Ibrahimovic grazie a una doppietta di Shevchenko. Proprio lui, il giocatore più rappresentativo della breve storia ucraina, che a 35 anni e dopo una serie di acciacchi non era nemmeno sicuro di partecipare alla spedizione casalinga dei suoi. Invece, ha stretto i denti ed è stato aggregato al gruppo come giocatore di esperienza che potesse dare energia e motivazioni allo spogliatoio. Bravo è stato Blokhin a dargli fiducia e spazio, e Sheva, uno che i gol li ha sempre saputi fare, lo ha ripagato in pieno. Adesso c’è un’intera nazione che sogna, un popolo che ha vissuto, come grandi soddisfazioni in campo internazionale, solo i quarti di finale del Mondiale 2006 (c’era proprio Blokhin in panchina), quando la nazionale fu eliminata dall’Italia; e, a livello di club, ha visto lo Shakthar Donetsk alzare al cielo la Coppa UEFA, ma nulla di più. L’entusiasmo è stato palese nel corso della conferenza stampa del CT: folla record per ascoltare le parole di Blokhin, che vuole rilanciare la formazione che ha battuto la Svezia ma deve fare i conti con qualche piccolo acciacco: “Domani mattina (oggi, ndr) verificherò la condizione di tre o quattro elementi”. Tra questi anche Nazarenko, ottimo contro la Svezia ma non in perfette condizioni fisiche: ad ogni modo, dovrebbe farcela.
La Francia ha pareggiato nell’esordio contro l’Inghilterra: Blanc si è detto soddisfatto della gara e del pareggio, ma la verità è che ora i Bleus rischiano grosso. Se non battono l’Ucraina saranno poi costretti a fare bottino pieno contro la Svezia e sperare al contempo che l’Inghilterra o l’Ucraina facciano venir fuori il risultato giusto. Missione che sembra alla portata della Francia, che però nel corso degli ultimi anni ha dimostrato di avere il fallimento nel sangue: celebri le debacle dei Mondiali 2002 e 2010, ma non va dimenticato il pessimo Europeo 2008, chiuso all’ultimo posto del girone eliminatorio. In mezzo, però, ci sono anche tante soddisfazioni: i Galletti sono una delle due squadre (insieme a Spagna e Germania) ad aver vinto la Coppa più di una volta. E’ successo nel 1984, in casa con Platini eroe (9 gol) e la finale vinta contro le Furie Rosse; e poi nel 2000, quando ahinoi un golden gol di Trezeguet permise alla formazione guidata da Roger Lemerre di fare il bis continentale. La Francia, come sappiamo, ha anche vinto i Mondiali del 2008, ma proprio lo smantellamento di quel gruppo ha portato i Bleus a una rifondazione che ha visto l’inserimento di tanti giovani in formazione, rifondazione culminata con l’approdo di Blanc in panchina. La squadra è giovane ma piena di talento: bisognerà vedere come reagirà alle pressioni, come ad esempio le critiche piovute su Samir Nasri, reo di aver zittito il pubblico dopo il gol del pareggio di lunedi scorso. Laurent Blanc dovrebbe lanciare M’Vila in luogo di Diarra e forse cambiare modulo (centrocampo a tre e due trequartisti dietro Benzema), ma si riserva le decisioni per l’ultimo momento: “Se cambierò, significherà che riflettendo avrò concluso che ci vuole qualcosa di diverso”.
Partita che sulla carta pende verso la Francia, ma l’Ucraina ha dalla sua il fattore campo, l’entusiasmo per la situazione di classifica e l’incoscienza di chi non ha comunque nulla da perdere: il pronostico si riequilibra. Noi ci auguriamo sia una partita spettacolare e che regali gol come finora è sempre successo. Non resta che vedere come andrà a finire: Ucraina-Francia sta per cominciare, segui e commenta la diretta sul nostro sito.
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