Brescia-Padova scrive il primo zero a zero del campionato di serie B 2012-2013. Come si suol dire è mancato solo il gol: ripresa equilibrata e con qualche emozione di rilievo, ripresa più intensa, presa per i capelli da un Brescia molto volenteroso ma incapace di superare Anania. Le due squadre proseguono nel loro cammino di crescita: Calori sta educando la sua squadra ad un gioco anche piacevole da vedere, mentre Pea fortifica l’anima dei suoi raccolgiendo un buon punto su un campo difficile. Il Brescia sale a quattro punti, il Padova si schioda da quota zero andando a uno. L’imminente week-end allungherà la classifica.



Brescia col 3-5-2, con Salamon ancora arretrato in difesa e Bouy i cabina di regia assieme a Budel; Pea accentra Farias dietro le punte e recupera Cuffa a centrocampo. Partita tra due aspiranti promosse e si vede: tatticamente la sfida è molto interessante, la prima fase di studio oltremodo prolungata si può leggere come una sfida a scacchi tra i due allenatori, che spostano le rispettive pedine senza sbottonare i propri schieramenti alla ricerca del momento propizio per colpire a sangue. Le occasioni non fioccano ma sono importanti. Il Brescia può ben recriminare per un palo colto al 35′ minuto. Sul cross di Lasik da 35 metri Caracciolo sfiora appena e sul secondo palo si avventa capitan Zamabelli, che da due metri schianta il tap-in contro il legno. Occasione sprecata anche per scarsa lucidità: per arrivare sul pallone Zambelli ha spremuto una progressione che gli è costata cara al momento decisivo. D’altra parte il Padova lamenta un possibile rigore per una trattenuta abbastanza evidente di Daprela su Rispoli, in penetrazione sul lato destro dell’area bresciana. In avvio i biancoscudati hanno raccolto due conclusioni pericolose: la prima con Cuffa, che ha costretto Arcari alla deviazione in tuffo basso con un rasoterra mancino da lontano (3′); l’altra ha visto protagonista Babacar: in mezzo a tre avversari il senegalese si è liberato magistralmente esplodendo un bel destro alto, deviato in corner dal volo di Arcari. Successivamente uno scivolone di Piccioni al limite della propria area ha concesso a Mitrovic un destro potente ma mal calibrato (palla larga di due-tre metri, al 27′). Globalmente la partita si è mantenuta molto equilibrata nel primo tempo, e all’intervallo il risultato di parità può definirsi il più giusto. Il Brescia ha inseguito maggiormente la manovra ragionata, facendo oscillare il pallone da un lato all’altro del campo grazie alla buona qualità in palleggio degli interni, la cerniera Lasik-Budel-Bouy. Al 37′ il polacco Lasik ha dovuto abbandonare la contesa per un problema al ginocchio destro, giratosi male in seguito ad un appoggio irregolare sul terreno sabbioso. Al suo posto è entrato l’Under 21 Fausto Rossi.



Nessun cambio nell’intervallo. La prima fase della ripresa è più blanda, poi è il Brescia a prendere in mano le redini. Anania prima lamenta un infortunio al ginocchio, poi compie due splendidi interventi cha salvano i suoi. Il primo durante un forcing di cinque corner consecutivi: deviazione alta sul colpo di testa di Caracciolo (13′). Al 25′ l’ex portiere del Pescara si ripete alzando sopra la traversa il destro ravvicinato di Fausto Rossi. Timbrato il cartellino Anania decide poi di arrendersi al dolore ed estraniarsi dalla lotta: dentro il secondo Silvestri, che avrà meno lavoro ma non lo farà rimpiangere. Il Padova risponde con un contropiede di Farias, che scappa a Salamon e conclude a giro dal limite: complice una deviazione dell’ultimo momento la sfera rotola a lato di poco. Calori ci prova calando l’artiglieria pesante, con Corvia al posto di uno spento Mitrovic. Poco prima della mezz’ora il Padova ha un’altra occasione con Rispoli, che calcia sull’uscita di Arcari, bravo a non franargli addosso: la palla lambisce il primo palo e gonfia solo l’esterno della rete. Nel finale il Brescia tiene sotto il Padova ma non lo affonda. Alle Rondinelle restano solo proteste per due presunti falli di mano, di Cionek su cross di Daprela da sinistra e di Rispoli sullo stacco successivo di De Maio. In entrambi i casi si tratta di braccia larghe ma a brevissima distanza dal calcio verso la porta. Non fischi non scandalosi, anche se di rigori così ne vedremo ancora. Finisce con un punto a testa, un risultato sostanzialmente meritato. Forse Pea potrebbe pensare di ricollocare il guizzante Farias sulla fascia, dove può liberare tutta la sua velocità: dietro le punte è parso un pò imbottigliato. Calori può annotare progressi alle voci volontà a palleggio: col graduale inserimento di Corvia i gol saranno meno un problema. Buono infine il debutto di Lorenzo Stovini, che ha subito messo la sua grande esperienza a disposizione dei più giovani compagni di reparto.



Il tabellino

Brescia (3-5-2): Arcari; De Maio, Salamon, Stovini; Zambelli, Lasik (40′ F.Rossi), Budel, Bouy, Daprela; Mitrovic (56′ Corvia), Caracciolo (Cragno, Ant.Caracciolo, Saba, Scaglia, Picci). All.Calori.

Padova (4-3-1-2): Anania (75′ Silvestri); Cionek, Piccioni, Trevisan, Renzetti; Rispoli, Cuffa (64′ Nwankwo), Zè Eduardo; Farias; Babacar (75′ Cutolo), Granoche (Legati, Franco, Viviani, Jelenic). All.Pea.

Arbitro: Ostinelli di Como.

Ammoniti: Zè Eduardo (P) per comportamento non regolamentare.

 

(Carlo Necchi)