Vicenza-Empoli finisce 0-0. L’andata del playout di serie B lascia il discorso salvezza invariato: nella gara di ritorno, in programma Venerdì prossimo, il Vicenza dovrà assolutamente vincere, con qualsiasi punteggio, mentre all’Empoli sarà sufficiente il pareggio. Il regolamento dei playout infatti prevede che in caso di parità di segnature nel doppio confronto, a salvarsi sarà la squadra giunta più avanti in stagione regolare. Il Vicenza ha meritato nel primo tempo, salvo poi pagare lo sforzo in una ripresa che ha visto lievitare l’Empoli. Il risultato di parità si può ragionevolmente definire giusto.



Gigi Cagni assembla una formazione con numerose assenze, ultima  quella di Augustyn, pilastro difensivo messo fuori causa da una sospetta intossicazione alimentare. A tal proposito: il polacco si trova precauzionalmente in ospedale, e sarà indisponibile anche per la partita di ritorno. Il Vicenza che scende in campo vede Maiorino svariare attorno a Paolucci, unica punta di ruolo a sua volta molto mobile. L’Empoli risponde nel suo 4-3-1-2: Saponara vince il ballottaggio con Lazzari e scende in campo dietro alla super coppia Tavano-Maccarone. Le squadre battagliano in una splendida cornice di pubblico: il Menti si ammira colorato come non si ricordava da tempo. Il Vicenza parte più aggressivo ma è dell’Empoli la prima occasione: al 4′ Maccarone sfugge sulla sinistra, converge a spara col destro, ma il diagonale si spegne fuori di poco. Il Vicenza cresce ed inizia a trovare sbocchi. Al 18′ ci prova Gavazzi: al termine di una galoppata solitaria il diagonale di destro termina fuori di un metro. Al 25′ al tiro Maiorino, dopo accelerazione sino ai 25 metri: destro rasoterra a lato. L’Empoli si riaffaccia con Moro, che alla mezz’ora impegna Frison alla deviazione sulla traversa con una sventola dai trenta metri. La risposta del Vicenza è nel destro secco di Soligo, scagliato pochi passi fuori dall’area: Dossena respinge con ambo le mani. La lotta a centrocampo si fa progressivamente più aspra: ne fa le spese Moro che al 40′ placca la ripartenza di Paolucci e viene ammonito. Non seguiranno altre occasioni ma i ritmi restano alti, soprattutto per merito del Vicenza che ai punti meriterebbe il vantaggio.



I padroni di casa pagano lo sforzo nella ripresa, che inizia senza cambi. Lo spirito di sacrificio è il medesimo e si vede, ma l’acido lattico squaglia polpacci e reparti dei ragazzi di Cagni, man mano più lunghi sul terreno di gioco. L’Empoli dal canto suo non ha interesse ad alzare il ritmo, ma ne approfitta per alzare il baricentro ed impossessarsi del pallino di gioco. La prima occasione capita a Maccarone, al 21′. Gorzegno sale a sinistra e lancia la corsa di Saponara: il talentino sgroppa sul fondo e centra arretrato, Big Mac spara una castagna mancina  secca ma di poco alta. Il Vicenza si scuote ma lascia più campo al contropiede empolese: Saponara lo conduce con saggezza ed innesca lo scatto di Signorelli, ma il destro in corsa trova pronto Frison, che alza a mano aperta (27′). Al 32′ l’occasionissima: Tavano imbrocca l’unica perla di serata e crossa da destra per Maccarone: piattone sinistro a botta sicura ma Frison fa il miracolo. Il resto è volontà biancorossa e rilanci empolesi. Al fotofinish si rivede Abbruscato: inserito nel recupero trova lo spazio per un sinistro velenoso, che Dossena devia provvidenzialmente in corner (46′). Finisce qui ed è tutto rimandato al ritorno, vero e proprio spareggio in cui l’Empoli però avrà due risultati su tre a disposizione.



Il tabellino

Vicenza (3-4-1-2): Frison; Martinelli, Pisano, Giani; Brighenti, Soligo, Botta, Gavazzi; Pinardi (87’Paro); Paolucci (89’Abbruscato), Maiorino (76’Bariti) (Pinsoglio, Zanchi, Tonucci, Bianco). All.Cagni

Empoli (4-3-1-2): Dossena; Buscè, Ficagna, Stovini, Gorzegno; Signorelli, Moro (77’Guitto), Valdifiori; Saponara (64’Lazzari); Tavano (83’Mchedlidze), Maccarone.

Arbitro: Candussio di Cervignano.

Ammoniti: Moro (E), Valdifiori (E) per gioco scorretto.

Espulsi: nessuno.

Le pagelle

Vicenza 6,5

Un bell’intervento, due decisivi.

Museruola a Tavano, comanda il plotone.

Perde Maccarone due volte, ma non demorde mai.

Aiuta anche davanti: piazza due-tre cross golosi.

Reinventato ala, fa il suo senza trascendere.

Se nella ripresa è tra i più stanchi è perchè all’inizio si dà un gran daffare.

S’impegna ma dà poca verticalità.

Protagonista nel primo tempo, in calo nella ripresa.

Stille di talento a ritmi blandi: può incidere di più dall’87’PARO s.v.

Fa un gran lavoro ma non tira in porta dall’89’ABBRUSCATO 6 Merita il voto perchè sfiora il gol.

Scatta rapido, ma lascia poche tracce: un destro a lato nel primo tempo dal 76’BARITI 6 Porta qualche energia in più.

All.CAGNI 6 Organizza una squadra volitiva che cala alla distanza. Non osa coi cambi ma vista la situazione ci sta.

Empoli 6

Sempre attento, salva nel finale su Abbruscato.

Sbroglia col mestiere allorchè chiamato in causa.

Lascia che Paolucci si agiti fuori area, non lo fa concludere.

Dirige le operazioni: affanno nel primo tempo, sicurezza nel secondo.

Alterna chiusure in bello stile ad altre più approssimative.

Presente e dinamico, palpa il gol in contropiede.

Perno centrale alle volte ruvido (ammonito) ma puntuale. Esce per stiramento coscia sinistra: da valutare dal 77’GUITTO s.v.

Si fa sempre sentire là in mezzo. Azzeccasse un corner…

Non appariscente, ma semplicemente utile: giocate logiche, serve due assist al bacio dal 64’LAZZARI 6 Aiuta in copertura.

Fuori fase, all’attivo solo un assist dall’83’MCHEDLIDZE s.v. Quando riesci a dirlo giusto è già finita.

Difetti suoi o pregi di Frison? Premiano il portiere, lui c’è.

All.AGLIETTI 6 La squadra fa quel che deve.

 

(Carlo Necchi)