Nella seconda giornata degli Europei arriva la prima sorpresa della competizione. Olanda-Danimarca si chiude con il risultato di 0-1 e complica maledettamente il cammino della formazione olandese che adesso avrà bisogno di due vittorie contro Germania e Portogallo per proseguire il cammino europeo. Decide l’incontro la rete di Khron Dehli a metà della prima frazione di gioco.



Nella Metalist Arena di Kharkiv, l’Olanda degli assi Van Persie, Sneijder e Robben cerca la prima vittoria in competizione per lanciarsi nel cosiddetto girone della morte, il raggruppamento B, nel quale la piccola Danimarca dovrebbe svolgere il ruolo di sparring partner per Germania, Olanda e Portogallo. Il condizionale è però d’obbligo e non viene scalfito dall’avvio lampo della formazione Oranje. Van Persie mastica un paio di conclusioni in avvio, ma la sensazione di una gara senza storia è avvalorata dalle continue offensive dei vice-campioni del mondo. L’imponderabile accade però al minuto 24, quando Khron Dehli ha la pazza idea di inventarsi una penetrazione centrale. La difesa olandese lo aiuta addormentandosi con le maglie larghe e per l’attaccante danese il pertugio del vantaggio lo si trova tra le gambe di uno Stekelenburg tardivo nell’intervento, ma anche lasciato colpevolmente da solo contro la punta di Olsen. Lo svantaggio non ha il suono della sveglia per la selezione tulipana che continua a sonnecchiare e barcolla in maniera preoccupante intorno alla mezz’ora. La Danimarca manca il matchpoint con Bendtner (34′) ed allora rischia di incassare il pareggio. Una dormita di Andersen in disimpegno, spiana la strada a Robben. Il fantasista del Bayern però non scaccia le ombre di un’annata sfortunata e con un tiro a girare incontra il palo a negargli la gioia personale. Non ha più fortuna Van Persie che pochi minuti dopo, cestina il perfetto suggerimento di Sneijder: prima mancando l’aggancio, poi sparando da posizione defilata su Andersen.



Nella ripresa l’Olanda si presentano con lo stesso piglio dell’avvio di gara, ma combina tutto sommato poco. Il primo squillo arriva con una sassata di Van Bommel ben disinnescata da Andersen (6′), poi Afellay incrocia troppo il destro. La Danimarca dal canto suo non vuole scoprirsi e così, anche quando riesce ad affondare negli spazi, manca sempre negli uomini necessari per chiudere la contesa. Van der Marwijk lancia allora nella mischia Huntelaar e Van der Vaart per Afellay e De Jong. La manovra non migliora, ma la presenza dell’ex attaccante del Milan garantisce un peso specifico che l’irriconoscibile Van Persie odierno non fornisce. Il capocannoniere della Budensliga cestina però la più ghiotta delle occasioni alla mezz’ora, quando prova un cucchiaio improbabile sulla disperata uscita di Andersen, decisivo anche sulla successiva di ribattuta di Van der Vaart. Nel finale c’è spazio ancora per le proteste dello stesso Huntelaar che reclama un rigore per mani di Jakobson (rigore che pare esserci), ma non c’è tempo per il pareggio dell’Olanda che stanca e sulle gambe, finisce per innervosirsi e sbattere sul muro eretto da Kjaer ed Agger sino al triplice fischio finale.  



Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van der Wiel (Dal 84′ Kuyt), Vlaar, Heitinga, Wilems; Van Bommel, De Jong (Dal 71′ Van Der Vaart); Robben, Sneijder, Afellay (Dal 71′ Huntelaar); Van Persie. All. Van Marwijk

Danimarca (4-2-3-1): Andersen; Jacobsen, Kjaer, Agger, S.Poulsen; Zimling, Kvist; Rommedhal (Dal 84′ Mikkelsen) , Eriksen (Dal 74′ Schone), Krohn Dehli; Bendtner. All. M.Olsen

Marcatori: 24′ Krohn Delhi (DEN)

Ammoniti: 66′ Van Bommel (NED), 80′ S.Poulsen (DEN), 81′ Kvist (DEN)

Olanda

 

Stekelenburg 5.5: Non irreprensibile in occasione della rete danese.

Van der Wiel 5: Prestazione scialba ed insufficiente in entrambe le fasi. (Dal 39’st Kuyt sv)

Vlaar 5: Decisamente troppo leggero sulla rete di Khnor-Deli.

Heitinga 5.5: Molto pericoloso nei palloni aereo. Il meno peggio della difesa olandese, ma non basta per meritarsi una sufficienza.

Willems 5.5: Il ragazzo più giovane dell’Europeo si farà. Lascia intravedere qualche buono spunto, ma commette anche diversi errori.

Van Bommel 6: Lotta e tampona in mezzo al campo.

De Jong 6: Solita partita di sostanza e quantità. (Dal 26’st Van der Vaart 6: Entra bene in partita, ma non basta).

Robben 6: Più sfortuna che altro sul palo. Dopo un discreto primo tempo cala evidentemente nella ripresa.

Sneijder 6.5: In assoluto il migliore della formazione di Van Marwijk. Su tutte le azioni più pericolose dell’Olanda c’è il suo zampino.

Afellay 6: Gli manca la stoccata, ma si dimostra vivace ed intraprendente. (Dal 26’st Huntelaar 5.5: Buona la sua presenza offensiva, ha però la colpa di divorarsi la più ghiotta delle occasioni al 30esimo)

Van Persie 4.5: Lontano parente del giocatore ammirato in Premier League. Più dannoso che inutile, cestina almeno due buone occasioni e sembra aver irrimediabilmente litigato con il pallone.

 

All. Van Marwijk 5.5: Ha invitato i suoi a non sentirsi appagati per il secondo posto del mondiale, almeno stando alla partita di oggi, il messaggio non pare esser stato recepito.

 

Danimarca

 

Andersen 7: L’unico errore lo compie su disimpegno e viene cancellato dal palo, per il resto impeccabile.

Jacobsen 6: Tanto celere nel proporsi in avanti, quanto impreciso al momento del cross.

Kjaer 7: Se avesse giocato come quest’oggi durante l’anno, la Roma sarebbe probabilmente campione d’Italia.

Agger 7: Praticamente insuperabile.

Poulsen 6.5: Metto lo zampino sul gol dei suoi.

Zimling 6.5: Nonostante non sia al meglio sfoggia una prestazione fantastica e di sostanza.

Kvist 6: Preferisce restare più abbottonato in fase passiva e non sganciarsi in avanti.

Rommedahl 6: Si vede poco. Gioca comunque la sua onesta partita. (Dal 39’st Mikkelsen sv)

Eriksen 5.5: Non la sua miglior giornata: tanto sacrificio e poco costrutto. (Dal 28’st Schone sv)

Krohn Dehli 7: Un folletto imprendibile, gioca a tutto campo con grande qualità. Non solo il gol, ma anche tanti ripiegamenti difensivi e la palma da migliore in campo.

Bendtner 5.5: Non ha vita facile abbandonato da solo in mezzo ai centrali dell’Olanda. Fa quel che può, ovvero poco.

 

All. Olsen 7: Partita preparata in maniera impeccabile e facilitata dal numero di Krohn Dehli.

 

(Massimiliano de Cesare)