E’ questa la notte. Seconda semifinale degli Europei di Polonia e Ucraina, Italia-Germania. Si gioca a Varsavia, stadio Nazionale, una novità per entrambe le formazioni. Chi vince trova la Spagna, che nel derby della Penisola Iberica ha ancora una volta avuto la meglio sul Portogallo, e torna quindi a difendere il titolo (clicca qui per le pagelle del match). Questa è la partita delle partite: non fosse altro che per la posta in palio, l’avversario è quello di sempre, quello storico, quello che ci esalta di più. Anche più della Francia. Contro la Germania non abbiamo mai perso nei grandi tornei internazionali, contro di loro abbiamo vinto tre partite entrate a far parte della storia della nostra nazionale, e nei loro incubi: la semifinale dell’Azteca nel , quel famoso 4-3 con il gol finale di Rivera, la partita definita “del secolo”, anche in Germania (clicca qui per il ricordo di Roberto Boninsegna). La finale del Santiago Bernabeu, 11 luglio , quella dell’urlo di Tardelli, di Bearzot con la pipa, di Pablito e di Sandro Pertini che gioca a carte sull’aereo che riporta a Roma (clicca qui per l’intervista esclusiva ad Alessandro Altobelli). Infine, più vicina nel tempo e per questo più sentita oggi, la semifinale del Westfalenstadion, dove la Germania non aveva mai perso e invece l’Italia, nel , andò a prendersi la finale di Berlino con Grosso e Del Piero, a un sospiro dai calci di rigore già annunciati. Insomma: la tradizione ci sorride, ma questa Germania è forte, tanto forte. Gioca a memoria, ha qualità, convinzione e sta meglio fisicamente. Noi ce la giochiamo, come sempre: raramente sbagliamo quando conta, ci esaltiamo in queste situazioni e abbiamo dimostrato di poter dire la nostra. Per gli amanti della cabala, poi, potremmo dire che l’Italia ha sempre centrato la finale quando nell’altra semifinale c’era il Portogallo: ma ci fermiamo all’intervista esclusiva con Marco Civoli (clicca qui per leggere), che ha detto di dover rispettare l’avversario, ma non temerlo.
L’Italia arriva in fiducia all’appuntamento con la partita che potrebbe portare alla terza finale europea. Il ricordo del 2000 brucia ancora, ma questo è un gruppo nuovo, della squadra di allora non è rimasto nessuno. Siamo in fiducia: la partita con l’Inghilterra ci ha detto che siamo in salute, possiamo fare la partita senza timori e abbiamo solidità difensiva. In più, recuperiamo qualche acciaccato: ce la giochiamo. Prandelli gioca anche per conservare l’imbattibilità in gare ufficiali: 9 vittorie, 5 pareggi per il CT che ha preso il posto di Marcello Lippi. Ieri gli azzurri hanno insistito molto sui due giorni di riposo in meno rispetto alla Germania
Come detto, ci sono giocatori importanti che recuperano: Abate e De Rossi non stavano bene, ma dovrebbero essere in campo: in caso contrario, attenzione all’ipotesi Nocerino, che ha giocato meno degli altri, ha fatto bene nello spezzone contro l’Inghilterra e può rappresentare un’alternativa a De Rossi, soprattutto in fase di inserimenti. Recupero lampo per Chiellini? Sembrerebbe di sì: in realtà, il dottor Piero Volpi ci aveva parlato di un recupero difficile (clicca qui per leggere) ma il difensore, evidentemente, è stato valutato come abile arruolato dal dottor Castellacci. A proposito, Chiellini che ha ricordato come il suo Europeo sembrasse finito esattamente come accaduto a Gattuso nel 2006. Il difensore della Juventus andrà con tutta probabilità in campo: a fargli posto sarà Balzaretti, che non ha demeritato contro Irlanda e Inghilterra ma “paga” la solidità del reparto dei bianconeri, che Prandelli vuole riproporre anche in Nazionale. Non dovesse farcela, naturalmente, dentro il terzino del Palermo. L’ultimo dubbio riguarda Cassano: il fantasista è il più stanco degli azzurri, Prandelli pensa a una partenza dalla panchina per averlo più fresco in caso di supplementari, o comunque anche solo nel secondo tempo. Diamanti scalpita, Di Natale parte leggermente più sfavorito rispetto agli altri.
