La Nazionale ha perso ieri sera l’unica amichevole di avvicinamento a Euro 2012. La sconfitta per 3-0 contro la Russia, maturata a Zurigo, non è certo un segnale incoraggiante per un gruppo che va ad affrontare gli Europei (esordio il 10 giugno contro la Spagna) nelle peggiori condizioni psicologiche, sconvolta dal caso del calcioscommesse e da tutte le voci che hanno coinvolto e coinvolgeranno nei prossimi giorni Buffon e Bonucci, senza contare che Mimmo Criscito ha già pagato per tutti e dovrà rinunciare ad andare in Polonia e Ucraina. Al di là del clima, però, la partita di ieri ha forse evidenziato anche qualche problema tattico: il 4-3-1-2 messo in campo da Prandelli non ha convinto, perché ci sono giocatori che sono probabilmente più adatti a giocare con un altro modulo, il : la Juventus ha svoltato in campionato quando Conte ha cambiato disposizione tattica in campo, il Napoli ha costruito le sue fortune sulla difesa a tre e lo stesso Mazzarri nel finale di stagione ha arretrato Hamsik in mediana… insomma, forse bisognerebbe puntare su uno schema nel quale i giocatori sono più abituati a muoversi. Per discutere di questi temi abbiamo contattato Gian Piero Gasperini, ex allenatore di Genoa e Inter che in carriera è stato grande propugnatore della difesa a tre uomini. Ecco le sue parole, raccolte in esclusiva da Ilsussidiario.net:
Mister, cosa ci dice del 3-5-2? Forse sarebbe il modulo giusto per la Nazionale?
Io non credo ci siano giocatori più adatti a giocare in un modulo piuttosto che in un altro: questa è una leggenda che è stata creata ad arte. Credo invece che ci siano giocatori più o meno validi, più o meno forti; ma che possano giocare in una difesa a quattro e non a tre, o in un centrocampo a tre e non a due, ripeto, credo sia assolutamente una leggenda.
Perciò non è vero che Maggio rende di più se avanzato a centrocampo, e anche Balzaretti…?
Beh, questo poi fa parte del complesso della squadra; si possono trovare degli adattamenti migliori, giocare in un modo piuttosto che in un altro. Per quanto riguarda, però, la duttilità e la capacità di un giocatore di impegnare almeno due o più ruoli, o di spostarsi di 10, 15 o 20 metri, credo non sia un problema.
Nello specifico, cosa ci dice della partita di ieri sera?
Per noi giocare questo tipo di partite è sempre stato problematico: non abbiamo mai ottenuto risultati importanti alla vigilia di queste competizioni. Poi, quando inizieranno gli Europei, avremo sicuramente tutta un’altra attenzione e concentrazione.
Probabilmente hanno influito anche tutte le polemiche di questi giorni…
Sì, il clima che si è creato attorno alla Nazionale in questo momento non è certo quello ideale. Penso però che sia stato così tante altre volte, alla vigilia di Mondiali ed Europei.
In questo senso, può forse finire come nel 2006?
Magari (ride, ndr), ce lo auguriamo tutti. Certo però non è il modo migliore per lavorare, ma penso che quando arriverà il momento di giocare l’Europeo sarà completamente diverso.
Quindi non dobbiamo preoccuparci oltre misura per questa sconfitta?
Bisogna dargli il peso giusto, ovvero dobbiamo pensare che questa sicuramente non è una squadra collaudata: ha giocato pochissimo, ci sono state anche delle defezioni importanti, perciò sicuramente non arriviamo nella condizione migliore. Questo però lo sa benissimo anche Prandelli, perciò speriamo che strada facendo, come è successo altre volte, possiamo trovare gli adattamenti migliori ed essere competitivi come sempre.
(Claudio Franceschini)