La Grecia vince uno a zero contro la Russia e si qualifica clamorosamente ai quarti di finale degli Europei. Una partita stranissima soprattutto perchè la Russia nel primo tempo sembrava poter controllare bene la gara e invece ha finito col perdere la gara. Alla vigilia del match la qualificazione era praticamente in mano alla Russia prima con quattro punti mentre la Grecia era ultima con un punto. Invece il calcio è strano e regala le prime sorprese in questi Europei 2012. I greci hanno giocato un primo tempo troppo difensivista segnando il gol decisico con Karagounis, nella ripresa muraglia greca contro le azioni avversarie.
La Russia viene schierata dal commissario tecnico Advocaat con un 4-3-3 con Dzagoev, capocannoniere del torneo con Mario Gomez accanto ad Arshavin e la punta Kherzakov. Quest’ultimo non ha ancora segnato e i tifosi della Russia sperano di poter vedere il primo gol del bomber dello Zenit ex Siviglia. La Grecia di Fernando Santos si schiera invece con un 4-3-3 mascherato perchè sia Samaras che Salpingidis si schierano come esterni di centrocampo che ripiegano spesso e volentieri. Questo porta Gekas a essere troppo isolato in attacco. Il primo tempo vede solo la Russia attaccante con Dzagoev pronto a punire la difesa ellenica. Arshavin sembra molto in forma, l’attaccante russo ex Arsenal è intraprendente e sfiora il gol del vantaggio su assist di Dzagoev dalla destra. Arshavin entra al volo ma non fa paura al portiere della Grecia Sifakis che para con sicurezza. Si sveglia la Grecia con un’azione di Samaras che prova a mettere al centro per Salpingidis che non riesce a segnare. La beffa però è dietro l’angolo per la Russia. All’ultimo minuto di recupero del primo tempo, un innocuo fallo laterale viene sporcato da Ignaseivhc di testa che consegna il pallone a Karagounis che vola in area di rigore e batte con un violente destro il portere russo Malafeev per il clamoroso uno a zero della Grecia.
– Ci si aspetta una Russia pronta a dare il 100% per arrivare al pareggio e invece i russi non fanno nulla per cambiare il risultato. Arshavin e Dzagoev rimangono praticamente negli spogliatoio e non danno nessun fastidio alla difesa della Grecia. Gli ellenici si chiudono a riccio per poi ripartire. Infatti è la Grecia che sfiora il rappoddio con un bel calcio di punizione di Tzvelas che colpisce l’incrocio dei pali. Clamorosa la traversa del sinistro ellenico. E la Russia? Non si vede praticamente mai nonostante l’ingaggio in campo nella ripresa di Pavlyuchenko e Pogrebnyak. Non cambia il match e la Russia è clamorosamente fuori. La Grecia passa come seconda visto la vittoria della Repubblica Ceca sulla Polonia.
GRECIA-RUSSIA 1-0 PRIMO TEMPO 1-0
Grecia (4-2-3-1): Sifakis; Torosidis, S.Papastathopoulos, K.Papadopoulos, Tzavellas; Katsouranis, Maniatis; Salpingidis (38′ st Ninis), Karagounis (22′ st Makos), Samaras; Gekas (18′ st Holebas). A disposizione: Tzorvas, Mazelas, Fetfatzidis, Fotakis, Fortounis, Liberopoulos, Mitroglou. Ct: Santos.
Russia (4-3-3): Malafeev; Anyukov (35’st Izmailov), Berezutsky, Ignashevich, Zhirkov; Shirokov, Denisov, Glushakov (27′ st Pogrebnyak); Dzagoyev, Kerzhakov (1′ st Pavlyuchenko), Arshavin. A disposizione: Akinfeev, Shunin, Sharonov, Granat, Nababkin, Semshov, Kombarov. Ct: Advocaat.
Arbitro: Eriksson (SWE)
Marcatori: 45′ +2′ Karagounis (G)
Ammoniti: 61′ Karagounis (G), 64′ Anyukov (R), 69′ Zhirkov (R), 70′ Dzagoev (R), 93′ Pogrebnyak (R), 94′ Holebas (G)
Espulsi: –
Note: –
Pagelle Grecia:
Sifakis 6,5: sicuro sulle occasioni della Russia soprattutto su Arshavin nel primo tempo.
Torossidis 7: stantuffo sulla fascia destra, nel secondo tempo è autore di una discesa importante che porta al quasi gol della Grecia.
Papasthatopoulos 6,5: bene in fase difensiva, gli attaccanti della Russia non ne prendono una.
Papadopoulos 7: un muro impossibile da superare, giovane del 92′ che piace a mezza Europa. Si capisce subito il perchè.
Tzavellas 6,5: meriterebbe il gol con quel calcio di punizione strepitoso che picchia sull’incrocio dei pali.
Katsouranis 6,5: lavoro oscuro per il centrocampista greco. Prezioso in fase difensiva.
Maniatis 6: meno evidente il suo lavoro rispetto ai compagni di reparto ma non è bocciato.
Salpingidis 7: anche lui corre tanto sulla fascia destra, cerca di infilarsi tra le maglie dei russi.
Karagounis 7,5: migliore in campo e non solo per il gol vittoria. Sue le incursioni più pericolose. Ammonito salterà i quarti di finale.
Samaras 7: attaccante elegante che si è messo a disposizione della squadra facendo il tornante a sinistra. Preziosissimo.
Gekas 6: è isolatissimo in attacco, non può fare molto di più.
Fernando Santos 6,5: aveva detto di voler vincere giocando meglio della Grecia di Rehagel. Praticamente gioca lo stesso calcio, ma ha vinto e quindi va bene così.
Holebas 5,5: non fa niente di particolare.
Pagelle Russia:
Malafeev 6: non può far nulla sul gol, ringrazia la traversa sul calcio di punizione di Tzvelas.
Anyukov 5: nessun affondo degno di nota eppure nella ripresa c’era spazio per provarci.
Berezutsky 6: controlla Gekas, non è colpa sua il gol di Karagounis.
Ignashevich 4,5: non stava facendo male ma l’errore a fine primo tempo è decisivo perchè Karagounis segna e la Russia esce fuori dai quarti.
Zhirkov 5: un voto misto tra il 7 in fase offensiva e il 3 in quella difensiva.
Shirokov 6: tocca molti palloni, ma non sempre fa la cosa giusta.
Denisov 5,5: ci prova nella ripresa con un bel tiro al volo. Anche lui però non incide tanto.
Glushakov 5: non si vede praticamente mai, lascia il posto a Pogrebnyak nella ripresa.
Dzagoyev 5: il capocannoniere degli Europei non si vede mai se non nella ripresa con un bel colpo di testa, troppo poco.
Arshavin 5: primo tempo soddisfacente ma nella ripresa cala come tutti. La Russia senza di lui non si accende più.
Kherzakov 4: chi l’ha visto? Inesistente per tutto il primo tempo giustamente sostituito da Advocaat.
Pavlyuchenko 4,5: il problema è che al posto di Kherzakov entra il biondo spilungone che fa solo un tiro (sbagliato) in più rispetto al compagno di squadra.
Advocaat 5: non si è capito cosa è successo alla Russia tra il primo e il secondo tempo. A casa con tanto rammarico.