Vince il Real Madrid 2-1 al Santiago Bernabeu, e grazie a questo risultato porta a casa la Supercoppa di Spagna, la nona della sua storia, succedendo nell’albo d’oro proprio al Barcellona che aveva vinto le ultime 3 edizioni. Successo meritato: se le Merengues erano state dominate al Camp Nou sei giorni fa, stasera hanno a loro volta preso in mano la partita senza mai lasciarla, se non nella parte finale del secondo tempo quando hanno onestamente rischiato qualcosa. Barcellona impresentabile, che al di là della papera di Valdes sul gol di Di Maria – all’andata – ha pagato almeno 60 minuti orribili: da cinque anni non si vedevano i blaugrana così sottomessi all’avversario. Per Mourinho è il terzo trofeo sulla panchina del Real Madrid: in Spagna ha vinto tutto, ora gli manca l’Europa. Altri dati: quinto gol consecutivo in un Clasico per Cristiano Ronaldo, sesto stagionale per Messi, prima sconfitta per Vilanova da allenatore. Arriva nel Clasico: non bellissimo, ma il primo lo aveva vinto lui.



Mourinho sceglie Pepe e Marcelo, si affida a Higuain e porta Modric in panchina; Vilanova risponde con Adriano a destra e Jordi Alba a sinistra, e ripropone Sanchez, pessimo al Camp Nou. L’inizio è tutto del Real, che in 19 minuti segna due gol e ne sfiora un altro: 11′, Higuain si infila tra Pique e Mascherano su lancio di Pepe, controlla e fulmina Valdes, azione uguale a quella di 5 minuti prima quando il Pipita, su assist di Marcelo si era fatto ipnotizzare da Valdes. 19′: Ronaldo si beve Pique controllando col tacco, entra in area defilato ed esplode il destro dopo il surplace: stavolta il portiere blaugrana non è impeccabile, 2-0. Mai si era visto un Barcellona così in difficoltà, e la cosa dura per tutta la frazione: niente possesso palla, pressing che non funziona, difesa in bambola ancora quando Ronaldo si fa parare il tiro (22′), poi quando Adriano è costretto a lasciare la squadra in dieci immolandosi sul portoghese lanciato a rete, dopo che l’arbitro ha annullato un gol a Sergio Ramos per fallo di Pepe su azione di punizione. Vilanova cambia: dentro Montoya e fuori Sanchez, per tornare alla difesa a 4. Non funziona. E’ il peggior Barcellona della storia recente, che in 44 minuti non produce un singolo tiro nello specchio della porta. Lo fa a 45′, quando guadagna una punizione dai 25 metri: Messi tira, la palla va dentro, clamorosamente i catalani sono a un gol dalla Supercoppa di Spagna, ma sono anche in dieci uomini e palesemente in difficoltà. Il Real però non l’ha chiusa, ed è atteso a un secondo tempo di sofferenza.



Che sembra non esserci però, perchè le Merengues ripartono con lo stesso copione, e non pare vero a Mourinho che per una volta riesca a fare la partita contro il Barcellona. Lo schema è sempre quello: palla per un attaccante che a turno fa sponda dietro, lancio a pescare il taglio di un esterno che si accentra e si infila nella difesa avversaria. I blaugrana, nella ripresa, hanno due fiammate prima del finale: al 62′ Pedro trova il varco giusto su assist lungo di Mascherano e ha la palla del 2-2, ma la spara addosso a Casillas. Poi, dopo che lo stesso Pedrito ha scialacquato un’altra opportunità, Jordi Alba taglia da sinistra e con il controllo riesce a saltare il portiere, ma Sergio Ramos lo ha seguito e tocca in angolo. In mezzo, Valdes deve salvare ancora su Khedira che salta mezza difesa e prova l’esterno da dentro l’area, e Vilanova toglie un pessimo Sergio Busquets per lanciare Song. Mourinho risponde con Callejon per Di Maria, ma è ancora Higuain all’80’ ad avere il pallone per chiudere partita e Supercoppa: taglio in area e tiro in solitaria, Valdes ancora una volta è strepitoso, allunga un piede e manda in angolo. Casillas si infuria per la mollezza del tiro del Pipita (che esce per Benzema): sa bene che il Barcellona può fare male a ogni piè sospinto, anche se Xavi e Iniesta sono le ombre di loro stessi. Lo dimostra al 92′: Mourinho lancia l’esordio di Modric (esce Ozil: indicazione su quale sarà il ruolo del croato), Vilanova inserisce Tello che in pieno recupero entra in area da destra e ha spazio per calciare: Casillas gli dice di no. C’è ancora l’angolo, la palla resta lì manco fosse in un flipper e arriva sul sinistro di Messi, che fa la cosa che sa fare meglio: se la sposta sul sinistro e tira a giro. Sergio Ramos però, ancora lui, gli chiude quello spicchio sufficiente a farlo tirare fuori di niente. Il Bernabeu esplode, preludio alla gioia definitiva di un minuto più tardi. Mourinho lo aveva già capito l’anno scorso, stasera ne ha avuto la conferma: il Barcellona è un po’ meno alieno.



Marcatori: 11′ Higuain (R), 19′ Cristiano Ronaldo (R), 45′ Messi (B)

Casillas; Arbeloa, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Khedira, Xabi Alonso; Di Maria (79′ Callejon), Ozil (83′ Modric), Cristiano Ronaldo; Higuain (82′ Benzema). All. Mourinho

Victor Valdes; Adriano, Piqué, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Sergio Busquets (75′ Song), Iniesta; Pedro (82′ Tello), Messi, Sanchez (32′ Montoya). All. Vilanova

Arbitro: Mateu Lahoz

Ammoniti: Mascherano (B), Pepe (R), Arbeloa (R), Piqué (B), Khedira (R), Sergio Ramos (R)

Espulso: 28′ Adriano (B) per fallo da ultimo uomo

Recupero: 2′ primo tempo, 3′ secondo tempo

 

CASILLAS 6.5

ARBELOA 6.5

PEPE 7

SERGIO RAMOS 7

MARCELO 6.5

KHEDIRA 7

XABI ALONSO 7

DI MARIA 6

(79′ CALLEJON sv)

OZIL 6.5

(83′ MODRIC sv)

CRISTIANO RONALDO 7.5 (IL MIGLIORE)

HIGUAIN 6

(82′ BENZEMA sv)

VICTOR VALDES 7 (IL MIGLIORE)

ADRIANO 5

PIQUE’ 5.5

MASCHERANO 5

JORDI ALBA 5

XAVI 5

SERGIO BUSQUETS 4.5

(75′ SONG 6.5)

INIESTA 5

PEDRO 5

(92′ TELLO sv)

MESSI 5.5

SANCHEZ 4.5

(32′ MONTOYA 6)