Quello del Torino, fino a qui, è stato un ottimo mercato. La società granata è tornata in serie A dopo tre stagioni, non vede l’ora di rimettersi in gioco, sente già la sfida con la Juventus e soprattutto vuole evitare di vivere un’annata di sofferenza, a ridosso della zona retrocessione. Il presidente Cairo ha raccolto l’entusiasmo dei tifosi e si è subito messo al lavoro per fornire a Ventura una squadra che possa prendersi delle soddisfazioni, detto che comunque l’obiettivo numero uno resta quello di salvarsi. Gli acquisti fin qui sono già importanti: per la porta è stato preso Gillet, estremo difensore di sicura affidabilità e primo della lista dei desideri di Petrachi. A centrocampo, perso Iori, sono comunque arrivati Brighi e Gazzi: non ci sarà un regista di ruolo, ma la cerniera è di quelle solide ed esperte. I colpi migliori però riguardano l’attacco: Ventura gioca con il 4-2-4, nel quale i due esterni sono spesso e volentieri due attaccanti che giocano larghi. A sinistra c’è Santana, che se sta bene è un valore aggiunto sulla corsia mancina; a destra è stato invece perfezionato l’acquisto di Gianluca Sansone, rivelazione dello scorso campionato di serie B con il Sassuolo. Quattro acquisti importanti, che sicuramente hanno aumentato la qualità della rosa e il suo tasso tecnico. Ora, serve l’ultimo pezzo del puzzle, ovvero la punta centrale: il futuro di Rolando Bianchi resta incerto, Meggiorini non è certo uno sfondareti e in granata ha incontrato più di una difficoltà, e Antenucci è tornato a Catania. Il vero sogno nel cassetto del Torino era Maxi Lopez; ma l’argentino è passato alla Sampdoria, lasciando Cairo e Petrachi con un pugno di mosche in mano. La pista che rimane viva, allora, porta a Sergio Floccari: anche lui non è uno che segni 20 gol a stagione, ma è stato capace di andare in doppia cifra nel 2008/2009 con la maglia dell’Atalanta, e lo scorso anno pur non essendo un titolare inamovibile ha segnato 8 gol con il Parma. Inoltre fa molto lavoro per la squadra, è la classica prima punta altruista che apre spazi ai compagni che si inseriscono da dietro e in questo senso andrebbe forse bene per agire insieme a un piccoletto rapido e sgusciante come Sansone (alla Lazio, con Zarate, ha fatto molto bene). Notizie esclusive raccolte da Ilsussidiario.net hanno rivelato che l’interesse del Torino c’è e che la trattativa è possibile, ma non è affatto scontato che alla fine il calabrese si accasi ai granata: l’ipotesi che possa rimanere alla Lazio si fa sempre più concreta. Come sappiamo Floccari è rientrato dal prestito in Emilia e il suo futuro sembrava lontano da Formello…
… ma nel frattempo la società capitolina si è fatta sfuggire Burak Yilmaz (andrà in Russia) e quindi c’è il solo Klose come prima punta in organico, a parte Rocchi che però ha 35 anni, è reduce da una serie infinita di problemi fisici e di certo non parte come primo rimpiazzo del tedesco, anche lui del resto incline agli infortuni. Ecco perchè Petkovic sta valutando la possibilità che Floccari possa restare alla base e diventare l’alternativa a Miro Klose; la sensazione è che il nuovo allenatore della Lazio valuterà l’attaccante italiano nel corso del ritiro, e almeno fino a quando Lotito e Tare non avranno messo le mani su qualche altro attaccante (continua a piacere Nilmar), Floccari farà parte del progetto Lazio.