Come l’anno scorso, l’Udinese smarrisce la Champions dopo averne sentito il profumo. Il Braga vince ai rigori per 6-5, dopo il pareggio per 1-1 dei 90′ regolamentari sancito dai gol di Armero e Ruben Micael. Raccogliamo le parole di Domizzi, che ha fine gara ha regalato a SkySport l’analisi più lucida, pur se a caldo: “Non mi si fraintenda, sono dispiaciuto ma fino a un certo punto: è evidente che a questi livelli paghiamo dazio a livello tecnico”. All’Udinese vanno i migliori applausi, perchè tutto il sudore è stato spremuto, ma lo Sporting Braga ha meritato il passaggio del turno.



Guidolin conferma l’undici che ha strappato l’1-1 in Portogallo, con Willians al centro del campo affiancato da Pinzi e Pereyra e Maicosuel in panchina assieme al recuperato Muriel. Anche Peseiro mantiene la squadra dell’andata con l’unica variante di Ruben Micael piazzato al centro della trequarti, al posto di Helder Barbosa. L’Udinese parte con gli occhi della tigre: i primi cinque minuti paiono preludio ad una gara aggressiva ma si sciolgono nel rapido risveglio lusitano. Che si concretizza sommamente al 9′, quando Willians apre la personale collana dei palloni persi servendo Alan al limite della propria area: il passaggio in area trova Lima che dirotta il destro in allungo addosso a Brkic in uscita. La grande chances spaventa i friulani che intavolano una parte centrale di frazione molto simile alla gara di andata: contenimento predisposto alla volata. In una di queste è bravo Fabbrini a danzare al limite senza farsi ingolosire da soluzioni improbabili: il fantasista scodella in area per Basta che gira il traversone sul secondo palo dove irrompe Armero; il colpo di testa del colombiano è perentorio e s’insacca sul secondo palo (25′). Il gol rinfranca il catino del Friuli, sudato di vapori e vecchie paure, ed offre all’Udinese la scusa migliore per mantenersi attendista. La difesa dei bianconeri è molto accorta, e con Di Natale davanti gli avversari non possono star troppo tranquilli. Al 41′ Totò raccoglie un filtrante di Pinzi e calcia sull’esterno della rete da buona posizione, nella fetta destra dell’area lusitana. Ancor più ghiotta l’occasione al 44′, costruita su un’altra azione di rimessa: Di Natale orchestra e trova Fabbrini in area; spalle alla porta il numero 31 appoggia per l’accorrente Armero che impatta col mancino di collo pieno: bravo Beto ad opporsi con i piedi. Altra occasione, ma da calcio piazzato, era maturata pochi minuti prima, con la spizzata di Domizzi su punizione di Totò allungata in corner dal portiere portoghese. Il predominio dello Sporting si materializza solo alla voce possesso palla: all’intervallo la qualità dei bianconeri merita il vantaggio.



Dentro Badu per il confuso Willians. Al 5′ Hugo Viana chiama Brkic alla respinta su sinistro da fuori, il primo di una lunga serie. L’Udinese raggrinzisce dietro ma trova il contropiede giusto al 13′: Pereyra recupera sui 20 metri e filtra per Armero, che a tu per tu con Beto zappa clamorosamente il terreno. Al 15′ Peseiro immette Ruben Micael al posto dell’altro Ruben, l’evanescente Amorim. Guidolin risponde con Pasquale per un Pereyra spompato. Al 26′ Brkic estrae dal cilindro il colpo di reni, per togliere dal sette la punizione di Hugo Viana dai 25 metri. Un minuto dopo arriva il pareggio, a onor del vero meritato e figlio di un’incursione di Mossorò; il brasiliano affonda in area e scarica il sinistro, Brkic respinge ma Mossorò non ha finito: recupera la sfera sulla sinistra e dal fondo centra per Micael, che di testa mette dentro a porta semivuota. Il predominio del Braga prosegue regolare, l’Udinese non ne ha più: Guidolin si gioca l’ultima carta con Maicosuel per Fabbrini (36′). Un minuto dopo un guizzo di Totò Di Natale viene vanificato dal segnalinee, che sbandiera erroneamente il fuorigioco. Al 41′ un’altra punizione di Lima trova sempre attento Brkic, che non si lascia ingannare dal rimbalzo del pallone dinanzi a lui. Un minuto dopo Maicosuel lamenta un rigore per intervento da dietro: Kuipers non ci sente e sembra non avere tutti i torti. Si va ai supplementari con le squadre sulle gambe e la sensazione che il Braga abbia qualcosa in più.



