L’Inghilterra esce ancora una volta da un grande torneo internazionale dopo i calci di rigore: era andata così già ai Mondiali di Italia ’90, Francia ’98 e Germania 2006 e agli Europei in casa nel 1996 e in Portogallo nel 2004, ora si aggiunge anche l’eliminazione patita per mano dell’Italia a questi Europei in Polonia e Ucraina. Un vero e proprio incubo per i britannici, che però questa volta avevano puntato proprio sui rigori, sfidando la tradizione negativa. Forse consapevoli di essere inferiori dal punto di vista qualitativo rispetto agli azzurri, gli inglesi hanno giocato per il pareggio (salvo poche occasioni avute durante i 120 minuti della partita) e per portare quindi la sfida ai calci di rigore. Tattica riuscita per Roy Hodgson, che ha preso solo due mesi fa le redini di una squadra che doveva essere guidata da Fabio Capello e che era partito per Euro 2012 tra la sfiducia generale: invece l’ex allenatore di Inter e Udinese è riuscito a passare la fase a gironi e anche a sfiorare la semifinale, prima che – ancora una volta – i rigori infrangessero tutte le speranze dei sudditi di Sua Maestà.



Mister Roy Hodgson ha ammesso la superiorità degli azzurri, anche se i rimpianti non mancano: “Abbiamo fatto del nostro meglio, abbiamo superato i crampi e i problemi fisici. Nel finale eravamo fisicamente al limite. Fa malissimo uscire così, anche se l’Italia ha giocato meglio”. Hodgson poi ammette che la sua Inghilterra puntava molto sui rigori. Neanche gli allenamenti specifici sono bastati: “I giocatori si erano allenati molto a calciare i rigori durante gli allenamenti, perchè come sapete è diventata un’ossessione per il calcio inglese. E i risultati erano molto buoni, pensate che Young e Cole non ne sbagliavano uno. Solo che in allenamento è impossibile replicare le situazioni in partita, dove prevalgono stanchezza, acido lattico e pressione”. La ferita brucia, soprattutto perchè alla vigilia la stampa di oltre Manica sembrava contenta di aver beccato l’Italia (certo, l’alternativa era la Spagna…), e perchè i rigori sono ormai davvero un incubo dal quale gli inglesi non sanno più come uscire. La delusione è tanta anche per uno come Steven Gerrard, che pure ai rigori vinse ad Istanbul l’incredibile finale di Champions League Liverpool-Milan.



Ecco le parole del centrocampista del Liverpool: “Stavolta pensavo che la storia sarebbe stata diversa. E che per una volta avremmo avuto la fortuna necessaria per vincere ai rigori. Anche se eravamo tutti stanchissimi al momento di calciare. Le nostre preghiere non sono state ascoltate. Usciamo a testa alta contro l’Italia, che ha fatto una grande partita. I nostri cuori sono spezzati, ma penso che l’Inghilterra possa essere orgogliosa di noi”.

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