La Sampdoria è una delle maggiori sorprese di questo inizio di campionato 2012-2013. La squadra di Ferrara ha vinto tre partite su tre, e se non si trova in testa assieme a Juventus, Napoli e Lazio è solo per il punto di penalizzazione derivante dal caso calcioscommesse. La Sampdoria ha espugnato San Siro all’esordio, battendo il Milan per 1-0 grazie a un gol di testa del difensore Andrea Costa. In seguito i doriani si sono ripetuti superando prima il Siena a Marassi per 2-1, e poi il Pescara in trasferta nell’ultima giornata (3-1). Sugli scudi il bomber Maxi Lopez, prelevato dal Catania nel calciomercato estivo e già autore di tre gol. Ma quello che la Sampdoria ha mostrato nelle prime tre esibizioni va oltre le prodezze della sua punta di diamante: il centrocampo è farcito di giovani interessanti, e la difesa sta dimostrando buona solidità. Anche se siamo solo s settembre è inevitabile indicare i blucerchiati come una realtà emergente della nostra serie A. Per capire quali possono essere i segreti del brillante avvio della Sampdoria ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Walter Novellino, l’allenatore che guidò la squadra dalla serie B all’Europa, nel quinquennio 2002-2007. Ecco le sue impressioni:



Mister, Sampdoria a punteggio pieno: qual è il trucco? E’ un mix tra Ferrara e bravura dei giocatori. Ciro ci ha messo entusiasmo, ma la campagna acquisti è stata mirata dalla società. Vedo unità tra squadra e allenatore, bisogna dire anche che Genova è la piazza ideale per uno emergente come Ferrara.

Adesso è facile montarsi la testa: ha individuato punti deboli della squadra? Conoscendo Ferrara non credo ci sia il rischio di esaltarsi troppo, sa bene qual è il campionato della Samp. Ci sono giocatori di ottima qualità: oltre a Lopez penso a Poli, Obiang, Palombo che è rientrato, Eder, Gastaldello dietro. Tutta gente coi piedi per terra: sanno bene come va il campionato, non si distrarranno.



Ritiene che la Sampdoria possa essere una sorpresa duratura? Dopotutto sono passate solo tre giornate… Può durare anche perchè le altre squadre, anche quelle che dicono di lottare per lo scudetto, non mi hanno impressionato. La Fiorentina è un’altra che mi ha sorpreso, ma ad esempio il Milan adesso è una provinciale, e anche l’Inter, per quanto Stramaccioni si arrabbi, non sta giocando bene.

A proposito: forse l’allenatore dell’Inter ha esagerato ad arrabbiarsi per quella definizione?

Essere provinciali non è un discredito, a nessun livello. Una squadra può essere provinciale e sfruttare le qualità dei suoi giocatori importanti. Diciamo che l’Inter non ha ancora una sua fisionomia di gioco, ma sono convinto che la troverà.



La Sampdoria può dunque puntare in alto? Al momento la ritengo al livello anche di Inter e Milan, assolutamente.

Prima accennava a Palombo, un giocatore che lei ha saputo valorizzare anche come difensore centrale: potrebbe essere una soluzione valida anche oggi? Intanto sono contento che la società l’abbia reintegrato, perchè è un bravo ragazzo, che ha pagato colpe non sue. Per Ferrara è un “acquisto” importante anche umanamente, perchè è una persona positiva. Può fare anche il centrale di difesa, senz’altro, anche perchè si è rimesso a disposizione con molta umiltà. Sono convinto che darà un grande contributo al bellissimo campionato che farà la Sampdoria.

 

(Carlo Necchi)