Oggi si gioca la seconda giornata del gruppo D di Euro 2012. In campo Ucraina-Francia alle 18.00 e Svezia-Inghilterra alle 20.45. Dopo la prima giornata la classifica vede l’Ucraina padrona di casa in testa con tre punti, seguita da Inghilterra e Francia a quota 1. Chiude la Svezia a zero. Oggi potrebbero già arrivare i primi verdetti da questo girone: se l’Ucraina batterà la Francia sarà aritmeticamente qualificata, mentre in caso di sconfitta la Svezia saluterà la manifestazione. Le partite di oggi si prospettano molto interessanti: per analizzarle da un punto di vista più tattico ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Giorgio Ciaschini, storico collaboratore di Carlo Ancelotti, che quest’anno ci ha accompagnato commentando le partite di Champions League. Ciaschini era nello staff di Ancelotti sia ai tempi del Milan che a quelli del Chelsea, ed ora ha seguito il tecnico di Reggiolo al Paris Saint Germain. Per questo ha esperienza del calcio inglese e francese, oltre che una vera amicizia con un protagonista di questo girone. Ecco le sue impressioni:
Parliamo del gruppo D: anzitutto, cosa ha provato nel vedere Sheva come ai tempi del Milan?
Sono stato contentissimo, perchè ho avuto la dimostrazione che i grandi giocatori, gli uomini veramente straordinari, non tramontano mai. Lui ha avuto la fiducia dell’allenatore e l’ha ripagato con due eurogol.
Che rapporto ha con Shevchenko?
E’ uno di quei giocatori di cui posso dichiarare di essere amico.
Cosa gli permette di avere questi guizzi anche a 35 anni?
C’è una sola strada: anzitutto una struttura fisica straordinaria, lui ha già delle doti di natura. Poi a 35 anni non si è vecchi: oggi tanti giocatori arrivano a quell’età, se si sono mantenuti bene durante la carriera.
E la seconda cosa?
Lui fa una vita veramente regolata, si allena bene. E’ sempre stato così: un giocatore abituato al lavoro, quindi arriva in ogni competizione con la migliore condizione fisica.
La Francia: oggi potrebbe inserire Menez, in panchina con l’Inghilterra?
Sì, potrebbe essere utile per scardinare la difesa dell’Ucraina. Però anche contro l’Inghilterra, la Francia ha messo in campo una squadra forte sugli esterni, con Ribery da una parte e Nasri dall’altra.
Però ha fatto fatica a far breccia: Menez in questo senso può dare qualcosa in più?
Forse rispetto a Nasri, Menez è più abile nello spunto in velocità, nell’uno contro uno: in situazione di difficoltà potrebbe creare delle opportunità in più.
Come giudica la prova del Galletti contro l’Inghilterra?
La Francia ha creato tanto, diciamo tante occasioni potenziali.
Però ha pareggiato: dove è mancata?
L’Inghilterra giocava con due linee molto vicine, e con un centrocampista che scalava regolarmente tra esse. Quello che poteva fare la Francia era giocare non con un vertice basso, ma con uno alto che stazionasse tra difesa e centrocampo inglesi.
Su Malouda: Blanc l’ha schierato interno nel centrocampo a tre. Non è penalizzante per lui, che nasce ala?
Lui è un’ala, però di centrocampo. E’ un centrocampista, non è un’ala d’attacco vera e propria. Malouda è un giocatore che sa coniugare bene le due fasi. Ma anche con noi al Chelsea ha giocato qualche volta come mezzo sinistro.
Cosa può dare in più in quella posizione?
Giocando da interno sinistro è uno che si sa inserire bene in attacco. Certo, bisogna valutare anche la sua condizione fisica: tornando al discorso di prima mi verrebbe in mente un’altra soluzione.
Quale?
Al posto di Malouda potrebbe giocare un elemento più offensivo. Nasri potrebbe essere arretrato al posto di Maluoda, e davanti si potrebbe inserire Menez sulla fascia mantenendo Ribery dall’altra parte.
Da quello che ha avuto modo di capire da lì: in Francia che atmosfera c’è attorno alla nazionale?
La loro nazionale ha attraversato dei momenti difficili nel recente passato. Adesso con Blanc c’è entusiasmo, c’è positività. Del resto è comprensibile: hanno giocatori di grande qualità.
Sull’Inghilterra, che oggi affronta la Svezia: come giudica la prova offerta contro la Francia?
Ha organizzato una squadra marcatamente difensiva, in attesa che rientri Rooney: senza di lui davanti sono poco efficaci.
Ha condiviso la scelta di Hodgson di lanciare il giovanissimo Oxlade-Chamberlain?
Se l’ha fatto vuol dire che in quel momento lo riteneva una scelta importante. Però una volta che rientrerà Rooney, ci sarà meno spazio per gli esperimenti, anche perchè adesso l’Inghilterra deve fare risultato.
Oggi ancora senza Rooney: non sarebbe meglio affiancare a Welbeck un’altra punta pesante?
Si tratta di capire che strategia vogliono attuare. Se sarà la stessa anti-Francia, puntando prima di tutto a non subire, possono puntare su giocatori più rapidi, che possano giocare palla a terra e ripartire in velocità.
Altrimenti?
Dovendo vincere sarebbe bene inserire un’altra punta di ruolo, un attaccante vero e proprio che potrebbe essere Carrol, in attesa di Rooney.
Si parlava di giocatori veloci: Walcott è rimasto fuori con la Francia, contro la Svezia potrebbe servire da titolare?
Sì, lui è sempre stato nell’ambito della formazione titolare in nazionale. Forse potrebbe essere più utile a partita in corso, però è un’arma importante. Con tutti a disposizione giocherei con davanti Rooney e dietro un trequartista e centrocampo a quattro, come ama giocare Hodgson.
Siamo ai pronostici: Ucraina-Francia?
Si è visto che l’Ucraina è tosta, equilibrata, che sa ripartire in velocità. Ha pochi grandi giocatori: un pronostico però non lo voglio fare perchè c’è il mio amico Sheva, se no direi che vedo meglio la Francia.
Svezia-Inghilterra invece?
Direi Inghilterra. La Svezia ha Ibrahimovic e punta tutto su di lui: se i centrali inglesi riescono a controllarlo non credo ci siano tante altre soluzioni.
(Carlo Necchi)