Cesare Prandelli viene accolto con un applauso al suo ingresso in conferenza stampa. Potenza della qualificazione alle semifinali di Euro 2012, arrivata attraverso il bel gioco con l’Inghilterra. Il c.t. dell’Italia però non si fa trascinare: “Rivoluzione tattica completata? Siamo solo all’inizio. Ma abbiamo la responsabilità di provarci. In questo momento la differenza la fanno le squadre che alzano la linea difensiva ed hanno il coraggio di giocare. La Germania? Manca tanto per batterla, ma non ci sono squadre invincibili. Però l’Uefa deve rivedere il calendario, altrimenti la disparità nei tempi di recupero penalizza lo spettacolo”. I due giorni in più di riposo per i tedeschi sono difficili da accettare, come sottolinea il preparatore atletico Giambattista Venturati: “I due giorni in meno di recupero rispetto alla Germania non si azzerano. Siamo svantaggiati. La prestazione atletica di Kiev è figlia dell’ordine tattico e dei 6 giorni di riposo dopo l’ultima gara”. Prandelli però si gode la prestazione di ieri, pur se il gol meritato non è arrivato: “Abbiamo tirato verso la porta 35 volte, 20 nello specchio: fosse sempre così vinceremmo nove partite su dieci, al di là del fatto che il gol non sia arrivato contro l’Inghilterra. In attacco le scelte che ho fatto sono state all’insegna della continuità del progetto tattico”. Sulle punte dice: “La partita di ieri era la più difficile per Mario e Antonio, perché difesa e centrocampo avversari avevano le linee molto vicine. Dopo tanti mesi di inattività, alla quarta partita di fila, Cassano può aver pagato sul piano del ritmo gara. Ma averne di giocatori così, di qualità. Poi quando avrò capito come staremo in campo giovedì, farò le mie scelte. Se l’ultimo salto di qualità va fatto in attacco? Dobbiamo migliorare nei tempi di gioco, perché il possesso palla non ci dà profondità. Balotelli? Mi è piaciuto, perché ha fatto quello che gli ho chiesto. Poi in 4-5 occasioni è mancata lucidità, ma la prestazione è stata convincente”. Sulla filosofia di gioco le idee sono chiare: “Alcuni di questi ragazzi si stanno rendendo conto per la prima volta che hanno capacità straordinarie. Ieri abbiamo fatto il 68% di possesso palla. Abbiamo la responsabilità di provarci. La situazione a livello giovanile è critica, se non vogliamo vedere Europei e Mondiali in televisione dobbiamo fare un calcio propositivo. Le nuove generazioni vogliono vedere questo tipo di calcio. E’ più facile convincere i tifosi che la critica. Dobbiamo avvicinare la gente alla Nazionale. Ci riusciamo se la convinciamo che stiamo facendo il massimo. Senza braccino corto”.
Ecco quindi come affrontare la Germania: “Spagna e Germania sono molto forti, ma in certi momenti comunque ti possono concedere qualcosa. Se pensiamo che giovedì sarà una partita difficile, che sarà in bilico fino all’ultimo, possiamo uscirne vincitori. Possiamo fare la nostra partita, dobbiamo rischiare, altrimenti prima o poi un gol lo prendiamo. Preferisco prendere gol in contropiede che stare 20 minuti ad aspettare e soffrire. Nell’amichevole del 2011 abbiamo fatto bene. Ma sono migliorati anche loro, da allora”. Chiusura inevitabile su Pirlo: “Il cucchiaio sul rigore? Mi ha sorpreso, geniale”.