Il calciomercato della Sampdoria vive ore di attesa che potrebbero portare a sviluppi molto interessanti per la squadra di Ciro Ferrara. La dirigenza blucerchiata ha bloccato da tempo Enzo Maresca, che nelle ultime ore si sarebbe avvicinato ancora di più all’approdo a Genova, ma prima di poterne perfezionare l’acquisto bisognerà operare in uscita. In particolare, bisogna cercare di piazzare Fernando Tissone, per il quale non ci sono solo ipotesi spagnole in piedi. Ultimamente, infatti, si era detto che l’italoargentino, dopo una buona stagione in prestito al Maiorca, potesse ora accasarsi ad una tra Espanyol e Siviglia. Catalani e andalusi, invece, faranno bene a temere la concorrenza francese. Infatti, per Tissone ci sarebbero anche sondaggi da parte di alcuni non meglio precisati club transalpini, che potrebbero scatenare un’asta che farebbe senza dubbio piacere al club dei Garrone. L’effetto immediato è però che bisognerà attendere ancora per avere responsi definitivi. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda il fronte fascia sinistra, laddove la Sampdoria potrebbe affondare il colpo una volta ceduto l’ungherese Zsolt Laczko. L’ex giocatore del Debrecen potrebbe infatti presto cambiare aria. Sulle sue tracce, per la precisione, ci sono gli ucraini della Dinamo Kiev, club assai rinomato a livello europeo. A quel punto, i blucerchiati si dirigerebbero su due nomi: Giovanni Pasquale dell’Udinese e Archimede Morleo del Bologna (in scadenza di contratto nel 2013). Più facile, forse, arrivare al secondo, anche perchè sull’esterno dei friulani ci sono da tempo diverse squadre, tra cui anche il Catania e il Torino. La dirigenza, intanto, provvede a sfoltire difesa e centrocampo. Per quest’ultimo reparto, è da segnalare la cessione – ufficiale – del greco Savvas Gentsoglou in prestito al Livorno. Marco Padalino, invece, potrebbe tornare a casa, in Svizzera (laddove ha iniziato la carriera con la maglia del Lugano), mentre Fabrizio Cacciatore è conteso tra Atalanta e Cagliari. Vendere per poi comprare, ormai è questo il leit-motiv di casa Doria (e non solo). Ciro Ferrara lo sa bene e aspetta con calma le prossime mosse della società. Che per ora, bisogna dire, ha accontentato in tutto e per tutto le sue richieste. La nuova Samp è nata nel segno del 4-3-3, con Maxi Lopez e Pozzi a giocarsi il posto di centravanti titolare, e i vari Estigarribia, Eder e Juan Antonio deputati ad aggiungere un tocco di imprevedibilità alla manovra offensiva.



L’importante sarà conservare l’umiltà della neopromossa, senza pensare agli antichi fasti. Le esperienze più recenti, con il passaggio nel giro di una stagione dalla Champions League alla serie B, comunque, dovrebbero essere buone maestre per evitare nuovi errori. Soprattutto per Ferrara, poi, sarà una stagione cruciale, dopo il fallimento della sua prima esperienza da allenatore titolare in serie A alla Juventus, anche se poi ha fatto benissimo con l’Italia Under 21. Motivazioni speciali non mancheranno, per un tecnico scelto con convinzione dai Garrone.

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