Una vita spesa a rincorrere avversari di grandissimo livello con la maglia della Lazio per poi vestire i panni di allenatore. Angelo Gregucci, allenatore italiano classe 64′, dopo aver allenato in Serie A, B e C, ha deciso di cambiare completamente la propria vita sportiva ed ha accettato la grande proposta di Roberto Mancini di diventare membro del proprio staff al Manchester City. Un’occasione importante per Gregucci che oggi ha vinto il suo primo trofeo in terra inglese, ovvero la Community Shield, che il City ha ottenuto vincendo tre a due contro il Chelsea di un altro italiano, Roberto Di Matteo, tecnico che la scorsa stagione ha vinto la Champions League. Angelo Gregucci non ha ovviamente rifiutato la proposta per questo ha detto si e da più di una settimana collabora con il tecnico di Jesi che nella scorsa stagione ha vinto la Premier League. Per Gregucci un motivo d’orgoglio. In esclusiva a Ilsussidiario.net, l’allenatore italiano di San Giorgio Ionico, ha parlato della sua nuova esperienza.



E’ iniziata bene la nuova avventura in Inghilterra, già un trofeo…

E’ stata una grande vittoria contro un avversario difficile, sono contento perchè abbiamo fatto una prestazione di personalità. Non era facile, sono molto contento.

Da quanto tempo è al Manchester City?

Sto lavorando già da un po’ di tempo, sono molto contento di questa nuova avventura nel campionato inglese. Ci avevo già pensato.



Cioè?

Avevo già in mente di fare una esperienza di questo tipo, è chiaro poi che quando ricevi una proposta del genere non puoi rifiutare.

Come mai è andato via dall’Italia?

In Italia ho provato a impormi come allenatore con un determinato gioco, modi di fare diversi dal calcio italiano. Non sono stato capito per certi versi, ma sono contento lo stesso.

C’è grande differenza tra Italia e in Inghilterra?

In questo momento si, l’Italia è lontana anni luce a livello di emozioni. Un tempo rincorrevo avversari del calibro di Van Basten, Gullit. Ora quelle emozioni sono sparite ma l’Italia risorgerà, di questo sono certo.



Oggi assistente, in futuro magari una panchina di una società inglese…

Per il momento mi godo questa avventura, non voglio correre troppo.

Quanto ha influito nella scelta la presenza di Mancini?

Ha influito tantissimo, anzi è proprio per lui. Sono già stato suo assistente, sono amico da tempo, ho colto subito al volo questa occasione.

Ha già avuto modo di conoscere Balotelli?

E’ un ragazzo dotato di grande talento e non è come lo descrivono i giornali. Può fare tutto e ancora meglio di quanto mostrato fino a questo momento.

 

(Claudio Ruggieri)