Dopodomani inizia il nuovo ciclo per la Nazionale di Prandelli, che dopo un Europeo bello anche se chiuso male in finale mette nel mirino i Mondiali del Brasile 2014. Mercoledì è Ferragosto, ma il calendario internazionale non ammette deroghe e dunque la Figc ha programmato un’amichevole di grande prestigio, Italia-Inghilterra (che sarà anche la ‘replica’ dei quarti di Euro 2012). Come spesso capita, però, la ribalta va alle vicende dei club, ed è lo stesso Cesare Prandelli a farlo, parlando della situazione di Antonio Conte, squalificato per dieci mesi a causa del coinvolgimento nelle vicende del calcioscommesse. Il c.t. non condivide le parole di Zeman (“Non dovrebbe allenare durante una squalifica così lunga”) e si schiera in favore dell’allenatore juventino: “Dieci mesi senza andare in panchina è già una pena pesante, non vedo perché non possa allenare durante la settimana”. L’allenatore della Nazionale entra poi più nel dettaglio di queste vicende, in particolare riferendosi ai giocatori azzurri coinvolti: “Aspettiamo l’esito finale dei processi. La giustizia sportiva deve decidere velocemente, qualche squilibrio si può creare. Ma le sentenze devono comunque essere rispettate. Criscito e Bonucci? Lo ripeto da maggio, ormai credo sia una partita persa. Il primo ha avuto un avviso di garanzia e la sua situazione non è ancora del tutto risolta, il secondo l’avviso di garanzia non lo ha avuto. Per tutti era comunque colpevole, in realtà mi sembra le cose siano andate in maniera diversa”. A proposito di polemiche e Juventus, Prandelli cerca di calmare gli animi a proposito della Supercoppa Italiana: “Dobbiamo in generale prendere esempio dalle Olimpiadi, dove gli atleti sconfitti hanno accettato, magari non condividendo, il verdetto finale. Per rispetto di chi guarda l’evento o chi lo organizza”. Poi – finalmente – si parla di Nazionale, ma il focus è sugli assenti di lusso, Mario Balotelli e Antonio Cassano. Il milanista non c’è per scelta tecnica: “Voglio valutare giocatori con caratteristiche diverse pensando al futuro – spiega Prandelli –, ma non ci sarà alcuna preclusione verso Antonio o altri. Guardate cosa è accaduto con Di Natale”. Mario invece è bloccato da una congiuntivite: “Speravamo di recuperarlo, non è stato così. Voglio dargli un ruolo importante a tutto tondo, lui dal canto suo dovrà assumersi questo tipo di responsabilità”.
Al suo posto Fabbrini, ultimo di tanti giovani convocati a questo giro. Italia sperimentale, ma logica. Spiega il c.t.: “L’idea è programmare i prossimi due anni capendo fin da subito quali ragazzi sono in grado di farsi trovare pronti. Per questo la sfida di mercoledì contro l’Inghilterra è importante. Ho visto negli occhi dei tanti nuovi Azzurri la voglia di iniziare con il piede giusto. Adesso dobbiamo alzare l’asticella arricchendo quanto già fatto di buono. Quello che mi aspetto è continuare sulla strada del gioco per arrivare ai risultati, aumentando però la brillantezza e la concretezza nel finalizzare. Per questo il reparto che osserverò con maggiore attenzione sarà l’attacco. Gli avversari invece credo ci guarderanno in maniera differente, dopo l’Europeo abbiamo acquistato nuova credibilità”. Parlando di qualità, la chiusura è dedicata a due centrocampisti di qualità, Alberto Aquilani e Marco Verratti: “Aquilani ha grandi qualità, le conosciamo. Adesso mi aspetto continuità, ed a Firenze la può trovare. Verratti? Ha tecnica e personalità, peccato il nostro calcio non sia riuscito a trattenerlo, forse dovevamo essere più veloci per non vederlo finire all’estero”. Poi su Insigne: “E’ un ragazzo molto interessante, lo seguiremo con grande attenzione”.