La nostra sensazione è che alla fine Prandelli deciderà di schierare la formazione tipo: preferirà andare con uomini rodati, con un undici che abbia già trovato alchimia sul campo. Poi, a gara in corso e per come si metterà, valuterà la situazione. Quindi, ancora Montolivo dietro le due punte, Balotelli confermato, a centrocampo Marchisio con Pirlo e De Rossi.
La Germania fin qui ha vinto tutte le partite che ha giocato. Successi contro Portogallo, Olanda e Danimarca, prima dei quarti di finale contro la Grecia, partita in realtà anche troppo sofferta. In quel frangente la difesa ha mostrato qualche lacuna, ma si tratta di un particolare all’interno di una formazione solidissima, che gioca un gran calcio frutto anche dei tanti anni passati insieme sui campi di calcio. Questo è il gruppo che con Hrubesch ha vinto gli Europei Under 21, trapiantato in prima squadra da Joachiw Low che ha affiancato qualche uomo di esperienza. Da molti è considerata come la vera favorita di questi Europei, forse anche più della Spagna che non ha mostrato un grande gioco fino a qui. Di fronte però c’è l’Italia, contro cui i tedeschi non hanno mai vinto in manifestazioni ufficiali; l’avversario che Low avrebbe voluto evitare, nonostante avesse detto che per lui non avrebbe fatto differenza. Contro l’Inghilterra, infatti, c’è una tradizione decisamente più favorevole.
I punti di domanda di formazione li ha anche la Germania, e riguardano tutti l’attacco, perchè Schweinsteiger, mai davvero recuperato dall’infortunio patito in Champions League ancora alla fine del 2011, ha detto di essere al 100% (lo riporta La Gazzetta dello Sport) e Low, come riporta la Bild, vuole iniziare la partita con lui al centro del campo (ma lo stesso quotidiano sostiene che Kroos scalpita per giocare). Il CT deve però decidere sulle fasce: Ozil è l’unico certo di giocare, poi i ballottaggi sono Reus-Muller e Podolski-Schurrle, senza dimenticare Klose che parte favorito su Mario Gomez (“Il mio Europeo non è ancora finito”, ha detto l’attaccante di origini spagnole relativamente alla sua esclusione contro la Grecia e alla probabile panchina di stasera). La Gazzetta dello Sport scommette su Muller e Podolski, Corriere dello Sport e Tuttosport invece vedono favorito Marko Reus sull’esterno del Bayern Monaco, apparso poco brillante in questo torneo. Dando uno sguardo ai siti tedeschi, si scopre che Kicker vede partire in vantaggio Muller su Reus e Podolski su Schurrle, ma il dubbio non è fugato al 100%; addirittura la Bild opta per la soluzione Schurrle, che ha convinto molto più dell’attaccante del Colonia, che però, riporta sempre la Bild, vuole assolutamente essere in campo contro l’Italia.
L’ipotesi è che anche Low vada con i migliori, quelli che l’hanno portato fino a qui. Podolski e Klose, inoltre, erano in campo in quel luglio del 2006 e il CT punta sulla loro voglia di rivincita. La difesa naturalmente resta confermata, con Boateng e Lahm sulle corsie esterne e Hummels-Badstuber come centrali. Sami Khedira sarà l’altro mediano, probabilmente il primo ad andare sulle tracce di Pirlo ma, come ha ricordato Low, non in marcatura fissa su di lui.
Buffon; Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Marchisio, Pirlo, De Rossi; Montolivo; Cassano, Balotelli. All. Prandelli
A disp: Sirigu, De Sanctis, Ogbonna, Balzaretti, Thiago Motta, Giaccherini, Diamanti, Nocerino, Giovinco, Borini, Di Natale
Squalificati: Maggio
Indisponibili: –
Diffidati: –
Neuer; J. Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Khedira, Schweinsteiger; Muller, Ozil, Podolski; Klose. All. Low
A disp: Wiese, Zieler, Gundogan, Schmelzer, Howedes, L. Bender, Mertesacker, Schurrle, Kroos, Gotze, Reus, Mario Gomez
Squalificati: –
Indisponibili: –
Diffidati: –
Arbitro: Webb (Inghilterra)