Si gioca questa sera alle 20:45, a Montecarlo, la Supercoppa Europea, che mette di fronte le vincitrici delle ultime edizioni di Champions League e Europa League. Dunque, è Chelsea-Atletico Madrid: formazioni che il trofeo l’hanno già vinto nella loro storia, i Blues nel 1998 (contro il Real Madrid) e i colchoneros nel 2010, contro l’Inter. Gli amanti della cabala direbbero che la favorita è l’Atletico Madrid, perchè nei due precedenti appena ricordati le due formazioni hanno centrato il successo avendo precedentemente vinto la coppa “minore” (nel caso del Chelsea, era ancora la Coppa delle Coppe); al di là di queste statistiche che lasciano sempre il tempo che trovano, la squadra allenata da Roberto Di Matteo sembra avere qualcosa in più, almeno sulla carta. Attenzione èerò ai colchoneros del Cholo Simeone, anche perchè in una partita secca può succedere di tutto. Arbitra lo slovacco Skomina.



Roberto Di Matteo ha rivoluzionato il Chelsea: presa in mano a inizio marzo dopo l’esonero di Villas-Boas, la squadra di Abramovich è stata condotta per mano dal tecnico italiano, già ex giocatore a Stamford Bridge, alla vittoria della FA Cup e poi addirittura della Champions League, che nè Mourinho nè Ancelotti erano riusciuti a portare a Londra. L’estate ha portato grandi acquisti: ad Abramovich evidentemente è tornato il sorriso con la vittoria europea. Prima la conferma di un Di Matteo che sarebbe dovuto essere un traghettatore, poi gli arrivi di Hazard, Oscar, Marin e Azpilicueta. E’ vero che è partito Drogba, che negli ultimi otto anni è stato senza dubbio il leader tecnico ed emotivo della squadra, ma onestamente i Blues sembrano decisamente migliorati rispetto allo scorso anno. L’attacco adesso è in mano a Fernando Torres, che sfida il suo grande passato: nelle dichiarazioni pre partita il Nino ha speso parole bellissime per la sua ex squadra, dichiarando che si sente ancora uno di loro e che se segnerà non riuscirà ad esultare. La squadra sta bene, ha vinto le prime tre partite di Premier League segnando otto gol e Hazard è già il nuovo idolo di Stamford Bridge, che lo paragona a quel Gianfranco Zola che da queste parti è stato amatissimo.



Gioia esteriore o meno, Di Matteo si affida proprio a Torres per scardinare la difesa dell’Atletico Madrid: lo spagnolo sarà la punta centrale del 4-2-3-1, con Mata, Lampard e Hazard a supporto. Più avanzato quindi il capitano, e l’escluso di lusso è Oscar, che ancora non ha convinto in pieno. La cerniera di centrocampo sarà composta da Raul Meireles e Obi Mikel, rivitalizzato da Di Matteo dopo un avvio di stagione scorsa non certo da ricordare; dietro, con la squalifica di Terry, va in campo Gary Cahill in coppia con David Luiz, mentre le due fasce saranno presidiate da Ivanovic e Ashley Cole. Le alternative in panchina non sono troppe: a parte Oscar, c’è Sturridge, e attenzione a Essien. Di Matteo può diventare il quarto uomo a vincere la coppa da allenatore e giocatore, dopo Cruijff, Ancelotti e Guardiola.



I colchoneros hanno vissuto un percorso simile a quello del Chelsea. Partiti male, sono stati portati alla vittoria dell’Europa League da Diego Simeone, anche lui ex giocatore biancorosso. Si è trattato del secondo trionfo nella coppa nelle ultime tre edizioni, ovvero da quando è cambiato il nome. Radamel Falcao, attaccante colombiano che ha raccolto l’eredità di Fernando Torres, ha vinto l’Europa League per due anni consecutivi (la prima volta con il Porto) e nel 2011 è diventato l’attaccante a realizzare il maggior numero di gol in una singola competizione, con ben 17. Proprio lui è sbilanciato dicendo di aspirare a giocarsi, un giorno, i titoli e i grandi trofei con Iniesta, Messi e Cristiano Ronaldo. Non un riferimento casuale: i tre ieri erano sul palco di Montecarlo per la premiazione del miglior giocatore europeo dell’anno (vinto da Don Andres).

Formazione: Tiago oggi ha riconsegnato l’Europa League nel corso dei sorteggi dei gironi, ma è squalificato e non può giocare. Il suo posto lo prende Suarez, con Gabi al fianco: loro due a formare la cerniera davanti alla difesa, che sarà composta, oltre al portiere belga Courtois, da Juanfran, Miranda, Diego Godin e Filipe Luis. Le tre mezze punte dietro Radamel Falcao saranno Koke e Adrian – ai lati con il turco Arda Turan. Di fatto, è la stessa formazione dello scorso anno.

 

Cech; Ivanovic, G. Cahill, David Luiz, A. Cole; Raul Meireles, Mikel; Mata, Lampard, Hazard; Fernando Torres. All. Di Matteo

A disp: Turnbull, Bertrand, Essien, Romeu, Malouda, Oscar, Sturridge

Squalificati: Terry

Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Suarez, Gabi; Koke, Arda Turan, Adrian; Falcao. All. Simeone

A disp: Asenjo, Silvio, Diego Costa, Cata Diaz, R. Garcia, C. Rodriguez, Emre

Squalificati: Thiago

 

Arbitro: Skomina (Slovacchia)