I portoghesi fanno il gioco, l’Udinese resiste strenuamente e con l’ordine consentito da 90 minuti di sovraccarico. Al 98′ il Braga sfiora il colpo decisivo: Mossorò trova lo scatto di Micael che dal limite mancino dell’area piccola crossa rasoterra, scavalcando Brkic; Lima si buttain spaccata ma manca l’impatto per un’unità di spazio indefinita. L’Udinese risponde al 105′, con Pasquale che calcia col destro su Beto, a spasso per l’area per anticipare Di Natale. Nell’ultimo tempo l’occasione capita ancora ad Armero: imbeccato da Pinzi, l’esterno controlla a seguire salvo farsi anticipare dall’uscita kamikaze di Beto. La lotteria dei rigori premia, per così dire, gli sforzi equamente spesi dalle due squadre; ai punti passa giustamente il Braga, che ringrazia la ubris di Maicosuel e segna tutti i tiri dal dischetto (l’ultimo di Ruben Micael). Peccato davvero, e stavolta non si può nemmeno dire “sarà per l’anno prossimo”.

Il tabellino

Marcatori: 25’Armero (U), 71’Ruben Micael (B)

Sequenza rigori: Domizzi (U), gol, Lima (B) gol, Pinzi (U) gol, Custodio (B) gol, Maicosuel (U) parato, Eder (B) gol, Armero (U) gol, Paulo Cesar (B) gol, Di Natale (U) gol, Ruben Micael (B) gol.

Udinese (3-5-1-1): Brkic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi, Willians (1’st Badu), Pereyra (24’st Pasquale), Armero; Fabbrini (36’st Maicosuel), Di Natale (Pawlowski, Coda, Heurtaux, Muriel). All.Guidolin.

Braga (4-2-3-1): Beto; L.Salino, Douglao, P.Vinicius, Ismaily; Custodio, H.Viana; Alan (4’pts P.Cesar), Mossorò (3’sts Eder), R.Amorim (15’st R.Micael); Lima (Quim, N.Coelho, Djamali). All.Peseiro.

Arbitro: Kuipers (Olanda)

Ammoniti: Pinzi (U), Di Natale (U) per comportamento non regolamentare.

Le pagelle

Udinese 6

Tiene in piedi la baracca quando il vento portoghese assale.

Sempre deciso, mai scomposto: soffre con classe.

Meno pulito di altre volte, è partita da modi spicci: s’adegua duellando con Lima.

Va valere l’esperienza, che lo porta spesso al posto giusto nel momento giusto.

Assist per Armero e una diagonale preziosa nel primo supplementare, il resto è sudore e sofferenza, tra i tipi tosti Mossorò e Micael.

Sarà qual che sarà (un grande lottatore), ma non perde mai il senno: manda in porta Armero e cerca di ragionare.

Regala tre pacchi bomba ai portoghesi, in generale si raccapezza poco soffrendo anche fisicamente dal 1’st BADU 6,5 Alla lunga innesto positivo: la sua maggior freschezza emerge alla distanza, nei supplementari.

Presenza oscura ma tangibile: alla cronaca regala un passaggio d’oro per ArmeroEsce stremato ed applaudito dal 24’st PASQUALE 6 Salino e Alan fanno le facce ma non attaccano: può concedersi qualche volata.

Ingrossata dal gol, la sua valutazione si sgonfia progressivamente, un errore dopo l’altro. Se non altro azzecca il rigore.

Spende tutto sè stesso in panni operai, gliene va dato atto dal 36’st MAICOSUEL 5 La linea sottile tra eroe e pisquano: è la vita, lo si può bocciare non crocifiggere.

Freddo dal dischetto, ma è prima che è mancato. Non che gli sia arrivato granchè, ma ci ha abituato meglio.

Braga superiore: bravo ad ammetterlo pur nei toni tragici del dopo gara.

Sporting Braga 6,5

A modo suo ma c’è sempre. Legge la mente di Maicosuel e para il rigore decisivo.

Spinge poco e male, diligente in copertura.

Incarta bene Totò tenendo organizzata la difesa.

Fidata spalla del compagno con qualche buco in più.

Meno ruspante dell’andata, fa pari e patta con Basta.

Palleggi di raccordo, qualche buon smistamento.

Regista incessante, preciso e pericoloso al tiro, fa valere il suo talento.

Presenza costante a destra ma raramente pericolosa: un pugno di cross per lui dal 4’pts P.CESAR 5,5 Non si fa notare pur essendo più fresco.

Contrariamente all’andata emerge alla distanza: assist nella ripresa e giocate di qualità anche nel tempo extra dal 3’sts EDER 6 Minaccia mancina, segna il suo rigore.

Si muove molto ma non gli riescono giocate ficcanti dal 15’st R.MICAEL 7 Il mordente che mancava, a segno anche dal dischetto.

Non si dà mai per vinto, anche se tira una sola volta.

All.PESEIRO 6,5 Sbaglia Ruben puntando su Amorim, ma rimedia in tempo; globalmente il Braga ha meritato la qualificazione ai punti.

 

(Carlo Necchi)

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