Il Torino prosegue nella preparazione della stagione 2012/2013. La squadra di Giampiero Ventura, neopromossa in serie A dopo tre stagioni, si sta dimostrando in palla: nell’amichevole di ieri, i granata hanno battuto 3-0 la Lazio, mettendo in mostra un bel gioco corale, buone individualità e una condizione invidiabile (clicca qui per la cronaca e il tabellino). L’obiettivo del Torino è quello di raggiungere la salvezza, ma ci saranno altre sfide: la suggestione di poter togliersi anche qualche soddisfazione in più, e poi i due derby contro la Juventus che finalmente i granata tornano a giocare (il primo nel weekend del 2 dicembre, 15esima giornata: clicca qui per il calendario della serie A 2012/2013). La squadra appare rodata, ma Ventura ha chiesto qualche rinforzo e Cairo gli ha assicurato che entro il 31 agosto arriveranno altri elementi a completare la rosa. Per discutere di tutto questo abbiamo contattato Ruggiero Rizzitelli, ex attaccante del Torino, 30 nelle 60 partite di campionato disputate in Piemonte e autore di 5 reti nei 4 derby in cui è sceso in campo. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net: 



Il Torino sta facendo un bel precampionato: che indicazioni possiamo trarre? Beh, direi che è presto per giudicare: sono amichevoli estive, bisogna capire quale sia l’effettiva condizione delle squadre, i carichi di lavoro… certo, possiamo dire che danno morale: quando vinci 3-0 contro la Lazio, che è una squadra di serie A, e fai bene con le pari livello, ne guadagni in convinzione nei tuoi mezzi. 



Ventura e Cairo hanno parlato di rinforzi che arriveranno: forse serve maggiormente un playmaker? I quattro che ci sono adesso non hanno l’impostazione come caratteristica… Sono d’accordo, sono degli ottimi interditori, dei rubapalloni come li chiamo io, elementi molto validi ma più di quantità che di qualità; in serie A, ci vuole invece un costruttore di gioco. Quello che serve, secondo me, è un trequartista, un numero 10, che possa dare una mano sia alle punte, per l’ultimo passaggio, sia per impostare l’azione da dietro, farla partire. Al Torino manca questo tipo di giocatori.



Mentre, in attacco, si fa il nome di Floccari: il bisogno è quello di un attaccante di movimento? Sì, perchè sappiamo bene che Ventura predilige questo tipo di soluzione in avanti, non vuole l’attaccante fisso, lo stesso Meggiorini fa questo tipo di lavoro di collante con il centrocampo e apertura degli spazi. Non dimentichiamoci, però, di Bianchi: il Torino deve decidere cosa fare con lui. Ma serve sicuramente un attaccante di peso e movimento, un elemento che oltre a fare i gol aiuti la squadra ad andare in profondità. 

Sansone l’anno scorso ha fatto 20 gol: non è che può essere lui il bomber del Torino? Non saprei, Sansone è un giocatore che ama avere spazio e prenderselo tutto. E’ piccolino: probabilmente al centro, spalle alla porta, farebbe più fatica. Ventura lo sa, e gli concede ampio margine di movimento facendolo partire sull’esterno, da cui può comunque accentrarsi e cercare la via del gol. Che poi giochi a destra o sinistra non importa: serve che possa prendere palla, girarsi e puntare l’uomo, cosa che è bravissimo a fare.

Abbiamo visto Gomis, Barbosa, Verdi: Ventura può contare su di loro? Intanto, noi tutti dobbiamo abituarci a puntare sui giovani: solitamente, o li esaltiamo troppo alla prima partita buona, oppure li massacriamo troppo. Il giovane va aiutato a crescere, e Ventura può farlo: il suo gioco si basa sul collettivo, se funziona quello anche i giovani possono fare bene. 

Questione Ogbonna: dice bene Ventura quando dice che al ragazzo serve un altro anno a Torino? Io mi auguro per il Torino che rimanga: se le grandi squadre sono disposte a spendere cifre importanti per averlo, significa che è un grandissimo giocatore: se Cairo vuole davvero fare la squadra per rimanerci, non può privarsi di uno come Ogbonna.

Ultima domanda: per come è strutturato oggi il Torino, c’è bisogno di qualcos’altro per una salvezza tranquilla?

Secondo me sì, e credo che Cairo e Ventura stiano lavorando proprio per quello. La squadra è già buona così, ma per salvarsi in modo tranquillo, soprattutto considerando che il campionato è lunghissimo, ci vuole qualche giocatore di livello in più.

Lei ha in mente dei nomi specifici?

No, anche perchè sai: bisogna sempre vedere qual è il budget a disposizione. Sono comunque convinto che entro il 31 agosto qualcosa si muoverà, anche perchè ci sono squadre che hanno rose di 40 giocatori e verso la fine del mercato non dico che ti regalano i giocatori, ma quasi quasi sono disposte a pagar loro l’ingaggio (ride, ndr).

 

(Claudio Franceschini)