L’esordio internazionale della Polonia risale al 1921: una sconfitta contro l’Ungheria. Da allora, il Paese ha raccolto davvero poco come risultati internazionali, se si eccettua una medaglia d’oro alle Olimpiadi (Monaco 1972) e due argenti (Montréal 1976, Barcellona 1992). Il periodo di maggior splendore è negli anni Settanta: lì, la Polonia colse un terzo posto ai Mondiali di Germania (1974) e riuscì ad allungare la sua striscia fino a prendersi il bronzo anche nel 1982. Poi, poco altro.
Slask Wroclaw
Artjomis Rudnevs (Lech Poznan) 22 gol
Legia Varsavia
Ce n’è solo uno, quello del 2008: la Polonia arrivava per la prima volta alla fase finale di un campionato europeo, e fu eliminata subito: sconfitta 2-0 dalla Germania e 1-0 dalla Croazia, la nazionale polacca riuscì a centrare solo un pareggio, 1-1 contro la modesta Austria.
La Polonia, in quanto Paese organizzatore (insieme all’Ucraina) non è dovuta passare attraverso i gironi di qualificazione. Sicuramente un bene, ma la squadra ha giocato meno rispetto alle avversarie e questo potrebbe essere un problema.
Franciszek Smuda, 63 anni, guida la Nazionale Polacca dal 2009. Ha allenato solo in patria, dove ha sollevato sette trofei: 3 campionati, due coppe e due Supercoppe, con Widzew Lodz, Wisla Cracovia e Lech Poznan. Di fatto, dunque, è stato sulla panchina delle principali squadre del calcio polacco.
La rosa della Polonia è decisamente modesta. Sono pochi i giocatori conosciuti a grandi livelli, molti giocano ancora in patria e gli internazionali non sono di primissimo piano. L’obiettivo è quello di arrivare ai quarti di finale davanti al proprio pubblico: è fattibile solo perchè il girone (con Grecia, Repubblica Ceca e Russia) non è dei più impegnativi.
Robert Lewandowski è quello che si eleva sugli altri. 23 anni, attaccante del Borussia Dortmund che quest’anno ha guidato al secondo titolo di Germania consecutivo, segnando 22 gol e approfittando in pieno dell’infortunio di Barrios. Fisico da granatiere, e l’egoismo tipico del bomber di razza. Menzione per il giovanissimo Szczesny, portiere dell’Arsenal e già mostratosi come uno dei migliori prospetti del calcio europeo; e naturalmente, occhio all’impronunciabile Kuba Blaszczykowski, anche lui del Borussia Dortmund, così come Lukas Piszczek. Nella prossima pagina la rosa dei convocati della Polonia per Euro 2012.
1. Tomasz Szczesny (Arsenal)
12. Grzegorz Sandomierski (Jagiellonia Bialystok)
22. Przemyslaw Tyton (PSV Eindhoven)
DIFENSORI
2. Sebastian Boenisch (Werder Brema)
3. Grzegorz Wojtkowiak (Lech Poznan)
4. Marcin Kaminski (Lech Poznan)
13. Marcin Wasilewski (Anderlecht)
14. Jakub Wawrzyniak (Legia Varsavia)
15. Damien Perquis (Sochaux)
20. Lukas Piszczek (Borussia Dortmund)
5. Dariusz Dudka (Auxerre)
6. Adam Matuszczyk (Fortuna Dusseldorf)
7. Eugen Polanski (Mainz)
8. Mciej Rybus (Terek Grozny)
10. Ludovic Obraniak (Bordeaux)
11. Rafal Murawski (Lech Poznan)
16. Jakub Blaszczykowski (Borussia Dortmund)
18. Adrian Mierzejewski (Trabzonspor)
19. Rafal Wolski (Legia Varsavia)
9. Robert Lewandowski (Borussia Dortmund)
17. Artur Sobiech (Hannover)
21. Kamil Grosicki (Sivasspor)
23. Pawel Brozek (Celtic Glasgow)