Nella partita più importante della sesta giornata della serie B 2012/2013, il Verona passa a Varese con un clamoroso 3-0, vendica l’eliminazione nelle semifinali playoff dello scorso campionato, vince per la prima volta allo “Stadio Ossola”, può celebrare la straordinaria tripletta di Daniele Cacia e soprattutto aggancia i rivali in classifica a quota 12 punti e al terzo posto della graduatoria (anche se i lombardi avrebbero un punto in più senza la penalizzazione). Ecco l’analisi della partita tramite le statistiche ufficiali della Lega di serie B: le differenze tra le due squadre sono a dire il vero molto ridotte, non come ci si aspetterebbe da un 3-0 in trasferta. Il Verona ha avuto solo una lieve prevalenza per quanto riguarda il possesso palla (53% contro il 47% del Varese) e il numero di palloni giocati (632 a 563) e il numero dei tiri in porta (5-4), ma è dietro per quanto riguarda il numero delle conclusioni totali (16-14) e dei calci d’angolo (8-6). Insomma, la differenza va cercata non nei numeri e nelle statistiche, ma in un nome: Daniele Cacia.
La partita si sblocca al 36′ minuto del primo tempo, dopo alcune occasioni da una parte e dall’altra. Laner pesca benissimo Cacia in profondità: l’attaccante si infila in mezzo ai difensori del Varese, arriva davanti a Bressan e lo punisce con un morbido tocco sotto di sinistro sul secondo palo (0-1).Il primo tempo si chiude dunque con il Verona in vantaggio, ma per la squadra di Mandorlini il meglio deve ancora venire. Al 13′ minuto della ripresa Cacia regala spettacolo con un tiro di sinistro al volo da circa trenta metri che trafigge Bressan, colto di sorpresa fuori dai pali. Onestamente però è ingiusto dare colpe al portiere: la magia è tutta dell’attaccante gialloblu (0-2). Il festival di Cacia però non è ancora finito, e viene coronato al 29′ minuto con la rete che vale la personale tripletta e chiude definitivamente la partita. Stavolta la maggior parte del merito va a Martinho, che recupera palla e s’invola verso l’area lombarda: Cacia lo segue e riceve l’assist solo davanti a Bressan, superato ancora una volta con un morbido tocco sotto (0-3). Sipario sul trionfo del Verona.
L’attaccante del Varese Ebagua analizza così partita e post-partita: “Ho un problema alla caviglia, ma sto bene. Noi siamo una grande squadra, loro sono una corazzata ma l’abbiamo affrontata bene, abbiamo pagato su errori individuali. Senza quegli errori dubito che il risultato sarebbe stato questo. Ma ci sarà un motivo se quei giocatori giocano al Verona: non possiamo sbagliare così. Lo dico ora e lo dirò sempre, non ci sono tre gol di differenza tra noi e il Verona. Il loro portiere ha salvato il risultato perché se quei due tiri fossero entrati ora staremmo parlando di un’altra partita. Con Mandorlini ho discusso per il caso di Juanito, perché andava buttato fuori. L’arbitro ha sbagliato, ma resta un grande direttore di gara: Mandorlini ha avuto da ridire col suo fare arrogante, e io gli ho solo detto di portare rispetto. Poi alla fine la partita finisce, e così le critiche o i battibecchi”. Ecco allora le parole dell’allenatore del Verona Andrea Mandorlini: “Partite facili non ne esistono mai, siamo stati abbastanza bravi nel possesso palla soprattutto in mezzo al campo. Siamo andati in vantaggio sfruttando gli spazi. Siamo però molto contenti per aver battuto un Varese che non so da quanto non perdeva in casa. Vincere così non è mai facile e non ci sono rancori per la passata stagione. Juanito mi ha detto di non aver fatto nulla, per questo credo che il giallo sia già più che sufficiente. Con Ebagua nessun problema, magari anche in questo caso la tensione ha portato a un episodio che è nato e morto lì. Alla fine della partita infatti ci siamo subito riappacificati ed è tutto come prima”.