I ragazzi ce l’hanno fatta. L’Italia ha battuto l’Inghilterra ai calci di rigore guadagnando l’accesso alle semifinali di Euro 2012. E’ stata una partita epica, che l’Italia ha giocato in modo ammirevole, tenendo in mano il pallino del gioco dal primo al centoventesimo minuto. All’apice della sofferenza la lotteria dei rigori, culminata nel cucchiaio di Pirlo che ha steso un ponte d’argento col passato, riportandoci in Olanda, con Totti e Van Der Sar. Di Diamanti il rigore decisivo, e niente più di questo premia le scelte di Prandelli, che ha sempre creduto nel fantasista del Bologna. Ora la Germania, forse la favorita numero uno per il titolo finale. Ma a questo punto non guardiamo più in faccia nessuno: i ragazzi ci sono, i ragazzi ci credono. Per commentare Italia-Inghilterra ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Franco Colomba, grande allenatore del nostro calcio. Ecco le sue impressioni a caldo:



Mister, cosa ha pensato quando Pirlo je ha fatto er cucchiaio?

Ho pensato che era la svolta, e che uno come lui, da grande campione com’è, e che ho avuto la fortuna di allenare, ha voluto far capire che non era ancora finita. E che ci voleva grande coraggio per tenere duro. In effetti…

Cosa?

Credo di aver pensato bene, perchè dopo loro gli altri due li hanno sbagliati, e noi li abbiamo fatti. Questo è un dato importante e credo che sia stato questo l’intento di Pirlo, trasmettere questo messaggio.



L’Italia ha dominato la partita: dove siamo mancati?

Negli ultimi metri, infatti spesso ci abbiamo provato da fuori. E’ un po’ il problema di questo europeo, nel senso che lo stoccatore in area di rigore non ce l’abbiamo.

Neanche Balotelli può considerarsi tale?

Diciamo che a parte Di Natale, che quando entra è capace di trovare il guizzo vincente, gli altri sono tutti giocatori che fuori dall’area sono bravi, ma in area lo sono meno. Paghiamo questo: oggi abbiamo avuto un sacco di palle gol.

Eppure i centrocampisti s’inseriscono spesso e volentieri…

Però non basta. Il centrocampista non ha il senso del gol al cento per cento: non hanno il gol nel sangue, è un qualcosa in più. Avendo costruito tante occasioni meritavamo senz’altro qualcosa in più.



Come giudica la prova di Montolivo da trequartista?

Personalmente non lo vedo in quella posizione, anche se oggi ha fatto una discreta partita. Però il guizzo di Diamanti è quello che ci vuole per essere determinanti in quella zona del campo.

C’è qualcuno dei ragazzi che le è piaciuto particolarmente?

Ho visto la difesa molto forte, dietro sono stati bravissimi. Poi Pirlo: un genio del calcio, una personalità unica in campo, veramente un grande.

Si è parlato molto del duello De Rossi-Gerrard: la partita cosa ha detto al riguardo?

Ha detto che De Rossi è un giocatore straordinario, ha vinto lui il duello. Peccato dia dovuto uscire: mi auguro che recuperi ma non mi è sembrata una cosa gravissima.

Adesso ci tocca la Germania: ce la possiamo giocare?

La Germania ha paura di noi, questo è fuori di dubbio. A livello fisico saremo più acciaccati di loro, ma questo non significa nulla. Faremo ricorso a tutte le nostre energie nervose, come sempre: stiamo dimostrando che la Merkel è una cosa, ma l’Italia è un’altra.

Perchè i tedeschi avranno paura di noi?

Perchè sanno quello di cui siamo capaci. Mi auguro che recupereremo le energie. Comunque il nostro è sicuramente un bell’europeo, al di là di quello che succederà in semifinale. Ormai però ci siamo: tanto vale passare il turno!

A livello di assetto tattico, insisterebbe sul 4-3-1-2?

Bisogna anche vedere come sta Abate, e se Balzaretti recupera bene. Ci sono tante piccole cose in gioco, valutazioni che Prandelli farà in questi giorni. Anche il modulo dipende da chi hai a disposizione, comunque ormai sappiamo giocare in tutti e due i modi.

In attacco Cassano e Balotelli la convincono?

Non me la sento di fare queste valutazioni dal di fuori. Certo, in apparenza è una coppia che può sembrare valida. Oggi non hanno sfruttato le loro opportunità, ma non vanno condannati. 

Cassano come l’ha visto?

Di sicuro non riesce a dare il meglio di sè per più di un’ora. Magari potrà essere utile se sfruttato nella seconda parte della partita.

 

(Carlo Necchi)