Italia-Germania, ci risiamo. Stavolta è la semifinale dei Campionati Europei 2012 in Polonia ed Ucraina. A Varsavia si affronteranno queste due Nazionali, che già in passato hanno dato vita ad incontri memorabili. Dalla mitica “partita del secolo”, cioè la semifinale dei Mondiali del Messico 1970 Italia-Germania Ovest 4-3 ai supplementari, alla finale del Mondiale 1982 in Spagna che vincemmo 3-1, fino alla semifinale dei Mondiali 2006 in Germania dove battemmo i padroni di casa per 2-0. Sfide straordinarie, che hanno sempre portato fortuna all’Italia. Stavolta partiamo sfavoriti contro una Germania che a questi Europei ha espresso certamente il calcio più bello, ma in una partita del genere può succedere di tutto. Per parlare di Italia-Germania, quella del 1970 e quella di oggi, abbiamo sentito uno dei protagonisti di quell’incontro, Roberto Boninsegna, uno dei più grandi attaccanti della storia del nostro calcio. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



Boninsegna, che ricordi ha di quella partita? Una partita indimenticabile, bellissimo essere stato protagonista di quell’incontro.

Cosa significa, a distanza di 40 anni, essere stato parte della “partita del secolo”? Qualcosa di veramente grande, aver giocato in una delle più belle partite della storia del calcio e aver segnato anche un gol.



Com’erano quella Italia e quella Germania a livello di forza? Non era certo una Germania debole, visto che aveva giocatori come Beckenbauer, Vogts, Overath, Maier e Muller. Giocatori che poi vinsero il successivo mondiale nel 1974.

Senza quella maratona da 120 minuti, avreste potuto battere il Brasile? Diciamo che nella finale col Brasile, fino al 21′ del secondo tempo la partita restò in equilibrio, anzi giocammo meglio noi, poi dopo il loro secondo gol subimmo il contraccolpo psicologico. Non so se i supplementari in semifinale incisero sulla scelta, ma decisioni come quella di non far giocare Rivera furono importanti. Era stato il miglior giocatore con la Germania, perchè non metterlo in campo? 



Scelte quindi che lei non condivise? Sì, sinceramente poi non capisco certe cose come la famosa staffetta tra Mazzola e Rivera, che certo non condivido. Le solite cose che noi italiani facciamo, con cui ci autodistruggiamo. Potevano certamente giocare tutti e due assieme.

Oggi: le piace l’Italia di Prandelli?

Mi piace, ma ha il problema dell’attacco. Anche contro l’Inghilterra abbiamo creato tantissime occasioni da gol, ma non le abbiamo realizzate. E abbiamo vinto ai rigori… 

Forse bisognava far giocare Di Natale?

Di Natale in questi anni ha fatto tantissimi gol, e poi Balotelli non è una prima punta. Manca un centravanti d’area. Avrei portato Matri o Pazzini, ma Prandelli ha deciso diversamente.

Ci vorrebbe un Boninsegna in questa squadra?

Se giocassi sarei contento, significa che avrei quarant’anni in meno. Certo di reti ne ho fatte tante nella mia carriera. Manca proprio uno che la mette dentro. L’Italia ha il problema del gol.

La Germania è più forte di noi?

La Germania è più forte, ma in una partita secca può succedere di tutto.

Possiamo batterli?

Siamo 50 e 50. Abbiamo tutte le possibilità di poter battere la Germania.

 

(Franco Vittadini)