Il primo turno di Euro 2012 è terminato: da domani sera scattano i quarti di finale. Si comincia con Repubblica Ceca-Portogallo, l’Italia sarà l’ultima a scendere in campo, domenica sera contro l’Inghilterra (clicca qui per il dettaglio del tabellone e il riassunto del primo turno). Abbiamo visto 24 partite, 60 gol, nessuno 0-0 e tanti, tantissimi giocatori all’opera. Alcuni noti, altri decisamente meno: sono loro quelli che ci interessano, i talenti emergenti, che potrebbero far comodo, in questo periodo di calciomercato che si prepara a entrare dal vivo, a qualche squadra italiana. Certi nomi sono già nel taccuino dei talent scout e direttori sportivi, ma non per questo sono meno “appetibili” per la nostra Top 11 personale. Vediamo, nel dettaglio, chi sono i protagonisti del primo turno. Lo schema scelto è il , in omaggio ad un tipo di calcio offensivo. Abbiamo mischiato giovani e meno giovani, convinti che gli affari si possano fare anche con Over 23 non ancora valorizzati a dovere.



27 anni, dal 2007 allo Shakhtar Donetsk, in patria, con cui ha vinto una Coppa UEFA. Non doveva essere titolare in questo Europeo; l’infortunio di Shovkovskiy gli ha spalancato le porte dell’undici di Blokhin, e lui ha ripagato con un torneo da grande. Grandi prestazioni contro Svezia, Francia e Inghilterra, che purtroppo non sono bastate per qualificare i gialloblù ai quarti di finale. Costa intorno ai 5 milioni di Euro, può far comodo a qualche squadra di media classifica in cerca di un numero 1 affidabile e di esperienza. Peggio di certi estremi difensori visti all’opera negli ultimi anni non sarà di certo.



25 anni, quindi non più di primo pelo, gioca nello Slovan Liberec. E’ esploso in questi Europei, divorandosi la fascia destra e mostrando un’ottima propensione ad andare sul fondo e crossare, ma anche una buona fase difensiva. Scade nel 2013, pertanto si può pensare a uno sconto importante. E’ già nei pensieri del Milan, ma dopo queste prestazioni non potrà che aumentare i suoi estimatori. Menzione anche per Mathieu Debuchy (Francia), già più noto al pubblico.

26 anni, gioca nel Valencia ed è naturalmente nelle liste di molte squadre europee. Non è un nome nuovissimo, piace da tempo (anche al Napoli), ma in questi Europei si è consacrato. Ottima in particolare la partita contro l’Ucraina, decisiva per il passaggio del turno dei Bleus. Costicchia: non lascia la Liga per meno di 15 milioni di Euro, anche se il Valencia non naviga nell’oro e potrebbe concedere sconti.



23 anni, vale lo stesso discorso per Rami: già noto, si è scritto tanto di lui ma la prima fase degli Europei l’ha rivelato definitivamente la mondo. Fortissimo, uno dei migliori nel suo ruolo, colonna portante insieme a Subotic del Borussia Dortmund bicampione di Germania. Siamo sui 20 milioni, tanto, ma chi lo prende fa davvero un affare. Difficile, comunque, che Jurgen Klopp lo lasci partire.

27 anni, anche lui non è più giovanissimo. Si era già messo in luce in Europa League con la maglia dell’AZ Alkmaar, eliminando l’Udinese; in Ucraina si è consacrato, interpretando bene il ruolo. Non ha sfigurato contro giocatori di esperienza e talento, unisce fase difensiva e offensiva ed è in scadenza di contratto: si prende a zero, val bene la pena provarci, la Lazio sta sondando il terreno.

23 anni, della Dinamo Kiev. D’accordo, è fondamentalmente un esterno, ma poco importa: nel nostro 4-3-3 lo inseriamo comunque, perché ha giocato un torneo eccezionale. Scatto, inventiva, tiro: ha retto quasi da solo il centrocampo ucraino, risultando il migliore in campo contro la Svezia e giocando una partita solida contro la Francia. Costa già almeno 8 milioni ed è da verificare fuori dai confini nazionali, ma è un talento.

 28 anni, cresciuto nello Zenit San Pietroburgo dal quale non si è mai mosso. Resta un mistero il perché non abbia mai avuto le attenzioni dei grandi club: piazzato in mezzo al campo, davanti alla difesa, fa filtro e imposta come pochi, e ha sette polmoni. Giocando in Russia costa non poco, parliamo di almeno 12 milioni di Euro. Per Spalletti è fondamentale, ma forse con una buona offerta lo si può convincere a lasciare la Grande Madre e a farsi un’avventura all’estero.

26 anni, del Newcastle, già campione di Francia con la maglia del Lille. Non lo scopriamo certo oggi: al St. James’ Park ha disputato una grande stagione, dimostrandosi uno dei punti di forza di una squadra che ha lottato per la Champions League fino all’ultimo. Centrale di impostazione che sa buttarsi negli spazi, come nel gol contro l’Ucraina, ha anche un ottimo tiro da fuori ed è un lottatore. Costa già 12 milioni, tornato dall’Europeo saranno anche di più. Non facile da prendere, ma ne varrebbe la pena.

 26 anni, del Sunderland. Ci aveva provato l’Arsenal quando era giovanissimo: due stagioni senza lasciare tracce. E’ esploso nel Birmingham, con i Black Cats ha segnato 7 gol nell’ultimo campionato. Ha ancora un costo contenuto perché lo si prende per 6-7 milioni di Euro, è un esterno d’attacco che può agire in un tridente, come mezzapunta in una linea a tre o anche a centrocampo. 

 20 anni, del Benfica. Sarebbe stato facile e scontato parlare di Mario Mandzukic, allora andiamo su questo giovane che negli spezzoni di partite che Paulo Bento gli ha regalato ha fatto vedere di poter diventare il bomber che il Portogallo non ha dai tempi di Eusebio. Si muove bene, è intraprendente, vede la porta a differenza di altri compagni che prediligono il tocco estetico alla concretezza. Per 4-5 milioni di Euro le Aquile di Lisbona possono venderlo: noi ci punteremmo.

 23 anni, del Viktoria Plzen. Due gol in questa edizione degli Europei e potrebbe non essere finita qui, è piccolino (170 cm) e per questo sgusciante e imprevedibile. Parte largo, ma poi si accentra e si incunea negli spazi lasciati dalle punte per andare direttamente al tiro. Gran bella sorpresa per la nazionale di Bilek, è pure in scadenza di contratto: affrettarsi, il suo valore è già almeno triplicato.

 

 

(Ucraina, Dinamo Kiev)

(Repubblica Ceca, Slovan Liberek)

(Francia, Valencia)

(Germania, Borussia Dortmund)

(Danimarca, AZ Alkmaar)

(Ucraina, Dinamo Kiev)

(Russia, Zenit San Pietroburgo)

(Francia, Newcastle)

(Svezia, Sunderland)

(Portogallo, Benfica)

(Repubblica Ceca, Viktoria Plzen)